Non lo ricorderà nessuno, ma Social Tribuna è nato lo stesso giorno di Totti; qualche mese fa, il 27 Settembre, in coincidenza di Roma-Verona 2-0, veniva pubblicato il primo appuntamento di questa rubrica. Era ovviamente dedicato a Totti, così come lo sarà questo.
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Social Tribuna, Roma-Lazio 2-2: l’amore al tempo dei selfie
Francesco Totti stupisce ancora una volta e il mondo giallorosso lo ringrazia. Esultando con il selfie, il capitano si prende gioco del trascorrere del tempo, rispetto al quale una volta di più si è dimostrato immune.
Siamo nati con Totti: lo abbiamo realizzato ieri quando, alla luce della prestazioncina offerta dal 38enne più amato dai romani, ci siamo ritrovati a chiederci se, il giorno in cui "moriremo", lui sarà ancora in circolazione. Speriamo onestamente di sì.
IL PROBLEMA CON L'INFINITO - Trovare le parole per descrivere un sentimento non è mai facile. Ieri non lo è stato per nessuno dei centinaia di migliaia di tifosi che su twitter, facebook, instagram e un po' ovunque hanno voluto rendere pubblico il loro affetto per il capitano della Roma. Quasi certamente ognuno di loro avrebbe voluto descriverlo con un aggettivo più incisivo e penetrante di “infinito”, o “immenso”, o “insuperabile”: purtroppo si sono dovuti accontentare di quei termini negativi (in-finito...) che noi essere umani abbiamo creato per descrivere ciò che non riusciamo a cogliere con il nostro cervello. Consola forse pensare che, se l'infinito è qualcosa di impossibile da immaginare, il fatto di sentire questa impotenza nel voler rendere omaggio ad una persona, è in fin dei conti una cosa molto tenera.
DUE SOLI COMMENTI - Che poteva fare allora Social Tribuna? Un elenco infinito di termini indicanti qualcosa di infinito? Forse, ma alla fine ha optato per qualcosa di diverso: ha scelto, tra un'infinita di commenti, i due che sembravano ispirare le riflessioni più belle su Francesco Totti. Di seguito li riportiamo, allegandovi una sorta di spiegazione. Chissà che, in questo modo, non riusciremo a dar voce a tanti romanisti, desiderosi di rendere un omaggio al proprio capitano.
“Grazie capitano per questo ventennio che ci hai regalato. Ringrazio il cielo per averlo vissuto insieme a te” (Nicolò).
Delle molte cose che il calcio può, una delle più belle è la capacità di regalare amore in una modalità condivisibile da migliaia di persone. Nella fattispecie non importa quanto, negli ultimi vent'anni, ogni romanista possa essere stato sfortunato nelle proprie personali relazioni sentimentali: in questo lungo arco di tempo tutti, per il solo fatto di essere tifosi della Roma, hanno vissuto un legame amoroso unico, che le generazioni successive invidieranno, di cui chiederanno, senza poter capire, perché non l'avranno vissuto a loro volta. Un flusso continuo di gioie e sorprese, elargite da un uomo e dalla sua arte geniale nel giocare a calcio: la fortuna ha voluto che noi fossimo partecipi di questo, e che lo provassimo sulla nostra pelle. I nati in questi ultimi anni, e quelli dopo di loro, avranno video e testimonianze, ma questa, specifica, grande storia d'amore non l'avranno vissuta e non la vivranno mai.
“La tecnologia continua ad avanzare, ma Totti, continuando con i suoi vecchi 'trucchi', inganna il tempo” (Cheki).
Nella giornata di ieri, tra le infinite foto del selfie di Totti, tra cui anche quella originale scattata dal Capitano, ne sono girate alcune che giustamente affiancavano l'esultanza di ieri a quella del “cameraman”, risalente al derby del 2004. E' un accostamento molto poetico, perché mette in relazione la tecnologia, ciò che per eccellenza cambia e passa a velocità supersoniche, ad un individuo apparentemente immune al divenire.
Totti che guida la telecamera, Totti primo grande calciatore ad esultare con un selfie: l'immortale capitano della Roma, sempre uguale a se stesso, è il primo a cavalcare il nuovo che avanza. Segna grazie ad un gesto atletico fanciullesco, e sotto quella curva, con lo smartphone in mano, è come se si prendesse gioco del tempo: quell'iphone ultimo modello tra un paio di anni sarà obsoleto, anche i selfie passeranno. Lui invece, con ogni probabilità, continuerà a sopravvivere ancora per un po'.
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