Quanto facevano ridere i tifosi della Roma travestiti da Yanga-Mbiwa con la parruccona alla Uçan? Molto. E quanto erano carini i piccoli dei calciatori con i loro genitori felici? Tanto. E quanto è stata spettacolare Napoli-Lazio al di là del risultato, mesto per molti romanisti? Un sacco.
rubriche
Social Tribuna, Roma-Palermo 1-2: parrucche, selfie, bambini e malumori. Tutto tranne la partita
Con la testa già ampiamente in vacanza la Roma delude i tifosi presenti all'Olimpico per vedere un po' di calcio. Il clima comunque è festoso, con tante trovate simpatiche dei tifosi e l'invasione dei figli dei giocatori dopo il fischio finale
"E Roma-Palermo?"
"..."
"E Roma-Palermo?"
"..."
Non si sa, non ce nessuno che lo sa, 40 000 dicono di essere andati allo stadio per vederla, ma certo è che nessuno l'abbia giocata.
Lo diciamo con tono sereno, perché anche Social Tribuna è felicemente in pre-vacanza: partita incommentabile, e infatti incommentata. Nemmeno il più tetro 1-1 primaverile era stato così parco di interazioni sui social network. Tanti "mi piace" ai selfie finali, al gol numero 299 di Totti, ai festeggiamenti fuori e dentro lo stadio, ma poco poco di cui discutere. Permane solo il ceppo più polemico, quello di chi, non importa quale contenuto abbia davanti, fosse anche una rovesciata di Totti in un'ipotetica finale di Champions, digita e invia per ricordare a tutti che qualcosa non va.
MALUMORE - Forse stiamo esagerando, forse anche abbiamo già staccato la testa come i giallorossi ieri sera. In effetti, è comprensibile il fastidio di chi, pagato il biglietto per assistere ad una partita di calcio, è invece rimasto disatteso. A questo proposito Andrea richiama l'attenzione sul fatto che "Noi tifosi, tutti indistintamente, meritiamo più rispetto e considerazione", anche perché, come sottolinea Marco, "I biglietti non erano gratis". La sinfonia della Roma 2014/2015 si conclude quindi con questa notina stonata, coerente purtroppo con buona parte della composizione che si è andata sviluppando durante l'anno. Il silenzio sancito dall'ultimo triplice fischio del direttore di gara è stato da molti accolto come la fine di "Un'annata maledetta" (Valerio). I piccoli bilanci non sono generosi, sintomo del fatto che l'euforia post derby è quasi esaurita: "Proprio il minimo sindacale quest'anno. Rimandati tutti con 3 materie", è la pagella firmata da Nicola. "Un'agonia! Spero di non rivedere il 90% di queste facce l'anno prossimo", si augura Miro, fulgido esempio di un gruppo di utenti intenti a stilare liste nere di nomi da far fuori. A suggello di questo malumore, quando la pagina facebook ufficiale della As Roma chiude il match postando un "Grazie per il sostegno", la risposta più amata (500 e passa like) completa: "...e per la pazienza. 'Tacci vostra".
BALZARETTI E CHANEL -Dopodiché tutti voglio tanto bene a Balzaretti, che dichiara di voler continuare a giocare e in questa volontà trova concordi i tifosi ("Visti i soldi buttati al vento dalla società, non credo possa rappresentare un problema il rinnovo a cifre ragionevoli di Balzaretti. Ha dimostrato molto carattere per uscire fuori dai problemi fisici, e la tigna è la cosa che più manca a questa squadra" - Silvano; "Il cuore non ha prezzo. Comunque debba andare sei grande e grazie delle belle ma belle partite che ci hai regalato" - Nadia); i bambini dei calciatori sono tanto carini, soprattutto quello di Ibarbo (lui sì dotato di capellone crespo) e Chanel, in cui Giacomo vorrebbe trasformarsi ("Vorrei essere Chanel Totti. Avrei risolto tutti i problemi perché vivrei col Capitano e avrei sordi che mi escono dalle orecchie").
C'è chi lamenta la stagione fallimentare e chi alla fin fine si è messo l'anima in pace e ha deciso di essere contento così. C'è chi riconfermerebbe Garcia e Sabatini nonostante qualche oscuro presagio, e chi invece vorrebbe cambiare tutto. C'è chi indossa parrucconi cercando di somigliare a Yanga-Mbiwa e chi vorrebbe trasformarsi in una tenera bambina pur di passare la vita con Totti. Sono tutti i romanisti, che noi salutiamo in questo ultimo Social Tribuna della stagione. Salvo colpi di scena, questo saluto dovrebbe essere un arrivederci, non un addio.
© RIPRODUZIONE RISERVATA