rubriche

Roma-Chievo ‘Radio Pensieri MATTINO’: “La Roma una sintesi tra la vecchia e la nuova guardia”.

(redazione ForzaRoma.info) Giornata di festa giallorossa quella di oggi e lo si nota anche ascoltando l’etere cittadino.

Redazione

(redazione ForzaRoma.info) Giornata di festa giallorossa quella di oggi e lo si nota anche ascoltando l’etere cittadino.

Il nostro giro d’orizzonte per le trasmissioni che parlano di Roma comincia alle ore 8 su Radio Erre2 con “Il mio canto libero on-air “Ieri pomeriggio c’è stata la conferma dalla romana gente che ha decretato il fatto che non esiste dicotomia tra il capitano del presente e quello del futuro. Sono due bandiere del nostro calcio che ci teniamo stretti noi romanisti. Il resto conta poco” dice Sandro Nini.

Alle 9 su Radio Radio si parla di Roma "Il calcio romano è ai margini, sull'1-0 la Roma ha rischiato molto. – dice Franco Melli -  E' incomprensibile. Una partita che poteva vincere tranquillamente ha rischiato di pareggiarla. Il Chievo nel secondo tempo ha avuto tre occasioni, ho visto la Juve che ha giocato malissimo ma non ha rischiato mai. Mi ostino a credere che De Rossi rinnovi con la clausola. Le dichiarazioni non sono positive, la Roma non sta facendo una bella figura".

"Non dovremmo parlare della Roma. – irrompe Tony Damascelli - Non è prima in classifica, non ha battuto una grande squadra. Su De Rossi ci sono tre squadre europee, due allenate da tecnici italiani ed una allenata da un tecnico che conosce il calcio italiano, altrimenti lo scenario per lui sarebbe molto più ridotto. Certi sorrisini sono superflui, inutili e infantili durante le interviste".

"A me Bojan è piaciuto tantissimo, considero ormai la Roma una sintesi tra la vecchia e la nuova guardia.- dice Roberto Renga - Bojan ha interpretato bene la partita, è sotto osservazione ed è risultato decisivo. Un rigore gliel'hanno dato, altri due li aveva presi. Lamela si è preso grandi pause, Totti faceva il regista. Bojan l'ho visto bene bene, così come Juan. Su De Rossi mi baso delle informazioni. Il procuratore ha già raggiunto un accordo, Pallotta però non vuole passare come l'uomo che farà partire De Rossi a parametro zero. Prima di tutto cercherà un presidente di fatto. Entro pochi giorni si dovrebbe decidere questa vicenda con Malagò. I due si conoscono da molti anni. Ma temo che per De Rossi ormai sia troppo tardi".

"E' la seconda volta che la Roma mi piace, Bojan è stato il migliore in campo.- il pensiero di Furio Focolari - E' una Roma che gioca bene, ha raccolto meno di quello che avrebbe dovuto. La partita è stata dominata e la Roma si ricolloca dove dev'essere, ciò va ascritto al merito di Luis Enrique. Adesso non gioca come giocava prima, non mi raccontate cavolate. Il possesso palla ora è nella metà campo avversaria, non nella propria. Il gioco è più svelto, si cerca la verticalizzazione. De Rossi? Credo abbia voglia di andarsene e se ne andrà. Solo una "botta da matti" di Pallotta, Malagò o chi per loro può fargli cambiare idea. Lui vuole andare via per soldi e per gareggiare per vincere. Ha voglia di fare quel passo che Totti non ha mai fatto. Secondo una mia fonte autorevole, Pallotta è stato trascinato nell'operazione Roma. La trattativa con DiBenedetto non si sarebbe mai conclusa se fosse stato coinvolto Pallotta. Le sciagurate malefatte del signor DiBenedetto hanno fatto entrare in gioco a pieno regime Pallotta. Questo è stato un bene per la Roma".

Si sono fatte le ore 10 e su Centro Suono Sport comincia “Te la do io Tokyo” “La Roma si avvicina in modo pericoloso ai cugini che non si per quale mistero stanno 3 punti sopra noi. Una squadra di straseghe che stava sopra di noi. - dice Mario Corsi - La Roma è una della squadre di cui c’era molta preoccupazione perché aveva avuto più vacanze, il fatto che i giocatori siano coesi con l’allenatore si vede anche da questo, se i giocatori hanno tenuto il passo che chiede l’allenatore, c’è da sottolineare a questo punto la grande professionalità della squadra che si è allenata bene di fronte a un Chievo che si è allenato quasi sempre.

La squadra che segue il mister, la Roma che domina, in questa partita credo che debba prendere un 8, il Chievo è poco tecnico ma dinamico e soprattutto che mena, hanno cercato di uccidere Bojan, che doveva prendere almeno 3 rigori, l’arbitro non penso che sia contro la Roma ma è proprio scarso.

