rubriche

Roma-Milan 'Te lo dico su Facebook': “La fase difensiva è da calcio parrocchiale”

(di Alessio Nardo) I social network, l’interazione attiva e costante col tifo, la comunicazione del futuro. La Roma americana percorre i nuovi canali e Facebook, oltre a Twitter, è in prima linea.

Redazione

(di Alessio Nardo)Isocial network, l'interazione attiva e costante col tifo, la comunicazione del futuro. La Roma americana percorre i nuovi canali e Facebook, oltre a Twitter, è in prima linea.

La pagina ufficiale del club giallorosso è già arrivata alla soglia degli 80.000 iscritti, un campione significativo del mondo giallorosso "on-line". Appena viene pubblicato il post (uno stato, una notizia, un link) scattano commenti e confronti sulla Magica. ForzaRoma.info è andata ad analizzare alcuni di questi commenti pubblicati sulla pagina ufficiale di facebook dell'AS Roma dopo la partita contro il Milan.

I più caldi, ovviamente, durante e dopo le partite. Roma-Milan per molti è uno spartiacque. La gara che traccia il confine tra l'iniziale periodo di fiducia concesso a LuisEnrique e la voglia di non aspettare più. I tre schiaffi rossoneri all'Olimpico vengono digeriti malissimo dal popolo romanista. Molti, a caldo, se la prendono con l'arbitraggio di Damato, reo di aver convalidato il 3-1 di Ibra (in fuorigioco) e di aver sorvolato sul presunto fallo da rigore di Abbiati su De Rossi in extremis.

Altri preferiscono guardare in casa propria, mettendo nel mirino l'ennesima deludente prestazione di Marco Cassetti: "E' lento come una lumaca", "Prestazione da 3,5", "Cassetti non è un giocatore",

Anche Maarten Stekelenburg finisce nel vortice delle critiche ("Mi ricorda Zotti", "Mandiamo a casa il portiere, è meglio Lobont"). Spuntano fuori i nostalgici di Ménez, Vucinic e persino John Arne Riise. Naturalmente, non mancano i consueti appunti al mister Luis Enrique. Si parte dai toni più soft ("Invece di fare possesso palla insegnamo le basi e come si marcano i giocatori", "Lamela deve giocare titolare, la squadra cambia vistosamente", "La fase difensiva è da calcio parrocchiale"), passando per critiche feroci ("L'anno prossimo voglio stare in A, per questo via Luis Enrique!", "Mi sono stancato di giocare bene e perdere. La pazienza è finita", "Via Luis Enrique! Così si va in Serie B") fino al classico slogan "Luis vattene".

L'ottimo campionato del Catania offre l'assist per il grido "Aridatece Montella". C'è chi tenta di dare una lettura diversa alla serata e al periodo romanista, più improntata all'ottimismo "Io ho fiducia totale in Lucho e in Baldini..a chi non va bene tifasse le squadre a strisce o ai formellesi...." Ma non c'è nulla da fare. La forza del disfattismo generale è semplicemente devastante.