Sarà capitato anche a voi, se giocavate alla Play(station): perdere male una partita che proprio non andava giù di perdere, farsi venire l'esaurimento e allora spegnere e riaccendere la console. Così da poter rigiocare la partita da capo, come se niente fosse. Forse anche stasera, qualche giocatore o exgiocatore l'avrà pensato: “che bello sarebbe poter spegnere e riaccendere!”
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Social Tribuna, Roma-Bayern Monaco: “Spegni e riaccendi!” (Prima però, salva la partita)
I messaggi di incoraggiamento dei tifosi: “Roma ha perso molte battaglie. Molte con dignità, altre con grande umiliazione. Però Roma non ha mai perso la guerra”.
E invece non è possibile. Stamattina tutti si sono alzati, per qualche secondo hanno assaporato il dolce oblio del dormiveglia, poi hanno dovuto guardare di nuovo in faccia la realtà che avevano lasciato la sera prima: Roma-Bayern 1-7. Sconfitta pesante, umiliante, di quelle che levano le certezze (onestamente, quanti ora si sentirebbero di dire “se si rigioca la Roma può vincere contro questi”?).
Allora che cosa fare? Ci si può arrabbiare, prendersela con allenatore e giocatori, o con qualche detrattore tifoso di un'altra squadra, oppure si può piangere sul latte versato. Oppure ancora si può “salvare”, per mantenere i termini del videogioco, ossia prendere atto della realtà, appuntarsi qualcosa che si è sbagliato, e in ogni caso ripartire mantenendo salde le certezze che erano state un tesoro prezioso lungo la strada. Sì, perché una cosa deve rimanere ben presente nella mente di tutti: la Roma che ieri ha perso così male, non è una Roma diversa da quella che ha vinto quasi sempre così bene.
. L'hanno capito in un bel po', tra quelli che ieri sera si sono affacciati ai social network per dire la loro sulla partita. A rigore di cronaca bisogna anche raccontare il durante: ebbene si sappia che il durante, su Twitter e su Facebook, è stata la solite triste, tristissima sfilata di haters (“coloro che odiano” o “gli odiatori”, per chi non conosce il gergo): detrattori frustrati che hanno passato 90 e rotti minuti a masturbarsi pensando alle disgrazie altrui. Pace all'anima loro: ognuno trova soddisfazione come può. Resta difficile (ma questa è solo un'opinione di chi scrive) capire come ci si possa sentire meglio a scrivere cose come: “Spero solo che il Bayern non abbia pietà e non si fermi! Deve distruggerli!”. Quando il calcio sconfina...
Per quanto riguarda i tifosi giallorossi invece, si può facilmente immaginare come nel post-partita si siano scatenati i dibattiti teorici sulla tattica che si è sbagliata, sui giocatori non all'altezza (o nella singola occasione di ieri, o in generale), sull'atteggiamento della squadra e dell'allenatore. Sarebbe bello poter ospitare tante teorie, spesso anche interessanti, in questo spazio. Davvero purtroppo non ce n'è il posto fisico. Quelli che sono riportati di seguito invece, sono gli interventi di coloro che, in linea con il “Salva, spegni e riaccendi” hanno subito pensato che allo stesso modo bisognava “accettare la sconfitta, metterla alle spalle e ripartire”. Si consiglia di leggerli attentamente: sono molto belli e possono fare molto bene alla salute, specie in un giorno come questo.
Gianluca - “Nel calcio quando si giocano le partite bisogna sempre spingere e non esiste la pietà; hanno fatto bene a non fermarsi i Tedeschi perché è da qui, da questa sconfitta, che la nostra Roma capirà i suoi limiti. Capirà dov'è che ha sbagliato e diventerà grande come non mai per poter affrontare al meglio i squadroni che partecipano alla Champions, per poter infine migliorare e competere REALMENTE in Europa! Perché, parliamoci in faccia, siamo forti e facciamo paura sì, ma per ora solo in serie A: un campionato di seconda fascia. Daje ROMA daje Ti amo”
Salvatore - “Ci sono partite che nascono sbagliate, purtroppo quando capita a noi ne prendiamo 7. Ma nessuno dimentichi che sia con il Manchester United che oggi con il Bayern ci siamo confrontati con il meglio che c'è nel calcio mondiale. Abbiamo perso? Sì, ma per perdere queste partite bisogna arrivare a giocarle. Ora a Genova a riprenderci quello che ci spetta”.
Daniele - “Siete tutti ridicoli, voi che attaccate i giocatori per questa partita persa. Indegni di tifare questa squadra. Finché vinciamo tutti bravi a dire 'siamo forti'. Vi dovete fare schifo! Roma si onora se vinci o se perdi! Questa squadra ci sta dando mille gioie quindi non rompete il c****. Andate a tifare la Lazio se non sete orgogliosi di questa società. Forza Roma sempre, oltre il risultato”.
Fabrizio - “Roma ha perso molte battaglie. Molte con dignità, altre con grande umiliazione. Però Roma non ha mai perso la guerra”.
Roberto - “Ragazzi gia è pesante per i giocatori: non possiamo rompergli il c****. Quest'anno ci stanno dando tante soddisfazioni e questo risultato serve a loro per capire che c'è ancora tanta strada da fare e per farci rimettere i piedi a terra. Ora pensiamo ad andare a Monaco”.
Luca - “Dalle sconfitte si impara. E forse è meglio che abbiamo perso così. Se i giocatori saranno intelligenti, impareranno cos'è l'umiltà e affronteremo meglio il campionato”.
Stefano - “Sono orgoglioso di essere romanista. Non mi sono nascosto dopo il 7-1 a Manchester e non mi nasconderò di certo oggi. Siamo una squadra in via di sviluppo. Non siamo ai livelli del Bayern né come gruppo, né come tasso tecnico, né come esperienza internazionale. Ma io so che la mia Roma può fare molto meglio di quanto visto stasera. Secondi in classifica sia in Serie A sia in Champions League. Non siamo ancora morti! Sempre Forza Roma e tanto di cappello al Bayern”.
Chiara - “Sono stati e sono più forti: non c'è molto altro da dire. Psicologicamente la gara è stata caricata troppo e una volta preso il primo goal sono usciti di testa. Comunque il passaggio del turno non è compromesso ed è già molto. Punti col CSKA e col City. Li dobbiamo puntare. Comunque sempre forza Roma!”
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