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Social Tribuna Sampdoria-Roma: alla caccia di Mister Hyde

Ieri, al termine del match, un rifiorire di pessimismo: "Ormai bisogna dire la verità: questa squadra non è da scudetto". I pessimisti ci saranno sempre: smuoverli e trascinarli dalla parte della squadra è un dovere per ripartire.

Bruno Di Benedetto

"Lo strano caso del Dr. Jakyll e di Mr. Hyde", romanzo di Stevenson. Qualcuno se lo ricorda? Era una grande metafora dell'anima umana. Il dr. Jakyll, uomo razionale, civile, cittadino inserito, inventava e beveva una pozione in grado di svegliare il lato oscuro insito in lui, e di trasformarlo fisicamente in un altra persona. Questi è Mr. Hyde: un individuo ripugnante, criminale, la cui natura selvaggia e distruttiva finiva per rovinargli la vita.

Ecco capita a molti, e forse è capitato a tutti almeno una volta, di sentire delle voci negative venire fuori dal profondo di sé. Capita un momento di sconforto, si è giù di tono, e quelle voci cominciano a pronunciare parole catastrofiche, che distruggono tutto. Le certezze, le soddisfazioni, in pratica i punti fermi che rendono bella la vita, vengono allora come smascherati: erano tutte frottole e ce le si è raccontate per tutto il tempo. Prende forma una tristezza che sembra così vera e credibile... ed inizia una lotta tra le due nature: la positiva di Jakyll e la negativa di Hyde.

Si prendano per esempio le voci di chi ieri sera ha espresso commenti come questi:

"Stagione finita..." (Giorgio);

"Siamo ridicoli. Appena incontriamo una squadra più forte moriamo" (Stefano);

"La Roma l'abbiamo persa Martedì e non so se la ritroveremo" (Giorgio);

"E pure quest'anno non vinci nulla. Siamo gli eterni secondi" (Edoardo);

"Purtroppo per vincere qualcosa è la mentalità che serve. Noi non ne abbiamo"(Matteo);

"Incominciamo a fare i complimenti alla Juventus per l'ennesimo scudetto vinto" (Gaetano);

"Ormai bisogna dire la verità: questa squadra non è da scudetto" (Ciro);

"Purtroppo la Roma non è da scudetto ancora" (Pierpaolo).

"Occasionali" e "falsi tifosi", vengono chiamati tutti coloro che, alla prima occasione, sono pronti a lamentarsi e da supporters si trasformano nei peggiori detrattori della squadra. Seppur con le debite differenze, si può dire che sono i mister Hyde dell'anima romanista. Con il loro atteggiamento negativo fiaccano il morale, instillano il dubbio, o nel migliore dei casi fanno innervosire gli altri e dividono la tifoseria.

Settimana scorsa questa rubrica ha ospitato i commenti di coloro che subito, con coraggio e nonostante lo sconforto, si erano voluti rialzare. Ebbene, tutti questi per fortuna ci sono ancora e continuano a sostenere la Roma che ieri ha pareggiato dopo la sconfitta contro il Bayern. Martedì cantavano "vinceremo il tricolor", nel momento più difficile. Oggi sono chiamati a far sentire ancora di più la loro voce, per convincere e annullare quella di chi invece si butta giù. I tifosi pessimisti, quelli che si lamentano facilmente, non sono da eliminare, semmai da convertire. C'è bisogno anche di loro: servono perché possono essere una forza in più per sostenere la squadra e condurla alla vittoria.

La tifoseria di una squadra vincente è una tifoseria unita e compatta che marcia in direzione dell'obiettivo. Alla luce di questa convinzione, la rubrica Social Tribuna accarezza il seguente sogno: per Mercoledì, al di là del risultato, di leggere tutti commenti incoraggianti, di amore e sostegno per la squadra. Se questo non è possibile, almeno dev'essere la strada su cui incamminarsi.

Nell'ultimo anno la Roma ha dimostrato di valere molto, e di essere uno dei progetti più belli d'Europa. I tifosi che si considerano tali hanno il dovere di non abbandonarla in questo momento di difficoltà.