(di Alessio Nardo) Eccoci di nuovo qui a parlare di una batosta. La Roma dimentica la striscia di risultati positivi e si ritrova nel peggiore dei pantani.
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Cagliari-Roma 'Te lo dico su Facebook': “C'avemo er progetto de piasselander…”
Difesa colabrodo, centrocampo efficace a fasi alterne, attacco non sempre concreto. Il Cagliari, seppur modesto, ne approfitta e travolge la malcapitata preda al Sant'Elia. Quattro schiaffi pesanti e dolorosi, vissuti così dal popolo romanista di Facebook.
Già dall'inizio le cose non vanno bene. Spesso la formazione scelta da Luis Enrique è vista come una sentenza anticipata, figuriamoci poi quando scendono in campo dal 1' Simon Kjaer e José Angel, già protagonisti in negativo in molteplici occasioni. Mario, da buon veggente, anticipa tutti: "E' la fine". Ci si concentra sull'inspiegabile titolarità del disastroso biondo ex Palermo a discapito della garanzia Heinze. Questi i pensieri di Alessio ("Ancora sto morto de sonno de Kjaer..."), Paolo ("Ma perchè si ostina a togliere Heinze quando è uno dei pochi punti fermi?"), Giuseppe ("Vi prego mettete a me al posto di Kjaer! Che è meglio..."), Lando ("Ma è possibile rinunciare ad Heinze, l'unico giocatore disponibile dotato di un minimo di attributi?!?"). Pasquale, a sorpresa, difende o quantomeno tenta di trovare una giustificazione alla scelta dell'allenatore: "Quello che non capite è che a differenza di Heinze che il prossimo anno andrà via, Kjaer, probabilmente, se farà bene, diverrà un nostro calciatore...quindi è meglio recuperare lui": Ma Gianluigi prontamente ribatte: "Ma come???...Il Cagliari ha un attacco veloce e noi giochiamo con Kjaer e Juan in difesa???....Speriamo bene!!!".
Speranze vane, ahinoi. La rapidità dei sardi è subito nociva, i nostri difensori sono immediatamente in vacanza. Al 6' Thiago Ribeiro (fino a ieri autentico flop del calciomercato estivo rossoblù) prende palla dall'out mancino, converge e conclude di destro in totale libertà: Stekelenburg non copre il primo palo e il Cagliari è sull'1-0. Il "no comment" d'incredulità dilaga, provano a dire la loro Massimiliano ("Ma Rosi dorme?"), Giulio ("Evvai, ridiamo vita anche al Cagliari!"), Cristiano ("Manco a dirlo, erano tre partite che non segnavano. Con noi sò bastati 7 minuti!") e Domenico ("Io lo sapevo, non c'è nulla di cui stupirsi"). La prendono con ironia Marcello ("Già che non ha segnato Conti è tanto...") e Verdiana ("Quello di Conti è il prossimo..."). E invece no, il prossimo non lo segna Daniele Conti, bensì la Roma. Juan al 13' svetta di testa sugli sviluppi di un corner e batte imparabilmente Agazzi, festeggiando nel migliore dei modi il trentatreesimo compleanno. Si torna a respirare. "Daje Juan cioccolatino mioooo", grida Daniele, Alessio sottolinea: "Ecco questo è un campione. Ma sono pochi...". Tra questi c'è Francesco Totti, ma almeno nel primo tempo il Capitano non gira. Un altro Daniele lo fa notare: "Quando Totti entrerà in campo potremo fare il secondo gol. Attacco inutile".
