CARLO ZAMPA:"Essendo Pallotta il proprietario della Roma spetta a lui decidere chi deve scegliere il nuovo direttore sportivo giallorosso. L’unico vero uomo di sport e di calcio nella Roma è Franco Baldini. Baldissoni e Gandini hanno altre competenze. Nainggolan? E’ un giocatore che dà sempre il 120%. Va gestito a livello fisico perché è un giocatore molto importante per la Roma”.
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‘RADIO PENSIERI’, ZAMPA: “L’unico vero uomo di calcio nella Roma è Baldini”
Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei...
FABIO MACCHERONI:“Stiamo vedendo la luce, ad esempio sul ruolo di Florenzi, anche se su una partita non si possono trarre conclusioni. Ci troviamo a mettere mano su una situazione senza poter arricchire la rosa, mentre a gennaio la stagione è già andata. Iturbe a fare il trequartista? Se alza la testa… Non credo sia bocciato comunque Nainggolan. Credo che anche Spalletti stia cercando di capire cosa fare. Il tipo di giocatore che però può servire è uno alla Jovetic, se non vuoi il centravanti tipico. Vedo solo lui che potrebbe essere disponibile a venire alla Roma, a patto che stia bene fisicamente. Dirigentu? Fossi Pallotta io farei un bel mazzetto e manderei tutti a casa. Dovrebbe far il mercato di gennaio uno che si è dimesso un anno fa. Sembra di essere tornati alla Roma di Garcia, perché regna la totale confusione. Questa non è la Roma di Spalletti".
IACOPO SAVELLI:“Teoricamente una volta che parte la conferenza dei servizi l’iter dovrebbe essere puramente amministrativo. Io comunque non so se la Roma sarebbe d’accordo con la riduzione delle cubature. Quello comunque era un progetto complessivo che permetteva di riqualificare una zona dove ora non c’è niente e migliorava la viabilità dei cittadini. Il giocattolo si può anche rompere tra un anno e l’altro, ma questo accade a tutti. Nella Roma era successo a Ranieri. Quest’anno invece i giocatori più importanti sono arrivati ad agosto inoltrato, poi l’uscita dalla Champions e il fatto che alcuni giocatori che volevano andare via si sono ritrovati ancora nel progetto. Ormai la Roma si sta delineando con due centrocampisti, mentre Dzeko è assolutamente titolare. Il problema è il trequartista: chi farà l’incursore sulle spizzate di Dzeko? Quello secondo me è il ruolo perfetto per Iturbe. A Verona succedeva così con Toni. Jovetic? ha messo su troppa massa muscolare e ha perso in rapidità, invece Bacca non sarebbe un giocatore inseribile in questa Roma".
FERNANDO MAGLIARO: "Quello che abbiamo anticipato oggi è uno scenario possibile, non si verificherà per certo da domattina. L'assessore Berdini vuole ridurre le cubature, lo sanno tutti. Non è detto che lo faccia secondo questo scenario. C'è in ballo anche il Ponte dei Progressi, quindi sarebbe inutile costruire anche quello della Roma secondo Berdini. Secondo me non ci sono scenari intermedi, l'ipotesi più estrema sarebbe la cancellazione della terza torre. Ci sono una serie di parametri che si possono trattare nella Conferenza dei servizi, il progetto potrebbe risolversi in un'unica torre. Ridimensionamento dell'opera? Questo scenario si realizza se i proponenti sono tutti d'accordo. Il costo in meno sarebbe di circa 600 milioni. Non è una sorpresa che Berdini debba trattare, è un suo dovere. Si può essere d'accordo o meno, i ponti servono comunque. La questione legata alla Metro B è complessa, ci potrebbero essere problemi nella tempistica e nei giorni della partita. A oggi lo Stadio della Roma dovrebbe aprire nel 2020, con tutte le opere invece si andrebbe al 2022. Parlando del 2020 io includo già dei ritardi, sponsor e partner sono argomenti sui quali è difficile avere informazioni. Lo scenario che dipingiamo oggi vede l'amministrazione Raggi tentare di ridurre le cubature del progetto".
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MASSIMO CECCHINI:“Fosse stato per la società Sabatini lo avrebbero tenuto a vita, sono molto soddisfatti del suo lavoro a differenza dei tifosi. Sabatini è molto innamorato del suo personaggio e aver avuto carta bianca lo ha fatto innamorare anche di certi tipi di calciatori e di gente. Il 2013 è stato uno spartiacque enorme anche nel modo di fare mercato della Roma, da lì infatti sono arrivati uomini di esperienza come Maicon. Il prossimo ds? Se si lavorerà di equipe allora può esistere un solo frontman e non può essere il 'primo' Baldini, che è una figura equivoca. Non lavora con la Roma ma influisce nelle trattative, ha un contratto con Pallotta ma non con la Roma. Non si saprà più con chi prendersela per un’annata storta o chi applaudire per una buona stagione. Avevamo lasciato un Baldini che non ne poteva più del calcio e ora lo ritroviamo in tutte le trattative. In questo calcio non mi riconosco più".
