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TESTA A TESTA Atalanta-Roma: Kjaer-Denis, Brighi-Lamela, Osvaldo-Stendardo

(di Giovanni Gallo) – Manca poco alla partita con l’Atalanta, l’ennesima gara per confermare una continuità di risultati. La mente sarà libera e non si penserà al derby, per quello ci sarà tempo.

Redazione

(di Giovanni Gallo) – Manca poco alla partita con l’Atalanta, l’ennesima gara per confermare una continuità di risultati. La mente sarà libera e non si penserà al derby, per quello ci sarà tempo.

Nella sfida di Bergamo l'Atalanta è in cerca di una vittoria che manca dal 15 febbraio contro il Genoa. Gli uomini di Luis Enrique affrontano un avversario difficile e completo, con velocità e concretezza.

L'ultima sfida all'"Atleti Azzurri d'Italia" risale al novembre 2009: in quell'occasione si imposero i giallorossi due a uno.

KJAER – DENIS: Massima fiducia, è questa la filosofia giallorossa su Kjaer. Il danese parte titolare al fianco di Heinze, Juan riposa in panchina a causa di una diffida che potrebbe precludergli il derby. Una vera “massima fiducia” oppure una grande paura di non rischiare di perdere Juan? La domanda sorge spontanea ma, di sicuro, il biondo difensore dovrà effettuare una prova difensiva priva di sbavature o almeno, evitare clamorosi svarioni. L’Atalanta gioca con un 4-4-2, semplice ed efficace, Denis terminale d’attacco e Marilungo arretrato per allargare gli spazi. L’attaccante si trova in un anno di grazia, 12 reti mese a segno in 23 partite, grazie anche a un gioco di squadra che ha trovato, sin da subito, i giusti meccanismi. Denis meno mobile che sosterà nell’area piccola a stretto contatto con la difesa, partita di sostanza per il danese che dovrà far valere le se doti di contrasto (cercando di non esagerare).

BRIGHI – LAMELA: La sensazione è che il punto forte di questa Roma sia il centrocampo. Gago – Pjanic – De Rossi danno equilibrio, compattezza e spessore, allora squadra che vince non si cambia. Con l’assenza di Francesco Totti ci si era interrogati su chi avrebbe preso il suo posto sulla trequarti, Pjanic era candidato insieme a Lamela, ma per i motivi appena elencati, l’argentino sarà il vice Totti. L’Atalanta con il suo centrocampo a 4 ha dei compiti ben definiti, rubare il pallone con i due centrali e allargare il gioco verso gli esterni veloci. Brighi, nostra vecchia conoscenza, avrà ancor più stimoli contro la sua ex squadra e attaccherà la trequarti con la tenacia che tutti conoscono. Il centrocampista sarà affiancato da Cigarini, più qualità che quantità.

OSVALDO – STENDARDO: Osvaldo e Borini terminali offensivi. Dai due attaccanti Luis Enrique si aspetta molto. Osvaldo sta tentando di ritrovare la forma migliore dopo essere rientrato per mezz’ora a Siena e per settanta minuti contro il Parma, viene anche dal digiuno di gol che dura dallo scorso 21 dicembre (Bologna-Roma 0-2). L’italoargentino dovrà vedersela con il tignoso Stendardo, il difensore ex Lazio ha trovato a Bergamo la sua continuità (arrivato nel mercato di gennaio dalla Lazio ha totalizzato 5 presenze, sempre da titolare senza mai essere sostituito). Attacco giallorosso senza punti di riferimento, con Borini a svariare e Osvaldo maggiormente verso il centro, pronti ad approfittare delle accelerazioni di Lamela.