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Fiorentina-Roma 'Te lo dico su Facebook': “Luis, fai un atto d'onore: dimettiti!”

(di Alessio Nardo) Sembra d’esser tornati indietro di dieci mesi. 20 febbraio 2011, la Roma crolla a Genova dilapidando un triplo vantaggio e nel post partita succede di tutto. Grida, contestazioni, le dimissioni di Ranieri, squadra accolta...

Redazione

(di Alessio Nardo) Sembra d'esser tornati indietro di dieci mesi. 20 febbraio 2011, la Roma crolla a Genova dilapidando un triplo vantaggio e nel post partita succede di tutto. Grida, contestazioni, le dimissioni di Ranieri, squadra accolta al rientro in città da ingiurie ed improperi.

E' trascorso quasi un anno, è cambiato tutto: società, dirigenza, allenatore, giocatori. Eppure, la sostanza è la stessa. I giallorossi tornano da Firenze con le ossa rotte, in preda ad un'evidente crisi di gioco e risultati. L'umore del tifo giallorosso è ai minimi storici. C'è rabbia, c'è delusione, c'è soprattutto la voglia di vedere Luis Enrique "altrove". Riviviamo l'amaro pomeriggio del "Franchi" attraverso i commenti della pagina ufficiale giallorossa di Facebook, ormai giunta alla soglia dei 614.000 utenti.

A circa mezzora dall'inizio del match, arriva l'annuncio delle formazioni ufficiali. Due cose, immediatamente, catturano l'attenzione dell'uditorio giallorosso: la presenza di Cicinho (riesumato dalle ceneri) e l'assenza di capitan Totti. Michele è sintetico: "La fenomenite di Luis colpisce ancora!", Nico previene la disfatta e prega ("Ancelò, sbrigate a venì"), Mirco e Francesco la prendono sul ridere ("Pensavo giocasse Barusso a sorpresa", "Almeno sappiamo che Cicinho non è deceduto"). La partita deve ancora iniziare, l'atmosfera si fa già pesante. Si scagliano feroci le critiche nei confronti di Luis, da parte di Alessio ("Cicinho, giustamente, dopo aver dichiarato su internet che se ne vuole tornare in Brasile, viene messo titolare in una partita importante. Lo scienziato colpisce ancora"), Michele ("Cicinho e non Totti? Questo è pazzo"), Marco ("Perchè Perrotta, possa Iddio scendere sulla terra e spiegarmi perché Perrotta") e Martina ("Il centrocampo che ha dato più garanzie finora è Gago-De Rossi-Pjanic e giustamente lui che fa? Non lo schiererà mai più"). Davide si chiede: "Cicinho? Taddei? Perrotta? Heinze? Juan? ma non doveva essere la Roma dei giovani e promettenti?". Il commento più crudo ed eloquente lo rilascia Gianluca: "Luis, non so più come insultarti".

Questo il prima, figuratevi il dopo. Al "Franchi" Damato fischia l'inizio del match e al 15' Juan la combina grossa, cinturando Jovetic in area: rigore più espulsione. Dal dischetto è 1-0, Facebook tinto di giallorosso è una polveriera. Alcuni ritengono il penalty inesistente, ad esempio Antonello ("Che invenzione di Damato! Vergognoso"), Daniele ("Il fallo lo ha fatto prima Jovetic"). Altri si scagliano contro l'attempato difensore brasiliano, leggasi Claudio ("Se sei mentalmente scarico, non giocare") e Valerio ("Juan non si riconosce più, scandaloso!"). Tiziano, ahinoi, prevede la debacle: "Facciamo fatica a segnare in 11, figuriamoci in 10. Per me è già finita". La Roma tenta una reazione, finendo per trincerarsi nel classico labirinto del possesso palla privo di sbocchi. I viola, cinici e spietati, a fine primo tempo trovano il 2-0 con il solito Gamberini."Questo segna solo contro la Roma", ricorda giustamente Simone. I primi 45' vanno tristemente in archivio. Vito, tra realismo e sarcasmo, si chiede: "Si può esonerare un allenatore tra primo e secondo tempo?"

La ripresa, se possibile, è ancor più amara. La Roma non reagisce, fatica a costruire. Gli unici sussulti (peraltro flebili) sono di Lamela. Per il resto, scarsissime idee ed un nervosismo ai limiti del grottesco. Gago commette due falli insensati nel giro di pochi minuti e finisce sotto la doccia, lasciando la squadra in nove. Nel finale, Bojan si sostituisce a Stekelenburg e "para" sulla linea di porta una conclusione di Nastasic. Altro rigore, altro rosso. Si finisce in otto. Disastro. "Tutti lucidi in campo", sottolinea con ironia Yuri. La frustrazione è il sentimento comune, almeno leggendo i pareri di Gherardo ("Tre espulsioni, roba da matti") e Antonello ("In 12 anni non ho mai visto una partita del genere"). Non c'è neanche più la voglia di commentare la disfatta. Si scatena lo tsunami di rabbia. L'obiettivo? Il solito: Luis Enrique Martinez Garcia. Ecco, in sequenza, le opinioni di Marco ("Attendo le dimissioni del mister"), Gabriele ("Luis Enrique hai perso la bussola, fai un atto d'onore: Dimettiti! Sennó sti morti da' piedi dei dirigenti quando te cacciano.."), John ("Vorrei dedicare un minuto di silenzio al progetto Luis Enrique"), Maurizio ("Me state a fa rimpiange Ranieri"), Giorgio  ("Carlos Bianchi era Ferguson in confronto"), Sandro ("Se avessimo preso Delio Rossi invece de sto montato..."), Angelo ("Via Zichichi subito"), Flavio ("Luis è abituato ad allenare in Serie B, e lì vuole tornare"), Gianluca ("DiBenedetto salvaci, rimandalo in Spagna per Natale"). Clima teso, rovente più che mai. E tra sette giorni c'è la Juve...