(di Alessio Nardo) Niente scherzi, nessun pesce d'aprile. La Roma batte in goleada il Novara e approfitta della sconfitte di Lazio, Udinese e Napoli, accorciando le distanze in classifica.
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Roma-Novara 'Te lo dico su Facebook': “Andiamo a prenderli?”
(di Alessio Nardo) Niente scherzi, nessun pesce d’aprile. La Roma batte in goleada il Novara e approfitta della sconfitte di Lazio, Udinese e Napoli, accorciando le distanze in classifica.
Riviviamo il 5-2 alla squadra di Tesser attraverso analisi e commenti della pagina ufficiale Facebook dedicata ai colori giallorossi.
Dibattiti iniziali su una formazione titolare quantomeno stravagante. Va da sé che se non si hanno a disposizione Burdisso, Juan, Heinze, Pjanic e Borini, qualcosina viene a mancare. Luis rattoppa qua e là, non suscitando affatto l'entusiasmo di Cristian ("Che schifo di squadra") e Salvatore ("Squadra scarsa"). Eppure, che sarà mai. C'è Kjaer al centro della difesa con De Rossi, sulle fasce Taddei e José Angel. Inedito il trio di centrocampo (Simplicio-Gago-Marquinho), davanti rispunta titolare Bojan accanto a Totti e Osvaldo. Il cazzeggio pre-partita la fa da padrone. Giulio dice la sua ("Con questo squadrone mettiamo a tacere qualsiasi squadra, compreso il Burkina Faso!"), Marco è un po' troppo severo ("Stavo dando un'occhiata al centrocampo, non me ne ricordo uno piu scarso da 2000 anni a questa parte....contando anche l'Antica Roma...!!!!!!!!!"). E nel caso il match prendesse una brutta china, Giampaolo non si preoccupa: "Daje che poi i cambi sò Cicinho e Perrotta!!". Tra tanto pessimismo mascherato, non manca la positività di Leonardo: "Basta che non gioca Greco e ogni formazione me va bene". Il più lucido della combriccola "facebookiana" è senz'altro Pasquale, denominato il veggente: "Lamela subentra e segnerà". Hai capito...
Certo, prima del gol di Lamela ce ne sono altri sei da raccontare. In primis, quello del Novara. Un colpo al cuore che spezza il primo quarto d'ora da "pennica" e inacidisce lo spaghetto ad una manciata di minuti dalle tredici. Gemiti la scodella, Caracciolo vola da vero Airone (sovrastando il Danielino fuori ruolo), Stekelenburg vola da vero Stekelenburg. Risultato? Palla sul palo, poi in rete. "Famoje fa er centrale a De Rossi...se vede che è er ruolo suo...", ironizza Antonio. "Qualcuno può dire al nostro portiere che la partita è iniziata?", dice Jacopo. Siamo in svantaggio. E quante volte, quest'anno, è capitato di trovarci sotto e poi vincere la partita? Mai. "Ok, avemo perso", è il pensiero condiviso del popolo. Ma c'è qualcosa si diverso. Si capta nell'aria la sensazione che sì, stavolta ce la possiamo fare. E grazie, giochiamo col Novara penultimo. Dunque, tutti all'assalto. Soprattutto un signore con la maglia numero sette che da quando è sceso dall'aereo che lo ha portato a Roma dal Brasile, ha una sola cosa in testa: spedire la sfera rotonda verso la porta. Preferibilmente scagliandola col sinistro. Ma se è il caso, perché no, anche di testa.
