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Roma-Fiorentina ‘Te lo dico su Facebook’: “Clonate quest’uomo!!”

(di Alessio Nardo) Se questo Roma-Fiorentina fosse un film, il titolo ideale sarebbe “Il Grande Freddo”. Un plauso, sentito e profondo, agli eroi dell’Olimpico, disposti a patire le sofferenze di un gelo insolito pur di sostenere...

Redazione

(di Alessio Nardo) Se questo Roma-Fiorentina fosse un film, il titolo ideale sarebbe "Il Grande Freddo". Un plauso, sentito e profondo, agli eroi dell'Olimpico, disposti a patire le sofferenze di un gelo insolito pur di sostenere (come sempre) la propria passione. E invece no.

Roma-Fiorentina, più che un film, è un romanzo. Di storie vecchie e nuove, ex rimpianti e non. Chi domina, chi s'erge a Re, è colui che da vent'anni illumina le scene. Francesco Totti, contro i suoi amici ed ex compagni Montella, Toni e Aquilani, ritrova la verve dei giorni migliori e trascina Zeman alla gloria. Gara perfetta, sontuosa, da lacrime agli occhi. Riviviamola attraverso i commenti estrapolati dalla pagina ufficiale di Facebook dedicata ai colori giallorossi.

Uscire di casa è già un'impresa. Solo con apposite munizioni (guanti, sciarpa quadrupla e berretto invernale) si può a malapena sopportare la glaciale temperatura del sabato sera. Ma c'è la Roma, ciò basta a scaldare i cuori di cinquantamila innamorati. ZZ, il boemo, alias Zdenek Zeman, offre immediatamente in pasto temi importanti al dibattito pre-partita. La Roma si presenta davanti a Montella con una panchina monstre: ci sono Stekelenburg, Burdisso, De Rossi, Perrotta, Marquinho, Lamela, Osvaldo. Tanta roba. E in campo, chi c'è? Difesa confermatissima con Piris, Marquinhos, Castàn e Balzaretti davanti a Goicoechea. In mediana Bradley, Tachtsidis e Florenzi; davanti Totti a supporto di Pjanic (largo a destra) e Mattia Destro. Se Daniele sceglie la via dell'amara ironia ("Ecco bravo Zeman.. De Rossi in panca e il greco in campo.. daje continuamo così.."), Alessio va subito all'attacco: "Volevate Zeman?? E mo ve lo tenete!! Goicoechea e Tachpippis dentro, Stek e De Rossi out.. tenetevelo!!". Chi spezza una lancia a favore del boemo è Paolo, seccato dalla "differenza dei giudizi" riservati a Luis Enrique la scorsa stagione, e a Zeman in questa: "Vi siete beccati Taddei terzino tutto l'anno e siete stati zitti ... ora siete di nuovo tornati schiavi del risultato .. ??? Da non credere!!! Forza Zeman, Forza Roma!!!". Sterili polemiche dell'immediata vigilia. Quando la Roma scende in campo, er core ce se 'nfoca e le singole opinioni non contano più. Conta solo vincere.

Banti dà il fischio d'inizio, direttamente dall'Antartide, e l'auspicio è che un gol romanista ci scaldi presto. Il gol arriva a freddo (perdonateci la battuta...), e premia un protagonista inatteso. Al 7' Totti, su punizione, fa spiovere la sfera sul secondo palo: Tachtsidis schiaccia di testa, Viviano dorme e Castàn corregge in rete sulla linea di porta. Ad esultare e prendersi la scena è il bistrattato greco, felice come un bambino. "LA FINE DEL MONDO E' VICINA DAVVERO!!", grida Fernando. Si scatena una feroce ressa, relativa all'autore del gol. In quindici lo danno a Panagiotis, in diciotto a Castàn. Sergio dice la sua: "E' de Castàn pe forza...il regolamento del calcio non prevede er gò de Tachtsidis". A spazzare via le chiacchiere ci pensa il saggio dei saggi, Marco: "Sticazzi de chi ha segnato!! Ha segnato la Roma e me va bene così!!". E daje. In campo, ahinoi, c'è anche la Fiorentina. Senza Jovetic, Pizarro (a proposito, un grande abbraccio al Pek...), ma con peculiarità precise: palleggio, tecnica, puntualità invidiabile nel segnare su calcio piazzato. Detto fatto: al 13' Borja Valero batte una punizione da destra, l'intera difesa romanista scatta in avanti, Gonzalo Rodriguez (solissimo) appoggia al centro per Roncaglia che trafigge Goicoechea. "Ce stava tutta la Fiorentina in fuorigioco.. pure la zia de Montella!!", grida Stefano. In realtà Gonzalo, l'autore dell'assist vincente, parte in posizione regolare. Michele punta il dito contro la Roma: "Bella l'idea di difendere sparendo dall'area di rigore". In effetti...

