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Social Tribuna, Genoa-Roma 2-3: Leggende capitoline

Totti scrive il quinto capitolo del suo poema epico. Ranieri viene incoronato re d'Inghilterra: Roma sul web celebra i suoi miti

Bruno Di Benedetto

Nella città di Roma la primavera del 2016 sarà ricordata come una delle stagioni più generose in termini di grazia e poesia. A chi non c’era, o era ancora troppo piccolo per capire, i testimoni racconteranno della battaglia crepuscolare di Totti per condurre la sua squadra in Champions League e garantire a se stesso un altro po’ di immortalità. Sullo stesso piano, quello della leggenda, collocheranno anche la vincenda di quell’altro romano, Claudio Ranieri, capace di guidare una “squadretta” della Premier League ben oltre i confini del pronosticabile, fino alla conquista del campionato di calcio più difficile e ricco del mondo. Sarà così trasmessa la memoria di due piccoli eroi, ciascuno con la sua storia, avvincente ma soprattutto istruttiva; d’altra parte fornire un esempio e ispirare la condotta di altri uomini, sono da sempre due funzioni dei miti. Come ha detto Ranieri: “L’unica dedica che posso fare a tutti quanti è dirgli di crederci. Provateci, non solo nel calcio ma in tutti i campi della vita”.

CONGRATULATIONS, MISTER! - Rimontando da 2-1 a 2-3 a Marassi, la Roma tributa il suo personalissimo onore al suo vecchio allenatore, poche ore prima che diventi campione d’Inghilterra con il Leicester City; il 20 febbraio 2011 infatti, proprio una clamorosa sconfitta contro il Genoa, sotto di tre gol a fine primo tempo e capace di ribaltare la situazione, costò a Ranieri la panchina giallorossa. I tifosi romanisti sul web non possono fare a meno di notarlo: “Cacciato allora come se fosse stato un brocco. Dove sono ora tutti quelli che l’hanno riempito di insulti?”. Chi conosce un po’ i social network può ben immaginare come dappertutto si possano apprezzare commenti accusatori di questo genere, a cui fanno da contraltare i vari “io l’avevo detto”, “l’ho sempre stimato” ecc. ecc. Al centro degli sfottò è in questo momento Eder, il quale a gennaio aveva rifiutato il trasferimento al Leicesterper vincere con l’Inter”. Passando invece ai genuini apprezzamenti, la parte giallorossa della Capitale coccola il suo ex tecnico, sinceramente felice per la sua impresa. “Felice come se avesse vinto la mia Roma – scrive Marco – Merito all’uomo Claudio Ranieri!”.

TOTTI V - Se ci volgiamo invece agli affari strettamente inerenti alla Roma, abbiamo almeno due grandi argomenti da affrontare: il primo, l’ennesima rimonta firmata Francesco Totti, ormai decisivo da cinque partite consecutive. Come ogni volta i romanisti sono chiamati a tirare fuori il meglio di sé per descrivere le imprese miracolose del Capitano. Alessandro se la gode nel senso più stretto possibile: “Ogni volta che Totti tocca il pallone è un orgasmo”; Daniele dà sfoggio di massima romanità: “France’, te sei la risposta al perché esiste il calcio. Me fai piagne come na creatura. Roma te ama”; Gigi infine alza bandiera bianca: “Ho finito le parole, ma non le lacrime”. Si diffonde nel frattempo la foto, pubblicata in settimana anche dalla pagina facebook della Roma, del tifoso che ti è tatuato su tutta la schiena il suo idolo, stavolta ritratto insieme a Totti in persona.

STROOTMAN E ALTRI COATTI - L’altro grande tema del giorno è il ritorno di Kevin Strootman dal primo minuto; il centrocampista olandese, dopo oltre un anno di assenza, è tornato in campo per tutti e 90 i minuti dando buona prova di sé. I tifosi in rete esultato per il ritorno della “lavatrice”, caricando e condividendo video in cui Kevin da prova della sua famosa aggressività sul campo di gioco. Non meno cattivo di lui è Antonio Rüdiger, immortalato con una faccia da psicopatico durante un colloquio con Laxalt a pochi minuti dal termine della partita (fanno notare in alcuni commenti la somiglianza col soldato “palla di lardo” di Full Metal Jacket). “Con Strootman, Rudiger, Nainggolan e Manolas – fa notare Simone – la percentuale di coattaggine in campo era un tantino elevata stasera”.

GYOMBER-BOMBER - Prima di salutarci non possiamo fare a meno di spendere una parola sul bomber di giornata, Norbert Gyomber. Il difensore slovacco, avvolto fin dal suo primo giorno a Trigoria da un’aura di stranezza, ha pubblicato infatti su instagram un selfie che lo ritrae nello spogliatoio con in mano una birra Dab. Il sottotitolo reca la scritta: “Non si molla mai”, a cui seguono gli hashtag (alcuni dei quali senza senso) “vittoria”, “doping”, “c’è” “grazie”“roma”. In attesa di altri miracoli e di altre foto di Gyomber vi salutiamo e diamo appuntamento a lunedì prossimo.