(di Alessio Nardo) Ariecchice. Eh sì, dopo quattro giorni interi (Pasqua e Pasquetta comprese) passati a ripeterci che "no, un'eventuale vittoria con l'Udinese unita ad un'eventuale sconfitta della Lazio non avrebbe dovuto illuderci di nuovo", noi ora cosa stiamo facendo? Ci stiamo credendo.
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Roma-Udinese 'Te lo dico su Facebook': “Grande Roma! Però…rimani un mistero!”
(di Alessio Nardo) Ariecchice. Eh sì, dopo quattro giorni interi (Pasqua e Pasquetta comprese) passati a ripeterci che “no, un’eventuale vittoria con l’Udinese unita ad un’eventuale sconfitta della Lazio non avrebbe dovuto...
Sì, un'altra volta. Perché la serata con l'Udinese non solo ci riporta a -4 dai cuginetti terzi (a sei giornate dal termine), ma ci consente di scavalcare il Napoli e proiettarci ad una sola lunghezza dai friulani quarti. E siccome c'è chi mormora, tra il serio e l'ironico, che il quarto posto potrebbe, in realtà, essere il "terzo" (chi vuol intendere, intenda..) allora crederci è un attimo. E da veri romanisti siam pronti a cancellare dalla mente le innumerevoli sofferenze di una stagione difficile, come se da ora in poi iniziasse un minicampionato. Di sei giornate. E hai visto mai che...
Questa Roma di certezze non ne dà né ne ha mai date. Ecco perché è lecito sperare, così come è stato giusto confidare in un riscatto contro l'Udinese, a soli quattro giorni dalla scoppola di Lecce. Ciò, nonostante le difficoltà evidenti della squadra, costantemente rabberciata, con uomini disposti più o meno "a caso" in difesa. La sorpresa nell'undici iniziale è De Rossi centrale con Kjaer, in panchina Heinze. Ci sono José Angel e Lamela al posto di Rosi e Bojan, confermato titolare Marquinho a centrocampo con i rientri di Pjanic e Totti dal 1'. Il popolo romanista di Facebook, come al solito, è scatenato. La scelta di escludere il Gringo viene subito accettata con serenità ed entusiasmo, come confermano i commenti di Francesco ("OOOOOO HEINZEEEEE??????????????"), Andrea ("LUIS E' PAZZO") e Giovanni ("N'altra volta De Rossi centrale che ppalle!"). Il "disfattismo cazzeggiante & cazzeggiato" prepartita è una moda storica del tifoso della Roma, in tempi di magra. Aurora ne è un fulgido emblema: "OLèèèèè... SENZA HEINZE E BOJANNN.... ma do volemo anna???". A vince, direbbe il sommo Danielino trascrivendo un ideale SMS da spedire all'intero popolo giallorosso, sparso tra spalti dello stadio, quartieri di Roma e resto del mondo. C'è chi invece, come Marco, suggerisce luoghi migliori per trascorrere la serata, onde evitare nuovi rodimenti di fegato. Ad esempio, il cinema. "Daje va, fatece ride pure stasera ... Io guardo un film!". Il nostro cinema si chiama stadio Olimpico, e il film è Roma-Udinese. La trama, stavolta, è a lieto fine.
Si parte e l'atmosfera frizzantina della sera carica i nostri ragazzi. Uno in particolare, l'anello mancante tra Batistuta e Johnny Depp, il "delantero" metà italiano metà argentino. Che all'8' raccoglie palla spalle alla porta, supera di coattaggine un paio di diretti avversari e scarica in porta col destro. Handanovic gli dice no, ma la sfera ritorna fiera verso Osvaldo, che replica di sinistro e segna. Siamo in vantaggio ed è sempre una bella sensazione. Il ruggito di Pablito si traduce in un "Zitti! Zitti!" con tanto di ditone davanti alla bocca. "Sai do te lo devi mette quel dito Osvà?", suggerisce Lorenzo. Sì, immaginiamo dove. Il gol non esalta. Anzi, aumenta il fastidio di Andrea ("Gol inutile. Una volta che c'era da perde... Uff") e Fabio ("Dopo sabato pure se vincono 8-0 so n'ammasso de c....."). Sandro è rimasto indietro di qualche anno: "Vai Abel Balboooo". Eh vabè. E la Roma? Senza Abel, Fonseca e Giannini, ma con un Totti ispirato, la ricerca del raddoppio è costante. Ci prova Lamela su punizione, poi due volte il Capitano da fuori. Handanovic è un duro scoglio da affondare.
