rubriche

Roma-Chievo 'Te lo dico su Facebook': “Sorrentino è arrivato Franceschino”

(di Alessio Nardo) Le feste son finite ma la festa, quella della Roma, sta iniziando adesso. Terza vittoria consecutiva, dieci punti in quattro partite, un entusiasmo ritrovato nel pubblico e nell’ambiente.

Redazione

(di Alessio Nardo) Le feste son finite ma la festa, quella della Roma, sta iniziando adesso. Terza vittoria consecutiva, dieci punti in quattro partite, un entusiasmo ritrovato nel pubblico e nell'ambiente.

Il 2-0 al Chievo riporta in auge Francesco Totti, capitano fiero e immortale, di nuovo Re dell'Olimpico dopo otto mesi di sgradito digiuno. Un grande inizio di 2012, celebrato così dagli oltre 685.000 utenti della pagina ufficiale di Facebook dedicata ai colori giallorossi.

Clima di passione allo stadio ma anche sul web. L'annuncio della formazione iniziale è una gioiosa sentenza: Luis Enrique è diventato "normale". O meglio, ha smesso di proporre soluzioni illogiche e confuse, segno che anch'egli sta trovando la quadratura del cerchio. Rispetto a Bologna variano appena due pedine: José Angel torna titolare a sinistra con Taddei riportato a destra (Rosi out) mentre Bojan prende il posto dell'infortunato Osvaldo in attacco. Le scelte del mister vengono promosse in toto da Sylvie: "Migliore formazione possibile. Rosi non c'è quindi dentro Angel con Taddei a destra. Simplicio ha giocato molto bene le ultime due partite e il mister gli dà ancora fiducia. In attacco vista l'assenza di Osvaldo questo è il tridente titolare... tutti ci aspettiamo molto da Bojan...deve dimostrare quanto vale adesso! Forza Roma!". Il Natale, come detto, è alle spalle, ma per Simone "c'è ancora tempo per un ultimo pandoro". Il Chievo è avvisato.

L'inizio della Roma è sfavillante. Lamela e Pjanic chiamano subito in causa Sorrentino, gli ospiti tentano di mettere la testa fuori dal guscio ma al 33' una grande azione del "Coco" sforna il vantaggio giallorosso. Il talento argentino ex River entra in area da sinistra, Frey lo ferma con le cattive maniere e per l'arbitro (Carmine Russo di Nola, una vecchia conoscenza...) è calcio di rigore. L'ooh dell'Olimpico si solleva all'istante, dal dischetto va Totti. Otto mesi d'attesa. Lunghi, eterni, insopportabili. Cancellati da un siluro sotto il sette, imprendibile per Sorrentino. E' 1-0. Daniele sintetizza al meglio: "J'ha tirato un lavandino!", Roberto trova la rima ideale: "Sorrentino è arrivato Franceschino". Il Capitano si scusa idealmente con la sua gente per il "ritardo", ma non serve. Emblematici i messaggi di Alba ("Capitano mio ma de che te devi scusà sei er piu grande!!!!!"), Marco ("Ma quale scusa !!!! C'hai fatto gioire 209 volte !!!!"), Paolo ("Va bè! Per stavolta ti perdoniamo, basta che continui a giocare così fino a 40 anni"). Catia s'ispira alle note di un grande romanista, Antonello Venditti: "Chi t'applaudirà , chi ti griderà SEI UNICO......capità".

Si va al riposo in vantaggio e non manca qualche critica al buon Russo, reo di aver interrotto un ottimo contropiede orchestrato da Bojan, spedendo le due squadre negli spogliatoi in leggero anticipo. Questioni di scarso rilievo. Le grandi squadre pensano al campo, a chiudere al più presto partite del genere. La Roma nella ripresa fatica, avverte l'assenza di un uomo di forza fisica in attacco. Il Chievo, zitto zitto, crea le proprie opportunità, ma si salva quando Russo non fischia due rigori sacrosanti su Bojan. Al terzo episodio lampante, finalmente il fischietto va alla bocca e il dito indica il dischetto. L'ex blaugrana va all'uno contro uno con Cesar, il difensore sloveno in scivolata tocca il pallone di mano (due volte). E' di nuovo Totti contro Sorrentino: destro chirurgico all'angolino, 2-0 al 77'. "I rigori bisogna saperli tirare, e l'Onnipotente lo fa!", sottolinea Antonella. Gli ultimi minuti si tramutano in dolce festa sotto il tramonto di Roma. Riccardo riassume i novanta minuti: "Ottima partita, nonostante il loro pressing asfissiante a dir poco abbiamo giocato piuttosto bene. Superlativi Totti e De Rossi, Heinze bravissimo è un muro in difesa, Bojan e Lamela nonostante la marcatura strettissima sono riusciti a tirare fuori ottime giocate. Grande Roma, al contrario della Lazio (che se le mancano Klose o Hernanes fanno delle figuracce come quella di ieri) noi SIAMO una squadra VERA, capace di vincere anche senza giocatori importanti. Di questo bisogna ringraziare Luis Enrique che sta facendo un'ottimo lavoro: su di lui all'inizio avevo molti dubbi ma sta davvero dimostrando di essere un ottimo allenatore".

L'ultima immagine è dedicata al Capitano, con un titolo simbolico: "Il ritorno del Re". Caro Francesco, quanto c'eri mancato.