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Milan-Roma 'Te lo dico su Facebook': “Se riscattiamo Kjaer divento laziale”

(di Alessio Nardo) Abbiamo fatto tredici, ma non c’è da esultare. Perché tredici, ahinoi, sono le sconfitte della Roma in questa stagione: undici in campionato, una in Europa League, una in Coppa Italia.

Redazione

(di Alessio Nardo) Abbiamo fatto tredici, ma non c'è da esultare. Perché tredici, ahinoi, sono le sconfitte della Roma in questa stagione: undici in campionato, una in Europa League, una in Coppa Italia.

Totti e soci escono con le ossa rotte anche da San Siro, sconfitti col minimo sforzo da un Milan non esaltante. Soliti errori, soliti difetti, solita Roma. Riviviamo la serata del "Meazza" attraverso commenti e analisi della pagina ufficiale Facebook dedicata ai colori giallorossi.

Ore 17, è tempo di formazione. La sorpresa dell'ultim'ora, stavolta, è l'inserimento dal 1' di Marquinho al posto di Miralem Pjanic, leggermente acciaccato. L'esclusione dell'ex Lione non convince alcuni (Leonardo la definisce addirittura "bestemmia calcistica"), ma in tanti aspettavano con ansia di vedere all'opera il brasiliano: "Era ora che facesse giocare Marquinho dal primo minuto", sostiene Mario. Ci si avvicina all'inizio del match tra ottimismo ("Dai che forse pareggiamo", dice Marco) e disfattismo ("La vedo brutta! Che dio ci salvi...", è il parere di Fabio). Tiziano azzarda un pronostico, e non va lontano dalla realtà: "Dai ragazzi! Onore e lealtà per sfondare Milano! Ma per me finirà 1-1". Magari. A nulla serve la melodia improvvisata da Stefano: "Kjaer nun fa lo stupido staseraaaaaaaaaaa". E' una serata dura, difficile, ostica. Lo si capisce sin da subito, dall'atteggiamento del Milan che, pur orfano di Thiago Silva al 10' (dentro Zambrotta), attacca a testa bassa, desideroso d'imporre il suo gioco. La Roma non c'è, è assente, pascola per il campo senza idee. "Ma quello con il dieci è Totti o uno zombie?", si chiede Andrea. Ironizza anche Paolo: "La Roma sta aspettando...di prendere gol!". E invece...

Il calcio è strano. Dopo 44' trascorsi a soffrire, la Roma alza la testa e trova l'1-0. Borini sfonda in area da destra, la difesa del Milan pasticcia e rinvia a casaccio, De Rossi conclude col destro e Osvaldo "corregge" in rete, siglando sottomisura il vantaggio. Il nono centro stagionale di Pablito esalta Francesco ("Mica male sto Osvaldino"), Adrian ("Reencarnacion de Batigol!"), Davide ("Grande Johnny Depp") e Alessandro ("Roma ottima negli ultimi 15 minuti! Avanti così!"). Johnny lancia uno sguardo al secondo tempo ("Ottimo finire in vantaggio ma per favore mettete Lamela o Bojan. Il Capitano a malapena cammina"), Antonio è sulla stessa lunghezza d'onda ("Perché deve giocare quel morto di Totti?"). In avvio di ripresa, il Capitano ha la chance di ammutolire i contestatori, ma non approfitta di un rinvio sbagliato di Abbiati, sfoderando un "cucchiaio" sballato che si spegne oltre la traversa. Preludio al disastro. Minuto 52': mani di De Rossi in area romanista, rigore. Dagli undici metri Ibrahimovic è implacabile: 1-1. "Potevamo sta sul 2-0 se non si inventava il cucchiaio ....", dice subito Piero. Che non è l'unico a scagliarsi contro Totti.

Il numero dieci viene preso di mira anche da Gabriele ("E' colpa sua, fatelo uscireeeeeeee"), Carlo ("Se non vinciamo Totti si deve andare veramente a nascondere"), David ("Io non ce lo voglio Totti, cammina in campo e fa cazzate, questo non è lo spirito giusto") e Pietro ("Fuori Totti, almeno giochiamo in 11"). Francesco esce, con lui Borini: entrano Pjanic e Bojan. La situazione non migliora più di tanto, è sempre il Milan, seppur al piccolo trotto, a godere delle migliori chance. Al 71' Stekelenburg è prodigioso su Ibra (di piede), e due minuti dopo devia sulla traversa un sinistro potentissimo di Muntari. La regia offensiva di Pjanic si rivela importante col passare dei minuti. A dieci dalla fine, il Milan non dà più la sensazione d'esser pericoloso. Anzi, è la Roma a manovrare con costanza nella metà campo ospite. Ma basta un lancio, una semplice verticalizzazione, all'83', per mandare la difesa in bambola. Terzini assenti, Kjaer goffo e in ritardo, Ibra salta con un pallonetto Stekelenburg e deposita in rete di testa. "Kjaer vergogna della storia di Roma", urla Jonathan. Solo il primo a scatenarsi contro il difensore danese, di nuovo a terra dopo due prestazioni promettenti. S'infuriano anche Marco ("Nemmeno ha saltato sul colpo di testa di Ibra...pessimo!"), Mauro ("Ma questo non poteva scegliere un altro sport da bambino?") e Luciano ("Se riscattiamo Kjaer divento laziale").

Ultimi dieci minuti, succede poco o nulla. Vince il Milan, e noi (per la tredicesima volta in stagione) a mani vuote. Nel post partita il dibattito si scatena. Giancarlo se la prende a viso aperto con l'allenatore: "La proposta di Lucho... tre ore a cincischiare con praterie e spazi... e prendere un gol con un lancio di 60 metri e nessuno dietro...". Massimo ribatte all'istante: "Ancora con Luis Enrique???? Avete visto Kjaer??? Avete visto Totti????". Eugenio ironizza sul progetto ("Progetto?? Con Rosi e Kjaer non si possono fare progetti seri"), Alessandro vorrebbe fare un pacchetto intero e rispedirlo al "mittente" ("Via Luis Enrique, via Kjaer, via Bojan. AVETE ROTTOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!"). E ci ritroviamo qui, di nuovo, a ragionare sui nostri mille difetti, su come migliorarli, e su come s'è potuto, in così poco tempo, arrivare ad essere così palesemente inferiori alle grandi del campionato italiano. Chiudiamo con l'analisi più lucida, chiara e comprensibile di giornata, a firma di Petr: "E' una specie di fatto tizio andare all'inferno, anche un cambiamento super da Enrique ... Piastre fino a 10 minuti prima della fine ... Totti verso il basso il passo ... Bojan grazie signore e il signor giudice Kjaer". Eh beh. Come non esser d'accordo...