L'Udinese corricchia e vivacchia. Ma si sa, spesso basta il minimo sforzo per mandare in bambola la nostra fragile retroguardia, la minima intuizione. E quando si ha di fronte un signorino di nome Totò Di Natale, è impossibile star tranquilli. Il capitano bianconero, al 43', dal limite sforna un cucchiaio filtrante dolce dolce: l'indisturbato Fernandes s'inserisce in area e batte Stekelenburg. Gli attacchi immediati sono di Luca ("Bella difesa grande Zikiki"), Antonio ("Solita minestra, solita mediocrità") e Mirco ("Osvaldo che zittisce tutti?? Ma andate a lavorare manica de pipponi"). Stavolta il portierone di Haarlem è oggetto di critiche da parte di Camilla ("Sarebbe carino se Stek cercasse di fare almeno la metà delle parate di Handanovic...") e soprattutto Davide: "Stekelenburg prende gol ad ogni tiro perchè è la cosa più lontana dal senso della posizione che sia mai esistita su un campo di calcio..non sa dove mettersi in porta, è vergognoso..quindi quando prende un tiro non sembra neanche una papera perchè è proprio da tutt'altra parte rispetto a dove dovrebbe essere..è TECNICAMENTE uno dei portieri più scarsi che io abbia mai visto..è incapace, non è colpa sua, ma di chi l'ha comprato". Addirittura. In ogni caso, è 1-1. E bisogna trovare le forze per ricominciare da capo.
Non è semplice, no. Perché l'Olimpico è un forno ribollente di rabbia. L'appoggio ai ragazzi non manca mai, ma in cambio vengono richieste determinate caratteristiche. Impegno, voglia, ardore, grinta, coraggio, personalità. Che sembrano svanire nel nulla nei primi venti minuti del secondo tempo. Si rivedono le solite cose. Manovra lenta, giocatori spaesati e a tratti svagati, "numerini" fini a sé stessi. Stavolta, per fortuna, davanti non abbiamo un Lecce assatanato di punti, ma l'Udinese di Guidolin, in condizioni abbastanza precarie. Ai nostri avversari il pari sembra star bene. E la Roma, d'inerzia, in area di rigore c'arriva. Come al minuto ottantasei, quando Taddei la dà in verticale ad Osvaldo, Pablito sfonda in area, salta Handanovic, poi si ferma. Il tempo di guardare il piazzamento di Totti e (pliff!), assist al bacio, tocco vincente del Capitano sottomisura e gol del 2-1. Anzi, non è gol. E' GOOOOOOOOOOO'!!!!!!!!!!!!.
Quel grido disumano "delle grandi occasioni" che ci esce dal cuore quando capiamo, percepiamo, captiamo che è un gol diverso dagli altri. Più importante, più sentito, più bello. "Rega' ho spaccato tavolino e tv al plasma e che vo dico a fa... Grande Capitano", dice Paolo. Francesco si riprende la Sud, la Sud si riprende la Roma. Siamo in vantaggio e voliamo. Di Natale ci mette i brividi su punizione, poi è solo estasi. Nel secondo dei cinque di recupero, Bojan sgattaiola via sulla sinistra, la mette in area per Marquinho che svetta, incorna, impatta e segna. Sò 3. I gol e i punti. Luigi si esalta appena appena: "HO VISTO IL NUOVO PELE' E SI CHIAMA MARQUINHOOOO". C'è chi chiede il risultato di Torino, che arriva all'istante. Del Piero firma il 2-1 alla Lazio, siamo di nuovo lì. "Grande Roma! Però...rimani un mistero!", dice Maurizio. Già, un mistero lungo una stagione. Ma ora conta solo quest''ultimo mese. Anzi, conta solo la Fiorentina, in arrivo all'Olimpico. "Adesso vedemo da non prende quattro pere domenica...", auspica Mirco. Ecco, cari ragazzuoli giallorossi, eterne croci e delizie del popolo. Vedete un po' che potete fà...
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