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Fiorentina-Roma ‘Te lo dico su Facebook’: “Rubare non ? di classe ma ti fa godere”

(di Alessio Nardo) Boati, goduria, emozioni. Tante piccole cose che il tifoso romanista, pian piano, dopo un lungo periodo di stenti, sta tornando ad assaporare.

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(di Alessio Nardo) Boati, goduria, emozioni. Tante piccole cose che il tifoso romanista, pian piano, dopo un lungo periodo di stenti, sta tornando ad assaporare. Il successo di Firenze ? forse tra i meno meritati della nostra storia, ma ? una di quelle imprese "da Roma". Dure, complesse, da infarto e da sogno. Il graffio di Osvaldo ad un soffio dal gong ci regala un sereno risveglio domenicale, in attesa di ufficializzare (speriamo a breve) il tanto atteso ritorno in Europa. Riviviamo l'1-0 di sabato sera attraverso analisi e commenti estrapolati dalla pagina ufficiale Facebook dedicata ai colori giallorossi.

Trasferta delicata, settimana cruciale. La truppa di Andreazzoli sbarca al Franchi nel pi? totale clima d'incertezza. Sar? la Roma triste e malinconica vista contro il Pescara, o quella qualitativa e concreta ammirata con il Siena? La certezza ? sull'altra sponda. La Fiorentina del "nostro" Vincenzino Montella corre, gioca a memoria e vola sulle ali dell'entusiasmo in direzione Champions. Due volte ci ? andata bene, quest'anno. All'Olimpico nel match di andata (devastante 4-2) e al Franchi nei quarti di Coppa Italia (faticoso 1-0 rimediato ai supplementari). C'? aria di rivincita viola. Per molti, di "sveglia". Il mister giallorosso conferma il 4-2-3-1 di sette giorni fa, con Lobont tra i pali al posto dell'indisponibile Stekelenburg. In difesa non c'? Marquinhos (tra le riserve): al centro stazionano Burdisso e Cast?n con Torosidis-Balzaretti tandem di terzini. De Rossi e Bradley governano la mediana, mentre Lamela, Totti e Florenzi supportano Osvaldo (preferito a Destro). Tanta roba in panchina, dove siedono anche, tra gli altri, Pjanic, Dod? e Marquinho. Le scelte di Andreazzoli non convincono Gabriele ("Marquinhos e Pjanic fuori ? un'assurdit?") e Paolo ("Il Burdisso de sti tempi contro Jovetic e Ljajic..SUDO GIA' FREDDO!!!"). Non sembrano particolarmente ottimisti Yuri ("Sinceramente la vedo male. Ne potemo pi? tre o quattro") e Roberto ("La Fiorentina avr? il dente avvelenato contro di noi. Prevedo un bel po' di problemi"). Tanto timore, anche giustificato. Ma ? il campo l'unico giudice supremo. Mazzoleni d? il via alle operazioni.

Si respira aria di profondo equilibrio nei primi 45', con un leggero predominio viola. I toscani organizzano gioco, si affidano alla classe dei propri centrocampisti (su tutti David Pizarro, al primo appuntamento da avversario contro la Roma) e cercano d'innescare il pericolosissimo duo Ljajic-Jovetic. Gli ospiti giocano di rimessa. Attendono e provano a ripartire, sfruttando la velocit? di Lamela e Florenzi, l'inventiva di Totti e l'ispirazione offensiva di Osvaldo. Tanti bei progetti che restano su carta e non maturano sul rettangolo verde. Le occasioni sono poche, la migliore ? per la Fiorentina con Jovetic che nel finale di frazione spara di sinistro in piena area, trovando un grande Lobont a deviare la sfera sul palo. E proprio Lobont, ferito al setto nasale da Gonzalo Rodriguez, crea ansie inaspettate ai tifosi. S? perch? l?, a bordo campo, viene inquadrato un ragazzo dal volto timido, pronto a sacrificarsi per la patria Roma ed aiutare i compagni.? Osservano attentamente la scena Giorgio ("NOOOOOOOO Sta per succedere la cosa peggiore possibile!!"), Ilaria ("No ditemi di no, si sta scaldando Melabuttodentrodasoloechea"), Guido ("L'immagine di Goicoechea pronto ad entrare mi ha fermato il cuore"). Intanto si va al riposo a reti bianche. Giampaolo affonda il colpo ("Aoo tenemoselo Andreazzoli che una Roma cosi spumeggiante e aggressiva non la vedevo da anni"), e non pu? mancare la classica vedovella di turno, ossia Adriano: "Solita brutta Roma...ridatece Zeman!". Ol?.

