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Roma-Napoli ‘Te lo dico su Facebook’: “Si torna alla normalit?. Noi sopra, loro sotto”

(di Alessio Nardo) C’? modo e modo di chiudere un campionato. La Roma stavolta sceglie quello giusto, facendoci divertire (e perch? no, godere) contro il Napoli e celebrando un traguardo inaspettato.

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(di Alessio Nardo) C'? modo e modo di chiudere un campionato. La Roma stavolta sceglie quello giusto, facendoci divertire (e perch? no, godere) contro il Napoli e celebrando un traguardo inaspettato. Dopo due anni si torna sopra ai cugini biancocelesti, con il brivido del sorpasso in extremis. Bello. Bello perch? improvviso, inatteso. Il miglior modo per preparare il gran finale di domenica prossima. Riviviamo l'ultimo atto del torneo attraverso analisi e commenti del popolo giallorosso di Facebook.

Atmosfera primaverile e gradevole. Una gara imponente, sulla carta, ma di fatto poco accattivante. Roma-Napoli chiude il campionato di entrambe, senza (teoriche) ambizioni. Giallorossi gi? fuori dall'Europa, partenopei aritmeticamente ammessi ai gironi di Champions. Andreazzoli sperimenta il modulo anti-Lazio, facendo a meno dello squalificato Totti e degli indisponibili De Rossi, Balzaretti e Marquinhos. In porta confermato Lobont, difesa a quattro con Torosidis, Burdisso, Cast?n e Dod?. In mediana ci sono Bradley e Tachtsidis, il trio di trequartisti Lamela-Pjanic-Marquinho coadiuva l'operato di Mattia Destro. Le scelte del mister non soddisfano Michele ("Manco stavolta hanno fatto gioc? Lopez......"), Leonardo ("Lopez e Romagnoli mai eh..!!") e Francesco ("Complimenti Andreazzoli, Romagnoli e Lopez non giocano neanche in una partita che non vale nulla, ma rischiamo Lamela e Castan. Bravo"). Ironico l'appunto di Vittorio: "L'accoppiata Bradley-Tachtsidis promette bene. Ah se avessimo ancora Andrade.......che trio!". Nessuno, davvero nessuno nel pre-gara sembra pensare al possibile sorpasso sulla Lazio. Ipotesi lontana, remota nelle menti di tutti. Solo Francesco ci crede ("Se deve arriv? sopra alla Lazie!") e gliene va dato atto.

Da Trieste si attende qualche notizia, con la speranza di far diventare Roma-Napoli partita vera. Il primo tempo ? un frullato di sbadigli e noia. Squadre spaesate, lente, senza vigore e con scarsissime motivazioni. Gli ospiti sembrano in gita premio: Hamsik e Cavani non pungono e sulle fasce c'? poca spinta. Mazzarri, solitamente indiavolato, resta buono e calmo a bordocampo, tavolta sedendosi persino in panchina. Il gioco della Roma, come di consueto, ? monocorde. I due mediani non hanno qualit?, Pjanic si accende ad intermittenza e i due esterni alti (oltre a Destro) vengono innescatidi rado. L'unica vera occasione nel finale, con Destro che spedisce sul palo il tap in del potenziale 1-0, dopo un ottimo intervento di Rosati su Marquinho. Si va al riposo e il sentimento generale ? fin troppo prevedibile. Questi i commenti di Fabrizio ("Me so fatto na bella pennica"), Pasquino ("Scapoli contro ammogliati...") e Alessandro ("Non indovinano tre passaggi di seguito..."). Altri quarantacinque minuti, poi basta. Almeno in campionato.

Com'? strano il calcio. Dalla noia alla tensione, il passo ? breve. D'improvviso, quasi senza motivo, Roma-Napoli diventa una partita di calcio. E il merito ? soprattutto dei giallorossi, che entrano in campo nella ripresa con maggior voglia. Il risultato si sblocca subito: traversone di Cast?n da sinistra, tocco di petto di Lamela e bomba di destro (!) di Marquinho. Nulla da fare per Rosati, la Sud si scalda. Giulio esalta il numero sette ("Continuate a dire che Marquinho ? una sega. Intanto ogni volta che gioca tira e segna"). Al 58' si esulta ancora: altro assist di Lamela, stavolta in area per Destro. Numero dell'ex Siena su Rolando e tocco mancino solo smorzato da Rosati. La sfera lentamente rotola in rete, ? 2-0 per la gioia di Mauro: "S'? svejato!! Un gol alla Bobo Vieri!!". Si vince e parte la sarabanda dei rimpianti. Dal Nereo Rocco non arrivano notizie, il peggio sta per concretizzarsi. Roma e Lazio a pari punti, ma loro sesti (e noi settimi) per gli scontri diretti. Paolo non ci sta ("Io non ci posso credere, arriviamo dietro alla Lazio per un maledettissimo punto buttato contro il Chievo o per non aver vinto col Pescara. Mi sento male!"), ma il tempo ? galantuomo. Un "oooh" parte dalla Sud, ad un quarto d'ora dalla fine il tabellone annuncia il gol del Cagliari. L'impossibile diventa possibile, si torna a sognare. Ed ovviamente anche a soffrire, perch? Cavani fa 2-1 regalandoci dieci minuti (recupero compreso) da brividi. Per fortuna, non ci sono sorprese. La Roma trionfa e mette la freccia.

In tempi di magra, bisogna godersi anche un minimo traguardo. La Lazio ? dietro, e il sesto posto ? pur sempre un segnale di miglioramento rispetto al settimo della passata stagione. Soddisfatti i vari Piero ("Ristabilito l'ordine naturale delle cose"), Renato ("Si torna alla normalit?. Noi sopra, loro sotto") e Yuri ("Che sia un segnale in vista di domenica. Dobbiamo asfaltarli"). Tutto finirebbe nell'assoluta normalit?, persino nel silenzio, se solo non ci fosse l'ultima partita. Quasi invidiamo il Napoli, il Milan, la Fiorentina, l'Udinese e tutte le altre. E non solo perch? hanno gi? il pass per l'Europa, ma perch? i loro pensieri sono gi? rivolti alle vacanze estive e (semmai) alla prossima stagione. La nostra, di stagione, durer? ancora sette, lunghissimi, atroci, pesanti, devastanti, interminabili giorni. Che il destino sia con noi. Che ci assista, ci prenda per mano e ci conduca in paradiso.