La Roma avrebbe dovuto vincere 4-0, tutti sono stati impeccabili, quello che ha fatto un po’ di guai  è stato Josè Angel, do un 8 a tutta la squadra, la Roma ha vinto convincendo. Per quanto riguarda le altre situazioni, cerchiamo di levarci di torno la Lazio che una delle squadre più scarse della Serie A. Dobbiamo ringraziare Baldini se la Roma è in questa posizione, settima, se cominciavamo come una squadra seria, vecchi e giovani, la Roma avrebbe avuto molti punti in più e se la poteva giocare per il 2-3 posto. Grazie a Baldini che si è inventata la storia della Primavera, la data dello Slovan è entrata nella storia, la squadra l’hanno ripresa i vecchi e i giovani, Bojan ieri in grande spolvero, se c’era un arbitro normale avremmo vinto di goleada.Si è sentita la mancanza di un centravanti, se vinciamo anche cosi va bene.

È un peccato vedere la Roma là, non è finito però il girone d’andata, abbiamo tempo e maniera per arrivare terzi: la tecnica fa la differenza sempre, la Lazio non può stare lassù. L’Udinese è molto più tecnica, su Ranieri dovremmo parlare, lui lancia i giovani, come giocava Menez con lui non gioca con nessun altro, ora c’è quel giovanotto di Faraoni, poi quella sòla che appariva Alvarez sta cambiando invece la situazione dell’Inter, poi lui ha la fortuna che quando mette un giovane quello segna.

Dalla terza posizione abbiamo 7 punti, l’Udinese crollerà, con la Coppa d’Africa scappano tutti, dovrebbe crollare anche l’Inter, il terzo posto è molto importante. Il Napoli ieri ha demolito il Palermo ma ha questa doppia personalità, ha pure la Champions poi comunque penso che la Roma sia più forte tecnicamente del Napoli. Abbiamo vinto 7 partite, pareggiate 3, perse 6; abbiamo buttato grazie al direttore un anno. Abbiamo fatto 23 gol, subiti 19: 19 gol li ha subiti anche il Napoli e l’Inter, chi ha subito meno gol è la Juve, 11 gol, unica squadra imbattuta. Grazie a Baldini abbiamo frenato la nostra partenza, se la Roma partiva bene pagava comunque l’inesperienza di Luis Enrique, ma avrebbe pagato molto di meno, ci sono state troppe polemiche all’inizio. Forse siamo partiti troppo tardi ma vista la Roma di ora non bisogna disperare. Malagò è stato contattato dalla Roma: Pallotta ha visto la gestione dei conti, Sensi se vedeva qualcosa che non andava metteva subito i soldi, lui ha capito che i soldi deve metterli lui. Non gli tornano i conti a Pallotta, qualcosa non gli quadra, ci sono situazioni che vuole capire e questo mi fa ben sperare. Quando ha visto che nella ricapitalizzazione sono scappati tutti, ha voluto vedere bene tutto quello che c’era.

Adesso lui deciderà se ricapitalizzare o andare via. Lui la farà, ieri si è visto che era molto contento all’Olimpico. C’è un capo, ma siccome questo capo ha molti altri business, lui fa lo speculatore, vuole una persona di fiducia che è Malagò. Non è niente di ufficiale, si sta chiedendo a qualcuno di fare il general manager a Trigoria. Su De Rossi sono indignato con i media e con i romanisti. Lui dice di avere le idee molto chiare, la cosa è facilissima, lui vuole rimanere alla Roma. Non c’è niente da capire, lui vuole rimanere alla Roma, se avesse deciso di andare via lo avrebbe detto. La società sta cercando di levarsi tutti i pesi morti perché vuole risparmiare per accontentare De Rossi. Baldini ha sbagliato perché quando scrivono l’ultimatum lo si fa quando hai il coltello dalla parte del manico.

“Sull’Udinese anche io la penso cosi,- dice Jonathan Calò - il 30% partirà per la Coppa d’Africa, ha dei ricambi comunque a noi sconosciuti, in Europa League si è qualificata e in campionato fa punti nonostante si è privata dell’asso centrale, eppure li ha rimpiazzati con dei giocatori interessantissimi. L’Udinese è imbattuta in casa, speriamo che abbia un crollo.

“Per me l’Udinese neanche è interessata a restare lassù – l’idea di RiccardoAngelini Galopeira - è un’oasi felice, è un meccanismo cosi perfetto, Guidolin è un allenatore medio basso, lì fanno bene tutti, pensano solo a giocare al calcio.

“Su Roma-Chievo – continua Calò - dico che è stata una partita che testimonia che la Roma ha preso la strada giusta, hai sbloccato la situazione su rigore, la Roma era anche in piccola emergenza ieri, sentire le parole di De Rossi e accoppiate a quelle di Baldini, penso che la partita è ancora aperta, tutto è ancora in ballo e questo è positivo, mi aspettavo che fossimo arrivati a un punto più avanzato

“De Rossi si è esposto di più, ora la Roma deve far capire quale è la sua posizione. – dice Galopeira - De Rossi ha fatto capire la sua intenzione di rimanere, la settimana scorsa ero più perplesso, la Roma ci deve far capire a quale intenzione ora, voglio sentire la società. Questo fatto di andare a fari spenti non so se è un rispetto per la trattativa o c’è altro. Se la Roma offre un contratto con i premi bisogna vedere da quale base si parte. Credo che la Roma ci debba far sapere quale è l’offerte per il giocatore.

