(di Giovanni Gallo) – La seconda giornata di campionato è la prima dopo la fine del calciomercato, Roma e Inter hanno completato le loro rose con al comando il più giovane ed il più anziano allenatore della serie A.
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TESTA A TESTA Inter-Roma: Totti-J.Zanetti, Gargano-Pjanic, Milito-Castán
(di Giovanni Gallo) – La seconda giornata di campionato è la prima dopo la fine del calciomercato,
Una gara che non ha bisogno di presentazioni agli occhi dei tifosi, l’Inter a iniziato ufficialmente la sua rifondazione salutando altri pezzi fondamentali del triplete come Maicon e Julio Cesar (eccezzion fatta per Zanetti, Milito, Cambiasso, Sneijder e Samuel). I neroazzurri hanno esordito con un netto 3-0 sul campo del Pescara, neopromosso.
TOTTI – J.ZANETTI: Due monumenti, sia per le rispettive squadre che per il calcio mondiale. Due categorie di bandiere, una con un titolo acquisito dalla nascita e una divenuta per diritto. Totti va incontro ai 36 anni (27 settembre) e Javier Zanetti ne ha appena compiuti 39. Nessuno immaginava che si sarebbe scontrati sul campo in un testa a testa, eppure le loro collocazioni tattiche, in una lunga carriera, sono mutate ancora. L’interista ritorna sulla fascia destra delle sue origini: corsa, resistenza, aggressività, precisione e carattere, non vengono scalfiti dall’età. Di contro avrà il capitano giallorosso, che viene schierato esterno d’attacco a sinistra.
Due ruoli difficili da ricoprire a quella età, il sacrificio è tanto, ma è compensato dalla classe dei due che gli permette di non seguire l’età anagrafica.
Totti sarà supportato dalla spinta e copertura di Balzaretti. Tra i due si sono visti ottimi spunti nella partita con il Catania, fin quando il capitano si è fermato (è stato fermato) dopo aver tentato un dribbling su due catanesi.
Zanetti avrà libertà di andare sul fondo per la testa di Milito, libertà di fare la fascia grazie al robusto centrocampo interista.
GARGANO – PJANIC: Il centrocampo dell’Inter non sarà di gran classe, ma di indubbia sostanza e quantità. Terzetto formato da Gargano, Guarin e Cambiasso (ricordiamo anche Mudingayi, assente per squalifica, ndr). Scambi di posizione tra i tre con Guarin più offensivo degli altri, Cambiasso uomo di equilibrio e Gargano ruba palloni.
L’uruguaiano arrivato dal Napoli contrasterà l’uomo di maggior inventiva del terzetto romanista (assente Bradley, il centrocampo dovrebbe essere composto da Florenzi - Pjanic interni e De Rossi mediano, oppure Tachtsidis mediano e Pjanic – De Rossi interni; noi puntiamo sulla prima soluzione data la minor esperienza a gare di spessore per il giovane greco davanti la difesa e la maggior sostanza del nazionale italiano in quel ruolo).
MILITO – CASTAN: L’attaccante sembra ritornato il ‘principe’ interista, grande prova contro il Pescara; oltre i gol, hanno sorpreso la voglia, il grande sacrificio sul campo e la resistenza fisica. L’argentino sarà supportato dal connazionale Palacio (occhio alla sorpresa Cassano) e dalle imbucate del trequartista Sneijder.
Castán, ha dimostrato di non sentire la differenza tra il campionato italiano e quello brasiliano. Contro il Catania ha alternato entrate decise e pulite con alcune meno prestanti, ma nel complesso è stato uno dei più positivi. Fisico, resistenza e precisione nelle entrate sono qualità confermate in una squadra che sta incominciando a trovare i suoi automatismi. Da segnalare la sintonia che si sta creando con Burdisso, suo compagno di reparto anche domenica prossima. Grande sfida tra i due che dovrà essere vista come quella sul fronte opposto tra Osvaldo e Samuel.
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