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Social Tribuna, Palermo-Roma 2-4: Gervinho show. Due gol, un tacco e il cinque al guardalinee

La Freccia Nera torna a mietere vittime e riacquista consensi con una partita spettacolare. Mentre il mistero di Uçan si fa sempre più fitto, Gyomber si preannuncia idolo del web

Bruno Di Benedetto

I circa 5000 chilometri di distanza che separano Abidjan, la più importante città della Costa d'Avorio, e Roma, possono essere coperti da un volo diretto di 13 ore, o da una viaggio in macchina da 91 ore lungo la costa occidentale africana, o infine da un'epica camminata, della durata di più di 1000 ore, attraverso il deserto del Sahara. Non si sa quale mezzo di trasporto abbia utilizzato Gervinho per spostarsi, ma quello che sembra chiaro oggi, dopo 6 giornate di campionato, è che gli ci sono voluti 334 giorni, equivalenti a una cosa come 13500 ore. 

"E' tornatooo!!!", esulta il web al 27', quando l'Ivoriano prende palla sulla sinistra, si accentra seminando il panico tra i difensori del Palermo, e poi scarica una bordata all'incrocio dei pali. Segna davvero un gran bel gol, che lo gasa al punto di credere che il guardalinee vicino alla panchina della Roma gli stia tendendo la mano per complimentarsi. Allora Gervy si ferma e prova candidamente a battergli il cinque, incassando però il rifiuto dell'assistente e una figuraccia che suscita l'ilarità dei tifosi giallorossi. Quarta rete in tre partite comunque, a riconfermare quanto di buono aveva mostrato nelle sfide di precampionato contro Real Madrid e Valencia. Quelli che a Pinzolo l'avevano chiamato "Mocio Vileda", avranno cambiato idea? Marco sì: "E pensare che questa estate in ritiro, c'era uno striscione che ti sbeffeggiava. Si erano scordati del Gervinho-bono".

Ci ha messo un po' il Gervinho "buono" a tornare dall'Africa, dov'era rimasto fisicamente e forse anche mentalmente dopo aver vinto la coppa continentale con la sua Nazionale, lo scorso febbraio. Mentre i tifosi si scambiano occhiate di piacevole sorpresa, lui sul campo continua a produrre spettacolo: a parte il gol con cui chiude il match al 92', rischia di far impazzire mezza Roma quando, seppur in fuorigioco millimetrico, piroetta su un cross di Emerson e colpisce la traversa con un colpo di tacco di Manciniana memoria. Enrico a casa rimane abbagliato: "Amantinooo Mancin... ah, no: è Gervinho". Fabrizio invece non ci crede e grida allo scambio di persona: "Eto'o, levate la maschera!". Al triplice fischio lo applaudono tutti, anche i palermitani presenti allo stadio Barbera. In rete intanto sfila il prevedibile corteo di quelli rimasti leali al partito della Freccia Nera nel momento delle avversità, e che ci godono ora a battere cassa. "E adesso dove sono quelli che lo volevano spedire all'Al Jazira?" cantilenano, "E quelli che preferivano tenere Iturbe?". "Dobbiamo delle scuse a Gervinho - riconosce Giovanni - Giocatore sopravvalutato il primo anno e sottovalutato successivamente. Sarà utilissimo!". In generale però la sensazione è che i tifosi siano restii a fidarsi, tanto di Gervinho quando della squadra: "Vediamo come gioca la prossima partita", è il commento di Anna a sintetizzare l'umore del romanista, assetato di continuità molto più che di singole ottime partite.

Parlando di fedeltà al partito non può che venire in mente il nome di Rudi Garcia, allenatore di Gervinho sia a Le Mans sia a Lille, prima di approdare in Italia. Il tecnico della Roma coglie la palla al balzo, e a chi che lo ha accusato di "favorire" il suo "cocco" stavolta risponde con un francesismo: "Caz***e!". Sui social network i tifosi ancora non gli perdonano l'imbarazzante primo tempo offerto martedì in Bielorussia, e infatti nonostante la seconda vittoria consecutiva in campionato l'hashtag #Garciavattene resta attivo anche in queste ore. 

Prima dei titoli di coda ci teniamo a menzionare due attori non protagonisti degni di nota in questo week end. Il primo è NorbertGyömbér, l'oggetto misterioso arrivato in estate dal Catania e schierato da Garcia a centrocampo per una decina di minuti. "Ma non era un difensore centrale?", si interroga giustamente Roberto. Al resto dei tifosi non interessa: con quell'aria spaesata, per qualcuno "inquietante"(Elena), è già una piccola calamita social. Per Giuseppe e per tutti coloro che hanno "piaciuto" il suo commento, Norbert merita già il "Premio Ignoranza": "Ha fatto più falli in 5 minuti, che gli altri in tutta la partita". Speriamo a questo punto di rivederlo in campo a breve per sentirne di nuovo; il vuoto lasciato da Doumbia andrà pur colmato in qualche modo.

Infine tocca parlare - seriamente - di SalihUçan. Ieri, nei 20' minuti esatti di presenza in campo, si è visto di nuovo: questo ragazzo sa giocare a pallone. Tutti ci hanno fatto caso, segnalando sui forum i due assist serviti dal Turco a Gervinho (il secondo utile per la rete del 4-2). Perché gioca così poco sebbene sia dotato di tali, buone qualità? Il centrocampo della Roma non gode di ottima salute ultimamente e, almeno nell'opinione dei tifosi, schierare Salih potrebbe non rivelarsi una cattiva mossa. Eppure Garcia non lo vede, e lo lascia indietro nelle gerarchie. Forse per ragioni celate alla vista dei non addetti ai lavori? Davvero un enigma questo.