rubriche

Cesena-Roma 'Te lo dico su Facebook': “Luis resta con noi!!…(ahò sto a scherzà)…”

(di Alessio Nardo) Tre parole. Solo tre parole. Che almeno per qualche secondo, ieri sera alle ore venti (circa…), hanno pervaso la mente e il cuore di tutti i tifosi romanisti nel mondo: “Finalmente è finita“.

Redazione

(di Alessio Nardo) Tre parole. Solo tre parole. Che almeno per qualche secondo, ieri sera alle ore venti (circa...), hanno pervaso la mente e il cuore di tutti i tifosi romanisti nel mondo: "Finalmente è finita".

Ed è finita sì. Non se ne poteva veramente più. Aldilà di chi è stato il più colpevole, se una stagione del genere fosse prevista o meno dal "progetto", l'importante è che il primo anno si andato. Chiuso con un bel lucchetto, e archiviato. Un tris al Cesena e settimo posto in tasca (ah però...), in attesa di evoluzioni (sempre più incerte) riguardanti la vicenda del calcioscommesse, che potrebbero ancora spalancare alla Roma le porte dell'Europa League 2012-2013. Quel che più conta è che l'agonia sia giunta al capolinea. Ora bisogna ripartire. Con idee chiare, ambizioni intatte e fatti concreti.

Cesena, dunque. Ultima tappa del calvario. Una trasfertuccia simpatica e carina, infilata ad hoc alle ore 18.00 per motivi televisivi, tra un festeggiamento juventino, una lacrima d'addio di qualcuno a caso e la lotta finale (in serata) per 3°, 4°, 5° e 6° posto che non ci vede protagonisti. Si va per vincere. Così, tanto per ricordarsi come si fa. Luis Enrique, al passo d'addio, sforna il suo ultimo 4-3-3 con Lobont tra i pali, Kjaer-Heinze coppia di difensori centrali, Rosi e José Angel esterni. In mezzo al campo Pjanic, De Rossi e Marquinho. Davanti, con Totti, ci sono Bojan e Lamela. "...Una corazzata impenetrabile....", ironizza Mario sulla pagina ufficiale Facebook dedicata ai colori giallorossi. A Nicoletta, evidentemente, la difesa non aggrada: "Quanto vorrei che Mexes tornasse a Roma!!!".Così, a occhio e croce, crediamo che Phil stia bene dove sta. Non c'è pre-partita senza cazzeggio di quarto livello. Ergo, parola agli scatenati, partendo da Andrea ("Me raccomanno cercate da perde anche contro er Cesena!"), Luca ("Tocca agguantà l'ottavo posto! Mettetecela tutta!!"), Tiziano ("Ce la faranno i nostri eroi nella partita più importante della stagione?") e chiudendo con Luciano ("Il Cesena non vince da gennaio... vedete voi che dovetedafà..."). E così, con un tasso d'adrenalina paragonabile al senso d'abbiocco post-pranzo, si parte. A darci una scossa l'inquietante immagine di Russo di Nola. Ma ancora lo fanno arbitrare questo qua?

Pronti, via e si capisce subito che Francesco Totti ha in testa esclusivamente Meazza e Altafini ed una freccia pronta ad esser messa per il (duplice) sorpasso. Gli basterebbero due gol per agganciare quota 217 e diventare il terzo miglior marcatore della Serie A. Ravaglia (chi???) fa subito capire al Capitano che sarà un pomeriggio duro, deviando in corner una sassata mancina al 7'. Passano due minuti e...gol! Sì, del Cesena. Santana ubriaca Kjaer (è record! Nessuno c'era mai riuscito quest'anno...) e penetra in area da sinistra, poi appoggia per Del Nero che da buon ex laziale segna ed esulta come se Prandelli lo avesse inserito nella lista per gli Europei. Tranquillo Delné, a giugno tanto sole, tanta spiaggia, tanto mare. Nel frattempo su Facebook spiccano le reazioni di Riccardo ("Ancora non mi sono collegato gia stamo a perde?") e Matteo ("Complimenti, un'altra perla di Kjaer. A FENOMENI..."). Anche Silvia dà il suo contributo: "Torno dal bagno e...che dolore!".Grazie Silvia. Antonio avvisa: "Sento puzza di Lecce o di Bergamo. Non finisce mai!!!!!!". No no, tranquilli. Finisce. Un'oretta e mezza e poi finisce.