Ad inizio ripresa, ci? che tutti temevano diviene ufficialmente realt?. Lobont d? forfait, torna in campo a distanza di mesi il povero Mauro Goicoechea, mai pi? utilizzato dopo l'imbarazzante prestazione contro il Cagliari del 1? febbraio scorso. La notizia non fa felici Paolo ("Segno della croce obbligatorio") e Marco ("Julio Sergio in panchina no eh? Dobbiamo sorbirci sta sciagura"). Forse spinta dalla notizia dell'ingresso di "Goico", la Fiorentina cambia marcia e preme sull'acceleratore. La squadra di Montella, a tratti, offre spettacolo. Palleggi dolci, tocchi di prima, cambi di gioco, scambi veloci, gesti tecnici raffinatissimi. Manca l'atto finale, il colpo del ko. A turno, ci provano un po' tutti. Talvolta ? errata la mira, oppure si mostra reattivo Goicoechea (pensate un po'). Nel finale, ? l'avvelenatissimo Pizarro a sfiorare il gol sognato un'intera stagione, scaraventando un bolide furioso da fuori area e cogliendo in pieno il palo. La Roma del secondo tempo? Tutta nei commenti di Federico ("Siamo 0-0 ma meritavamo di prendere almeno tre gol") e Renato ("Mi chiedo come si faccia ad andare a Firenze a giocare in questo modo. Con che coraggio?"). Catenaccio e tentate ripartenze. Calcio antico, ma ancora efficace. Negli ultimi minuti, Totti e soci rialzano la testa e si avventurano nella trequarti avversaria. Al 91', su corner guadagnato da Balzaretti e battuto da Pjanic, spunta nel mischione la chioma divina. E' quella di Pablo Daniel Osvaldo, che come in un Fiorentina-Roma di tre anni fa (deciso da Vucinic), rade al suolo il concetto di meritocrazia e dona ai suoi tre punti di platino. L'urlo di gioia percorre un'intera citt?. Queste le reazioni a caldo di Andrea ("Vincenzino io ti amer? sempre ma... gooooooooooooooooooooooolllllllllllllllllllll!!!!"), Mario ("Na rapina a mano armata!! GODOOOO!!") e Lorenzo ("Rubare non ? di classe ma ti fa godere"). Dal formaggino al Colosseo, ? un lunga scia di esaltazione e libidine. La Roma c'?, la Roma vince. L'Europa ? sempre pi? vicina.

A freddo, si torna alla normalit?. Ai contrasti, alle divisioni, alle scaramucce, al volersi reciprocamente rinfacciare opinioni e giudizi "sbagliati". Si va da Ilario ("I critici di Osvaldo che fine hanno fatto?") a Maurizio ("Esultate pure, ma io non dimentico come si ? comportato "er cipolla" con la Roma e con i tifosi. Per me non esiste pi? e spero che a fine stagione tolga il disturbo"), da Tony ("Andreazzoli otto vittorie in tredici partite. Osvaldo 17 gol stagionali. Per fortuna i numeri mettono a tacere le chiacchiere pretestuose e in malafede") a Gianni ("Esulto con rammarico. Da una parte ho visto una squadra propositiva e qualitativa come la Fiorentina, dall'altra una Roma che ha pensato solo a difendersi. Contento per una partita, ma c'? chi in questi ultimi mesi ha lavorato meglio di noi, sfruttando risorse che erano nostre"). Varie anime, varie facce di un popolo che fatica ad essere unito, anche e soprattutto nella vittoria. Oltre l'amarezza, c'? la Roma. Che a tre giornate dalla fine, pu? ancora sperare di regalarsi un piazzamento dignitoso in campionato. Ora c'? il Chievo, poi il Milan, infine il Napoli. Brindare all'Europa sarebbe il miglior modo per avvicinarsi al match che noi tutti, dal 17 aprile, abbiamo in mente.