Alle ore 10 su Teleradiostero si parla di Roma "Ritrovare la Roma così dopo le feste fa piacere.- ammette David Rossi - Stare sette mesi senza segnare per Francesco è stata una tortura. La riconoscibilità del gioco della Roma è il dato più importante. Eravamo preoccupati per la sindrome del panettone, le squadre che hanno parecchi giocatori sudamericani spesso pagano pegno. Un paio con qualche chiletto di troppo li ho visti, ma aldilà di questo la squadra ha interpretato bene la partita contro un avversario rognoso. I primi 15 minuti sono straordinari, Sorrentino fa due grandissime parate. Sembrerà più spettacolare quella su Pjanic, ma la più difficile è quella su Lamela. Parliamo di un portiere sottovalutato, che avrebbe meritato palcoscenici migliori. Lamela, se troverà la continuità, diventerà un grandissimo. La Roma ha dato la sensazione d'esser padrona della situazione e di voler fare la partita. Il Chievo ha dimostrato intelligenza tattica, Di Carlo non è uno sprovveduto, ma la Roma è stata superiore un po' in tutto con la regia straordinaria di Francesco Totti. Un organismo complesso e armonico. Oltre ai due rigori assegnati ce n'erano altri due, la Roma si era un po' innervosita ad inizio ripresa. Lì non mi è piaciuta perché ha dimostrato di non avere ancora la mente fredda, e ha rischiato di prendere il pareggio. Il 2-0 poi ha messo a tacere tutto e tutti. De Rossi ha fatto una prestazione sontuosa, mi piace sottolineare la prestazione positiva di Juan. Se sta in forma e se ha fiducia, è ancora uno dei migliori difensori centrali in circolazione. Con Heinze si integra molto bene. Complessivamente la classifica non cambia, delle prime sette perde solo la Lazio. Però quest'inizio di anno ci regala una conferma importante. Dopo Bologna avevamo maledetto la sosta, ma l'incantesimo sembra continuare. Ora c'è la Fiorentina in casa, poi sabato c'è l'impegno di Catania. Chiudo con una doverosa citazione per Luis Enrique, che si sta guadagnando stima e rispetto di pubblico e critica. Ieri ha detto una cosa che mi ha colpito: "Il Chievo non aveva mai perso con due gol di scarto". Significa che c'è un'attenzione maniacale per il proprio lavoro, è un dato che deve farci riflettere. Non è l'allenatore perfetto, ha dei difetti da correggere. Però è una persona con la testa sulle spalle e ha l'impressione di controllare bene quel che sta costruendo".

"Partirei dai numeri.- dice Dario Bersani -  La Roma non aveva mai vinto tre partite consecutive in campionato. La continuità è già un dato rilevante. Le pause invernali di solito sono trappole, tagliole, ci abbiamo rimesso anche un campionato. C'erano molti interrogativi e molti dubbi, le risposte sono state ottime. Non del tutto soddisfacenti, ci sono stati dieci minuti da cancellare dove la Roma ha rischiato di prendere il gol del pareggio ed ha un po' sofferto contro il Chievo, che venti giorni fa creò una decina di pallegol nitide all'Olimpico con la Lazio. Era una partita insidiosa e la Roma ha superato l'esame pur senza Osvaldo. E' un'assenza che si farà sentire, questa squadra ha bisogno di un punto di riferimento, di un realizzatore. Sono serviti due rigori, ce n'erano altri due più netti. Quello è il neo, la mancanza di cattiveria, la tentazione di fare accademia e colpi di tacco quando il risultato è ancora in bilico. Direi che la partita va comunque archiviata con soddisfazione. Luis Enrique l'ho visto bello consapevole e rinfrancato, anche lui aveva dei dubbi da sciogliere. Dico una cosa a tutti i ragazzi che vogliono diventare arbitri: se Russo è arrivato in Serie A, può farcela chiunque".

"La continuità di risultati è importante.- afferma Max Tonetto - Ricominciare bene dopo la sosta è un segnale importante. La qualità dell'avversario è importante, il Chievo forse fa la miglior fase difensiva in Italia. Elogio la vittoria della Roma. C'è un quarto d'ora del secondo tempo in cui le cose andrebbero riviste, si sono visti i vecchi difetti della squadra. Su questo bisognerà lavorare. Tolto quel quarto d'ora la Roma fa tutto bene, la palla scorre veloce. Forse manca un po' di profondità, ma la falsa riga è quella di Napoli e Bologna. Bene così, l'allenatore ripresenta la stessa squadra e si vede che è molto soddisfatto di quanto visto a fine anno. Bisogna andare avanti così, lavorare sul piccolo blackout ma bisogna essere soddisfatti".