La partita scorre con disinvoltura sui binari dell'inutilità. Alcune istantanee catturano gli spettatori regalando loro emozioni forti. E' il caso di Simone: "Cioè sbaglio o Josè Angel si è sfracellato per terra da solo correndo con il pallone??? ahahahahah". Preferiamo non infierire. La Roma, pian piano, riesce a sfruttare la qualità dei propri singoli ed i ritmi di gara parrocchiali, trovando il gol del pareggio al 27'. Lamela e Bojan, le due potenziali stelle d'inizio stagione che (ahinoi) potenziali son rimaste, confezionano l'azione dell'1-1: il Coco crossa da sinistra, il folletto spagnolo di testa, in tuffo, batte Ravaglia. Diventano sette le reti di Bojan in campionato. Max forse esagera: "Con un allenatore vero Bojan e Osvaldo avrebbero fatto 40 gol in due!". Staremo a vedere l'anno prossimo. Intanto, si pensa al poco che resta da giocare della stagione in corso. Minuto trentadue, Totti illumina di tacco per Lamela che scarica un sinistro perfetto sotto l'incrocio. Golazo e Roma in vantaggio al "Manuzzi". "Dai che salviamo la stagione...ahhahahahaha", sghignazza Matteo con un sottilissimo velo d'ironia. Sabrina sbotta: "Non ce lo potevamo ave' qualche settimana fa 'sto slancio d'orgoglio????". Evidentemente gli avversari ci hanno rubato l'idea. Il momento mistero della giornata lo regala Cao: "Fate sentire la canzone Erik Lamela song!". Eh? Di quale diamine di canzone si sta parlando? Nel dubbio, un quarto d'ora di riposo non fa male a nessuno.

Si riparte di slancio con l'idea di vincere 9-1 facendo possibilmente segnare tutti e sette i gol a Totti. Ma De Rossi ricorda di non aver ancora fatto centro dal giorno del rinnovo. Ergo, al 49', Capitan Futuro sfrutta un ottimo traversone dall'interno dell'area del redivivo Marquinho (che ci dicono abbia giocato anche il primo tempo, ma non ne siamo certi. Indagheremo...) e di testa piega le mani a Ravaglia. Quest'ultimo prende gol da tutti, non da Totti. Il Capitano ci prova una volta, due volte, tre volte. Niente. Non è giornata, non è periodo, non è stagione. Le note positive comunque non mancano. In particolare l'ottima impressione che continua a regalare José Angel a tifosi come Matteo ("Luis te porti via anche José Angel?") e Riccardo ("In questa partita inutile, Jose Angel dimostra di essere il peggior giocatore mai venuto alla Roma. Che schifo di giocatore") Quando c'è stima, c'è speranza. In una gara che ormai oltrepassa i confini della semplice inutilità sfociando nell'inutilità assoluta, persino Totti capisce che non è aria e se ne fa una ragione. Decide di ricoprirsi di gloria il neoentrato Greco, che sbaglia un gol alla Gago chiudendo un'annata personale coi controfiocchi. Nel finale, al 90', Santana approfitta di un insospettabile buco difensivo per segnare il 2-3. "Altri due gol presi! Questa sì che è coerenza!", grida Antonio. Ci sarebbero due minuti per far pareggiare il Cesena. Ma il Cesena non ne ha la benché minima voglia. Dunque, si vince."Luis resta con noi!!.....(ahó, sto a scherza'...)", è la perla finale di Massimiliano.

E allora, finisce qui. Luis Enrique va, la Roma resta. Con un futuro tutto da ricostruire. I commenti finali (alcuni particolarmente densi di livore) sono affidati a Piero ("Finalmente mettiamo fine a sto siparietto spagnolo, é stata solo na sofferenza"), Francesco ("Menomale che Luis è stanco ..... cosi' se' ne' torna in Spagna...... non sai quanto siamo stanchi noi, ti manderei a zappare per un anno poi' vediamo se sei veramente stanco") e Danilo ("Semo più stanchi noi di te Luis! Buon viaggio..."). Il ritorno di Montella è più di un'ipotesi, ma Marco non sembra esser d'accordo: "Alla fine Montella ha meno punti di Luis Enrique. Perche' il primo sarebbe vincente e il secondo perdente?" Beh, bella domanda. Ralph dissipa ogni eventuale disquisizione: "Chiunque venga farà meglio dello spagnolo. Avrei preferito Prandelli o Zeman. Ma va bena anche Montella .Tutti TRANNE LUIS!!!!!!!!!!!". Adriano ribadisce una sua teoria: "Finalmente oggi fiisce sto tormento.... cmq rimango dell'idea che sta pagina porta sfiga!!". E se fosse invece la nostra rubrica? Chissà. Dulcis in fundo, nel giorno delle lacrime di Del Piero, degli addi di Gattuso e Inzaghi, dei saluti commossi di Nesta, Seedorf e Van Bommel, anche noi vogliamo salutare con affetto, rimpianto e tanta gratitudine uno dei nostri che se ne va dopo tanti anni. Ciao Cicinho.

P.S.: scherzi a parte, un forte abbraccio ad un professionista esemplare. Marco Cassetti lascia la Roma dopo sei anni, 194 presenze complessive, 5 gol (di cui uno decisivo nel derby del 6 dicembre 2009), due scudetti sfiorati, due Coppe Italia ed una Supercoppa Italiana. In bocca al lupo e buona fortuna.

'Te lo dico su Facebook" va ufficialmente in vacanza e torna ad agosto. Un saluto ai lettori e ovviamente..."Forza Roma".