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Social Tribuna, Roma-Parma 0-0: “Verba manent”, Garcia… Forse no

Sul web i tifosi se la prendono con l'allenatore giallorosso. Dai "Non parole, fatti" ai tanti "vattene": il popolo del web si allontana dalla chiesa e abbandona il suo pastore

Bruno Di Benedetto

L'allenatore di calcio è sempre un pastore, in quanto guida il gregge dei giocatori. A volte, però, può esserlo in un senso in più; capita infatti, se fa bene e possiede il giusto carisma, che egli si innalzi fino a diventare “pastore” nel senso di guida spirituale. Egli è adorato dalle folle, professa il suo credo calcistico e diventa il polo di una fede. Ferguson, Mourinho, Guardiola, sono solo tre esempi di allenatori che, per le loro gesta o per il loro stile, hanno saputo ispirare e sostenere questo ruolo. Rudi Garcia, colui che verso la metafora religiosa si era mosso di sua spontanea volontà il giorno in cui, dopo il derby del riscatto, ha proclamato la fondazione della sua Chiesa nel centro del villaggio, un pastore di questo tipo lo è stato certamente. Oggi ci si chiede però: lo è ancora?

Save the date: “15 02 2015 Roma inguardabile contro un Parma che forse domani non esisterà più” (Maurizio). Già, forse in questa stagione non si erano mai avute così poche giustificazioni: l'ormai solito attacco spuntato dei giallorossi non è riuscito a sfondare nemmeno contro un Parma moribondo se non già morto. Il pubblico di casa, in astinenza da vittoria da fine novembre, ha intonato la rottura dell'organo genitale maschile. Voi “c'avete rotto il c.”. Voifareste meglio a specchiarvi con chi non prende stipendio da svariati mesi” (Emanuele). Voi, con la trovata della scritta in cinese, “avete rimediato solo una figura di m. globale”. Quel “Voi”, rivolto a molti allo stadio, sul web ieri interessava una persona in particolare.

Vattene”, “Più fatti meno chiacchiere”, “Incompetente”. Tralasciando la valanga di bestemmie e insulti che qui devono essere per forza essere censurati, basti sapere che a fine partita è piovuto di tutto, e che il più era diretto contro di lui, il pastore Garcia. Alcuni lo hanno accusato: “La Roma ha smesso di giocarsi lo scudetto da quando Garcia ha mollato l'umità” (Eugenio). Altri rinnegato: “La squadra non gioca da novembre e molti lo difendono ancora perché 'l'anno scorso ha fatto bene' ” (Pierluigi). Altri ancora, infine, già lo hanno seppellito: “Ho sempre sostenuto Garcia, ma penso sia oggettivamente giunta la sua ora” (Flavio).

Lo hanno sfottuto sul web i tifosi, e non sono solo gli juventini con i loro “Finché ci sarà il Parma la Roma arriverà sempre seconda” e i “Il Parma dovrebbe fare un campionato a parte”. Sono stati iromanisti i più accaniti nel rinfacciare all'allenatore le sue parole, dai i proclama per lo scudetto, alle spiegazioni/giustificazioni in questo periodo di crisi della squadra. Un fiume arrabbiato che non dimentica.

Così accade che il proverbio "Verba volant", si capovolga e che Rudi Garcia resti inchiodato alle sue parole. Ora è la sua persona, almeno a detta di molti, a rischiare di "volare" via.