E così, al 25', l'insospettabile altruismo di Pablito Daniel Osvaldo si traduce in un morbido cross sul capoccione di Marcos Antonio de Mattos Filho, par amigos Marquinho, che incorna e la mette lì dove Ujkani non può proprio arrivare. Scattano subito due mode: la MarquinhoMania inaugurata da Giuliano ("Grande Marquiiiii quanto me piace sto giocatore!") e la "Forse"MarquinhoMania di Simone ("Non so se mi deve piacere sto giocatore o no...."). Luca esalta la prelibata azione: "Bravo Marquinho, ma che cross perfetto di Totti!". No, di Osvaldo, ma fa niente. L'italoargentino trova un altro modo per farsi notare, stavolta senza equivoci e scambi di persona. Al 34' il traversone pennellato è davvero del Capitano, su calcio d'angolo, e lo stacco del centravanti incenerisce ancora Ujkani. E' 2-1. "No no ma Vucinic segna di più...daje Osvà!", è il grido di Marco, seguito dall'ambizioso sussulto di Matteo: "Resteremo, resteremo, resteremo in Serie A". Insomma, nonostante il risultato ribaltato, si resta in pieno clima di malinconico cazzeggio. Si va al riposo col saggio avviso di Danilo, che ci tiene a ricordare come l'avversario non sia affatto spacciato: "Speriamo bene...il Novara ha quella punta li' davanti, bionda alta, Kjaer, che si rende sempre pericolosa..."
Non c'è verso. A volte siamo cattivi dentro. Mentre la Roma vince, il nostro pensiero non può che andare al povero Simon, che tra un attimo di terrore ed una sfera arroventata da gestire, tutto sommato sembra cavarsela. Appunto, sembra. Non appena la pressione del Novara aumenta, son dolori. Al 55' va in scena una simpatica puntata di "Jeda e la bella ballerina", con l'attaccante brasiliano che dribbla, aggira, danza e prende in giro il buon Kjaer, prima di calciare sul fondo di un soffio. "Sparate a Kjaer", suggerisce Simone, con l'appoggio di Francesco: "Sostituite il biondo, anche con una punta..." Il destino ci vuol comunque regalare una giornata di gioia primaverile. E allora, nell'area opposta, torna la Samba. Marquinho vede palla e tira (ma va?), Ujkani respinge, Porcari si esibisce in una giocata difensiva "alla Kjaer" ed eccolo, Fabietto Simplicio, armar il pallonetto e dar sfogo alla goduria della Sud. "Cioccolatino mio che j'hai fatto", è il pensiero di Tatiana, condiviso da noi tutti. Un gesto tecnico "Simpliciamente perfetto", fa notare Andrea. L'aver interrotto il fraseggio di squadra con un gol strepitoso, tuttavia, costa ad Arnold la sostituzione. Entra Perrotta. Sì Perrotta. No, non il figlio. Neanche il nipote. Proprio Simone Perrotta. Lui.
E intanto Marquinho, nel tentativo di tirare in porta da metà campo, serve inavvertitamente Bojan Krkic. Lo spagnolino, così, d'embléè, decide di fare una cosa da grande calciatore: parte in velocità, arriva in area e trafigge in diagonale il portiere Fontana (subentrato ad Ujkani all'intervallo). Poker, poker di Bojan. "Pesce d'aprile", dice Lorenzo. E invece no, è proprio vero. Luis Enrique si dimostra coerente e toglie immediatamente l'autore del 4-1, dentro Lamela. Nel terrore d'esser sostituiti, i giocatori della Roma decidono di non segnare più. Allora tocca al Novara, che zitto zitto, riesce nell'impresa oroibitiva di scardinare l'implacabile assetto difensivo giallorosso. Chi ci fa gol secondo voi? Morganella? Porcari? Tesser? No. Lui, Takayuki Morimoto, uno che quando vede Roma assume le sembianze di un suo connazionale molto speciale, Holly Hutton. Al 77' Taddei sbaglia un retropassaggio, Caracciolo verticalizza per il giapponese (in fuorigioco), Stekelenburg è battuto: 4-2. L'ultimo ad uscire è il Capitano, salutato con affetto e gratitudine dal messaggio di Petro: "Finalmente è stata rimossa dal campo la salma di Totti". Entra Viviani. Nel terzo minuto di recupero, la profezia di Pasquale s'avvera. Segna Lamela, è "manita". Luis si rammarica perché le sostituzioni son finite, e con esse la partita. Prossima tappa? Sabato prossimo a Lecce. I cuginetti, terzi, son lì quattro punti. Che dite, andiamo a prenderli?
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