Si viaggia a ritmi spediti, frenetici. E in campo c'è un certo signore con la maglia numero dieci. Un fanciullo che si farà. Il più grande spettacolo della serata è lui: carisma, personalità, presenza costante, giocate sempre utili, talvolta magiche, geniali, precise. E' Totti a trascinare la Roma, portandola di nuovo in vantaggio al 18': Pjanic scucchiaia per il Capitano al limite dell'area, stop di petto e assist in profondità per Destro. Ottimo servizio di ritorno e magia pura: palla alzata col destro e sferrata di prima intenzione in porta. Gol stupendo. Mentre Olivera, reo di un pestone ignobile ai danni di Pjanic, viene graziato da Banti, la Roma cresce. Bene la difesa, stavolta anche nei due terzini. Efficace il centrocampo: Tachtsidis più sicuro, Bradley brillante in fase di rottura. E davanti, beh, ci pensa sempre lui. Anche in chiusura di frazione. Suggerimento di Balzaretti, controllo a seguire di Totti e bolide vincente da fuori area, in fondo al sacco. Con Viviano decisivo complice. Gli aggettivi per il terzo marcatore di sempre della storia della Serie A, ormai, sono scontati. Cos'altro dire? Cos'altro aggiungere? La richiesta più sensata è di Giovanni: "Clonate quest'uomo!!!".Magari, si potesse. Si va al riposo sul 3-1, accompagnati dall'esaltazione di Bruno: "Che spettacolo! Questo sì che è calcio, splendido da vedersi e da vivere minuto per minuto!!!".Già, minuto per minuto. Senza mai rilassarsi un attimo.

Alla Roma bastano quaranta secondi (dicasi quaranta) della ripresa per complicarsi la vita e rimettere in gioco la Fiorentina. Il buon Borja Valero ("Bello il derby dei pelati con Bradley", sottolinea Luca) pedala sul binario mancino, confezionando un bel traversone per la testa del neoentrato El Hamdaoui. Centrali giallorossi assenti, Goicoechea beffato, è 3-2. Di seguito le serene reazioni di Daniela ("Eccallà..."),  Anna ("Questa è la follia della Roma..") e Marco ("Mai n'attimo de pace co sta squadra.. sempre co l'ansia"). Batosta atroce, per l'intero stadio. Un colpo brutale che di fatto annulla il doppio vantaggio e restituisce entusiasmo ai viola. E da disputare c'è un'intera ripresa. Dura reagire, ci vuole fegato. Servono attributi. I ragazzi di Zeman rispondono bene. Florenzi sfiora subito il 4-2 di testa (Viviano si riscatta), al 54' clamorosa "duplice" pallagol sottomisura, con Bradley e Destro stoppati rispettivamente da Viviano e Gonzalo Rodriguez. "Non ce se crede, dovevamo sta 8-2", sbotta Francesco. E' una grande Roma. Feroce, rapida, frenetica, illuminata da Totti e dai continui inserimenti di centrocampisti e punte. Entrano, nell'ordine, De Rossi (accolto da un'ovazione), Perrotta e Osvaldo. Il gol annullato di Marquinhos è un'illusione crudele, quello di Pablo Daniel all'88' una liberazione reale (non prima del miracolo di Goicoechea su Seferovic). Totti, sempre lui, impreziosisce il contropiede del poker, offrendo d'esterno destro un delizioso assist per l'italoargentino. Gol, 4-2, tutti a casa alé.

Gli elogi al Capitano non si contano più. Si parte da Massimo ("No ma brutto l'assist de Totti eh?"), passando per Silvio ("Ma siamo sicuri che quel signore col numero 10 sia un essere umano?"), finendo con Claudio ("Sontuoso, padrone del campo. Una delle partite più belle della sua carriera"). La quarta vittoria di fila ingolosisce e ci dà tanta soddisfazione. Raffaele si gasa ("Abbiamo un attacco stellare"), Sara manda un messaggio ai Maya ("Oh io v'avviso, se finisce il mondo co sta Roma m'incazzo"). Non mancano le (solite) punte di veleno da parte di Roberto ("Un saluto a tutti quelli che si sono presentati allo stadio con la sciarpa viola nascosta sotto a quella giallorossa..."), Davide ("E ora i porcelloni dell'etere che s'inventeranno per sminuire e prendere in giro la Roma?") e Mariano ("Dove sono i detrattori e i giustizialisti?? Dove sono stasera??? Grande Zeman e grande Sabatini!!!!!! Il più bel calcio italiano si vede all'Olimpico. Grazie!!!!!"). Ora, avanti con calma. Senza esagerare. La Roma sta bene, vince e convince. Ma prima di Natale ci attendono due appuntamenti duri: il Chievo fuori, il Milan all'Olimpico. Fondamentale mantenere alta la concentrazione e centrare altri due risultati positivi. Allora sì che il panettone avrà un sapore speciale. Tutto da gustare.