Profezia sbagliata, poiché al 34' San Miralem Pjanic da Zvornk s'inventa una punizione dalla lunga distanza alla Juninho Pernambucano: Agazzi respinge centralmente, arriva Borini ed è 2-1 Roma: "Che susta Pjanic!", "Amo ufficialmente Pjanic" cantano in coro Pietro e Luigi. Non mancano le frecciatine al Capitano, da parte di Francesco ("Menomale che le punizioni non le fanno tirare più ar Pupone. Daje Miralem!") e Mariano ("Spero non ci siano più dubbi su chi debba battere le nostre punizioni..."). Gabbo esalta Borini con un emblematico: "Altro che Bojan...". Gioia? Festa? Liberazione? Macché. Se davanti si segna, dietro si balla. Al 43' Cossu imbecca in area Pinilla, Kjaer è assente, Rosi è in ritardo ed il cileno, a tu per tu con Stekelenburg, firma il suo primo gol con la maglia del Cagliari. Si scatena il fronte "antiDanimarca", degnamente rappresentato da Sergio ("Cacciate er danese. Fa ride"), Davide ("Grazie Kjaer"), Gianmarco ("Vendiamo quello scandalo biondo"), Giulio ("Ma Kjaer perché non lo diamo al lanciotto campi?"), Giovanni ("Era meglio Loria...") e Valerio ("Mettete na sagoma de cartone in difesa. E' più forte di Barbie la sirenetta di Copenhagen").
C'è l'intervallo, un quarto d'ora per riflettere e ricaricare le pile. Ma a quanto pare, la pausa è più utile ai nostri avversari. Si rientra in campo con la solita Roma svagata e disastrosa dietro: al 49' Pinilla lancia sul filo del fuorigioco Thiago Ribeiro ed il destro dell'attaccante brasiliano non lascia scampo all'olandesone giallorosso. Prima doppietta in Serie A per il "Diablo", tre gol complessivi in stagione. L'incredulità dilaga, almeno leggendo i commenti di Sandro ("Il carneade di turno ha fatto doppietta"), Michele ("Thiago Ribeiro è diventato un campione..."), Simone ("Solo noi famo segna na doppietta a Ribeiro..."), Pierpaolo ("Ma Thiago Ribeiro è Maradona??") e Valerio ("Sembra il miglior Romario..."). Totti e soci si ritrovano sotto, di nuovo. La reazione c'è ed è persino apprezzabile. Ci "sarebbero" due calci di rigore piuttosto nitidi (fallo di Agazzi su Simplicio in area, trattenuta ai danni di Kjaer sugli sviluppi di un corner), ma l'arbitro sorvola. Borini al 64' ha la chance della vita, ma la sua conclusione a botta sicura viene intercettata (non si sa bene come) da Agazzi. Nel finale, all'89', Pjanic ci prova di nuovo su punizione: parabola splendida, sfera di un soffio sul fondo.
E' il preludio alla disfatta finale. In pieno recupero il neoentrato Ibarbo umilia Juan, dal fondo serve Albin Ekdal che deposita nel sacco il quarto centro E' finita, è finita male. L'amarezza del popolo prende il sopravvento, c'è spazio per la rabbia di Giuseppe ("Mancano laterali (quelli che abbiamo sono comici), manca una punta di peso (davanti non segnano manco al bar) e noi chi prendiamo? Un centrocampista. Io mi domando una cosa sola: chi è questa mente illuminata che decide nella Roma?") e per l'amara ironia di Luca ("No però non lo compramo un difensore, c'avemo Kjaer e Angel tanto..."), Danilo ("Anche l'Atletico VanGoof ha ormai capito che non abbiamo i terzini..."), Domenico ("No problem, questo è un progetto vincente, abbiamo pure sfoltito la rosa!! Eh!!!"), Arianna ("Famo ride, però c'avemo il sito nuovo! Ridicoli!"), Concetto ("Vai Luis! Altri nove punti e siamo salvi!!") e Fausto ("Qua prendiamo gli schiaffi come sempre! C'avemo er progetto de piasselander..."). Il più severo e infuriato è Antonio "Come si fa ad affidare la Roma ad un allenatore così inadeguato? Ma cosa vi aspettate da tanta mediocrità? Per vincere servono i grandi giocatori e un grande allenatore. Noi non abbiamo nulla di ciò. Se Luis avesse un briciolo di dignità se ne andrebbe stasera. Ha fallito.".
Fastidio, livore, frustrazione. Sembra d'esser tornati indietro di due mesi, a quella maledetta trasferta di Firenze. Uno spiraglio di positività? Dopo lo 0-3 del "Franchi" arrivò la Juve all'Olimpico e l'1-1 inaugurò un periodo positivo. Ora, c'è un'occasione simile. Sabato sera (neve permettendo) arriverà l'Inter dell'ex Ranieri, distante appena cinque punti in classifica. Cara Roma, che ne diresti di darti una bella svegliata?
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