Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.
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‘RADIO PENSIERI’, PUGLIESE: “Con il nuovo stadio saranno possibili investimenti importanti”
Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali
ANDREA PUGLIESE (Teleradiostereo): “Manolas sta facendo una stagione di tutto rispetto, ha un mercato importante e se nella prossima estate dovesse arrivare un’offerta di 30 milioni dal Chelsea o altri a quel punto potrebbe partire. Il greco sarebbe sostituito da Benatia. In questo dare avere bisogna capire se la Roma ci guadagna perché, per me, Benatia è più forte, ma Manolas è più giovane. Nel momento in cui ci sarà il nuovo stadio cambierà la musica. La Roma, in quel caso, potrà decidere di tenere i giocatori anche per cinque, sei anni. Oggi se arrivano offerte monstre è molto difficile, per non dire impossibile, rifiutare”.
FRANCESCO BALZANI (Centro Suono Sport): "Non mi sembra così sconvolgente pensare a un prestito di Iturbe dopo 15 mesi in cui non si è visto uno straccio di crescita. Ma capita di sbagliare un grande acquisto, è capitato a tutti i grandi club basti guardare il Chelsea con Cuadrado. Io ancora spero che lui posso smentirci e credo possa farlo andando in prestito. Il suo problema è caratteriale, e temo che la troppa concorrenza a Roma non possa aiutarlo. Boateng al Milan? Ricomincia Walking Dead, è' a tema...".
ALESSANDRO AUSTINI (Teleradiostereo): “Per Keita si era capito che la lesione era più grave del previsto. Credo che tornerà dopo la sosta di novembre, stando quindi fuori due mesi. E’ un giocatore che deve gestirsi e peserà questa assenza, soprattutto nell’ottica della rotazione dei giocatori. Diventa obbligatorio l’utilizzo di De Rossi a centrocampo e il maggior impiego di Vainqueur e Uçan. L’obbiettivo della sosta è quello di curare Rüdiger e curare Castan".
ALESSANDRO ANGELONI (Retesport):“Se non punti su Uçan devi puntare su Gyomber. Lo slovacco lo metti in difesa e recuperi De Rossi a centrocampo. Non potremmo dare mai un giudizio sul ragazzo turco se non lo vedremo mai in una partita intera. Contro il Palermo ha fatto qualcosa di buono ma non gli si può dare un voto, non avendolo mai visto giocare in due anni”.
MAURIZIO CATALANI (Retesport): “Le condizioni di Castan preoccupano. Ancora non si sa quando potrà rientrare, spero possa ritornare contro l’Empoli perché diventerebbe un grande acquisto. Io spero non giochi Dzeko con la Bosnia. Le federazioni non volendo li prendono dai club (che hanno pagato il giocatori fior di milioni) giocatori semi-rotti, restituendoglieli di nuovo infortunati”.
MASSIMO CECCHINI (Retesport): “Dzeko è il giocatore su cui si è fondata questa idea di rilancio della Roma. E’ lui l’uomo vetrina e l’uomo immagine di questa squadra, è normale che l’attenzione sia concentrata su di lui e sul suo stato fisico. La squadra del terzo scudetto era una squadra solida psicologicamente, questa invece può esaltarsi ma anche deprimersi in pochissimo tempo.
RICCARDO ‘GALOPEIRA’ ANGELINI (Teleradiostereo):“Il caso Radonjic? E’ come una macchina, se risparmio sull’acquisto poi a quello che mi ha aiutato a pagare di meno devo dare un corrispettivo. La Roma riteneva forse di prendere un grande talento, per questo ha pagato tanto, ma non è stato così e quindi la commissione adesso la si vede come eccessiva”.
LUCA VALDISERRI (Retesport):“Totti è la storia della Roma, ma non è più il presente della Roma. Per classe Totti è ancora uno dei più forti, ma non si sa quante partite potrà giocare in questo campionato. Ne può fare venti, come ne può giocare solo cinque. Lui ha detto di voler arrivare a quattrocento, facendo un’iperbole, ma lui non sa nemmeno se la Roma gli rinnoverà il contratto. Di quel poco che sappiamo da Trigoria e che la società gli vuole trovare a fine stagione un altro ruolo.”
DAVID ROSSI (Roma Radio):“Da una parte se Dzeko giocasse sarebbe una buona notizia, perché vorrebbe dire che il giocatore ha recuperato, dall’altra invece c’è sempre il timore che possa subìre una ricaduta. Adesso per qualcuno, dato che Insigne e Mandzukic hanno lasciato la nazionale e Dzeko no, vuol dire che la Roma non vale niente. Non è mai stato preso in considerazione invece il fatto che il bosniaco stia meglio rispetto agli altri due giocatori. Bisogna sempre polemizzare su ogni cosa”.
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