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Atalanta-Roma 'Te lo dico su Facebook': “La difesa della Longobarda dava più garanzie…”

(di Alessio Nardo) L’illusione e la batosta. Due elementi che si alternano ormai stabilmente in questa lunga e dura annata a tinte giallorosse.

Redazione

(di Alessio Nardo) L'illusione e la batosta. Due elementi che si alternano ormai stabilmente in questa lunga e dura annata a tinte giallorosse.

La Roma, dopo aver battuto di misura il Parma all'Olimpico, cede di schianto all'Atleti Azzurri d'Italia, perdendo per 4-1 con l'Atalanta. La corsa al terzo posto si complica, la fiducia della gente verso Luis Enrique e i suoi ragazzi è sempre più latente. Riviviamo l'orribile pomeriggio di Bergamo attraverso pareri ed opinioni della pagina ufficiale di Facebook targata AS Roma.

Inevitabile partire dal grande escluso. Mancano circa cinquanta minuti all'inizio di Atalanta-Roma, e il popolo giallorosso viene scottato da una notizia inattesa: Daniele De Rossi non c'è. Né in campo né in panchina. Spedito lassù, in tribuna, e nessuno capisce il perché. "De Rossi in tribuna???? Ma siamo matti???", è il pensiero spontaneo di Emanuele, largamente condiviso da tutti. Si fa largo l'ipotesi del riposo precauzionale in vista del derby, sostenuta da Andrea ("De Rossi non è ancora al meglio per la pubalgia.. magari non lo vuole rischiare e preservarlo per il derby...") e Federico ("Daniele chiaramente risparmiato per il derby"), ma pian piano la verità viene a galla. E' Marco a farla emergere per primo ("I giornalisti di Sky dicono per motivi disciplinari...io non ci credo!!!"), suscitando l'ira di Rocco ("Se è vero del motivo disciplinare siamo proprio autolesionisti!!!!!!") e l'ironia di Marco ("Proporrei un cambio di denominazione da AS Roma ad AS Montessori"). La partita con l'Atalanta si fa ancor più insidiosa del previsto. Malinconici profeti sono Manuela ("Senza Daniele e Francesco non andiamo da nessuna parte!!!!!") e Gianni ("Ho brutte sensazioni, me sa che prima della partita me camomillo........").

Sin dall'inizio la situazione appare chiara. La Roma è molle e soffre terribilmente in fase difensiva. Già al 3' l'Atalanta sfiora il gol con Marilungo: l'attaccante si beve Rosi e Juan in area e scarica sul palo a botta sicura. L'1-0 è rimandato solo di pochi minuti: al 10' lo stesso Marilungo approfitta delle praterie lasciate dai centrali giallorossi e, imbeccato verticalmente da Denis, batte Stekelenburg di destro. Neanche il tempo di riprendersi dallo shock, che al 19' Maxi Moralez filtra in area per Denis, orfano della marcatura dell'imbalsamato Juan: sinistro vincente del Tanque e 2-0. Venti minuti da incubo, riassunti così da Giordano ("Che polli"), Simone ("Juan ridicolo") e Andrea ("Difesa imbarazzante! Scandaloso!"). In molti se la prendono con l'insufficiente Rosi, è il caso di Riccardo ("Vattene al Crotone!"), Carmine ("Imbarazzantissimo") e Mariano ("Che zappa...manco in terza categoria te farei giocà"). Emiliano è furioso: "L'ennesima figuraccia... E ne prendiamo altri 2... Luis Enrique puoi anche non finire il tuo contratto, me lo auguro di cuore. Incapace a comprendere il campionato italiano!", idem Angelo ("Stanno dormendo in piedi....passeggiano invece di correre. HO SPENTO IL TELEVISORE") il quale evidentemente si perde il gol della speranza, firmato Borini al 36'. L'attaccante approfitta di un tiro sbilenco di Osvaldo, stoppando in area e infilando la sfera tra le gambe di Consigli. Il miglior marcatore stagionale della Roma (otto reti) viene esaltato da Gianluca ("Borini sempre er mejo") e Francesco ("Quant'è forte Borinho!"). La fiammella della speranza riprende vita.

Progetti di rimonta durati giusto l'arco dei quindici minuti d'intervallo tra il primo e il secondo tempo. La Roma rientra sul terreno di gioco ancor più svagata, e al secondo minuto incassa il tris di Denis, su assist del partner Marilungo. Difesa raccapricciante, così come l'atteggiamento dell'arbitro Damato, che dopo aver "graziato" al 44' Maxi Moralez, reo di una gomitata su Rosi (con tanto di sangue sul volto del terzino giallorosso) estrae il rosso diretto nei confronti di Osvaldo per un presunto fallo di reazione su Cigarini. "Damato è impazzito", sottolinea Davide. Luis Enrique risparmia Juan in vista del derby e schiera Cassetti, in ritardo al 67' su Denis che, lanciato da Cigarini, batte Stekelenburg per la quarta volta, terza personale. L'amara ironia si cela dietro i pareri di Marco ("La difesa della Longobarda dava più garanzie..."), Jacopo ("Però il possesso palla è nostro") ed Ernesto ("L'unica consolazione e' che mancano solo 3 punti alla salvezza..."). Le magagne romaniste mettono persino in secondo piano le follie di Damato, che all'83' caccia anche Cassetti per un semplice "vaffa" rivolto al guardalinee. Il tabellino finale è una sentenza inappellabile: 4-1, Roma sotto terra.

In questi momenti ogni analisi lucida lascia il tempo che trova. C'è spazio solo per la rabbia dei tifosi, sempre più amareggiati. Questi, in serie, i commenti di Claudio ("Mettiamo De Rossi in tribuna.... Così si raggiungono gli obiettivi.."), Fernando ("Difesa sempre in affanno e davanti la solita manfrina, ma Luis Enrique non lo capisce?"), David ("Professor Luis, ci basta già Monti... faccia il piacere di andarsene!"), Daniele ("Mi sono rifiutato di vedere la partita quando ho saputo di De Rossi in tribuna per scelta tecnica. Dove sono finiti ora i difensori incalliti di Luis Enrique???"), Davide ("Vergognateve.........Luis ridicolo.........una partita cosi importante....incominciate a corre.......che martedi venimo a Trigoria!") ed Angelo ("Al derby spalti vuoti! Indegni del pubblico giallorosso!!! Andate a quel paese voi e il "proggggetto". Questa non è la MIA Roma: senza cervello, senza cuore, senza palle!!! Allenatore ridicolo, dimissioni subito!!!!!!!"). Già, il derby. In programma tra sette giorni. Forse l'ultima possibilità di restituire un minimo di dignità ad una stagione di sole amarezze.