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PAOLO FRANCI:"Florenzi non può fare il terzino, anche perché dal punto di vista della copertura gli esterni offensivi non stanno aiutando molto. Doveva esserci Bruno Peres a destra con Mario Rui a sinistra, che è più bravo nella fase difensiva. Ora Florenzi si è ritagliato quello che è un sospetto di ruolo".
UGO TRANI:"Mi sembra difficile che il ds possa essere scelto da Baldini, lui che ha un ruolo esterno alla società. Mi sembra troppo, c'è confusione nei ruoli e speriamo venga risolto tutto senza problemi. Hanno promesso il posto a Massara diverso tempo fa, ma dopo le ultime mosse sbagliate in maniera grossolana si vuole cambiare: ci sono nomi già usciti e tornati nel cassetto, tra cui Braida. La novità sono gli altri due nomi. Berta ha un passato con Ghirardi ma mi sembra un po' più come uomo che conosce sia il calcio italiano che quello internazionale. Pallotta si è ancorato a determinati personaggi e non si sposta dalle sue conoscenze. Ausilio è un altro nome che potrebbe essere tranquillamente accostato alla società. La certezza è che bisogna cambiare, se non si vince bisogna cambiare. Tifosi allo stadio? Non credo che vogliano tornare in Curva, non c'è nessuno che sta facendo qualcosa per farli rientrare. Non si risolve ancora nulla e per vedere il tifo di una volta bisogna solo andare in trasferta. Salah ha giocato in grandi squadre, quindi è un giocatore di fascia alta. Ha numeri realizzativi importanti, non ho un grande affetto per lui, ma non ce l'ho per nessuno dei nuovi giocatori della Roma. Pausa Nazionale? Spalletti ha visto i suoi uomini cotti e gli ha dato più giorni di pausa rispetto a quest'estate. La Roma soffre la stanchezza psicologica, vedi l'eliminazione col Porto, il pareggio di Plzen e la sconfitta di Torino. Il termine 'malati di mente' utilizzato dal mister, penso volesse dire qualcosa di affettuoso, non di così tanto polemico. La Roma sta cercando un equilibrio che il Napoli ha già trovato, questo perché loro hanno più giocatori, l'Inter invece è ancora più indietro, perché ha un nuovo allenatore arrivato da poco".
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MAURIZIO CATALANI:"Salah sposterebbe tantissimo se fosse più preciso nello svolgimento dell'ultima parte della corsa: si crea tante occasioni, ma se ne segnasse almeno il 50% giocherebbe in squadre come Real Madrid o Barcellona. Aubameyang è un giocatore come Salah, ma che ha una media realizzativa spaventosa".
MARCO CASSETTI:"Salah deve migliorare in fase conclusiva e di scelte, fa la differenza perché in questo campionato non c'è nessuno che tiene il suo passo. A volte si estranea dal gioco e rimane troppo largo, questo è un aspetto sul quale dovrebbe migliorare perché solo chiudendo sul secondo palo troverebbe più gol".
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MAX TONETTO:"Spalletti vuole equilibrio nella squadra, ma la ricerca non è finita se cambia ancora così tanto. Florenzi non è una novità, io lo sostengo come terzino, ma lui può far bene tutti i ruoli, può diventare un grande terzino. Gli servirebbe continuità nel ruolo. Gervinho non è paragonabile a Salah: l'ivoriano palla al piede e andava, Salah da quando c'è Spalletti segue la tattica e ha molti più gol nei piedi".
LUCA VALDISERRI:"Lo stadio è un gioco di incastri, si potrebbe fare un impianto da un'altra parte. Diventa un progetto completamente diverso, ma il progetto di Tor di Valle rimane ugualmente importante per Pallotta, anche senza torri. Il problema è la viabilità. La situazione di partenza già non era facile, costruire un impianto e voler strafare porta una spesa di soldi che sarebbe forse inutile, vedi le torri. Viviamo in una società di simboli, le torri sarebbero state o saranno simboliche, però stiamo arrivando a uno snodo fondamentale. I tempi tanto sono quelli, entro due tre mesi ci saranno delle risposte definitive. A oggi non c'è più bisogno delle barriere, ma quello è un problema che si può risolvere facilmente. Non può essere un problema insolubile, non deve diventare un muro contro muro. Se non c'è mediazione il problema non si risolverà mai, non credo neanche che la gente non vada allo stadio solo per una barriera. Toglierla farebbe entrare la gente, ma se la gente sgarra all'interno dello stadio non può essere lasciata stare".
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ROBERTO INFASCELLI: "Stadio della Roma? Mi pare che ancora non si sappia di cosa si sta parlando. Fare uno stadio e prendere la Via del Mare, la Pontina, l'Ostiense, vuol dire svegliarsi alle 6 per vedere la partita di pallone. Il senso civico nell'incanalare 50000 persone nella via più trafficata di Roma non c'è. Quando le squadre avversarie attaccano la Roma c'è sempre qualche problema. Tutto dipende da questa difesa a 4, la nota più positiva è stato Florenzi, ma dobbiamo aspettare i ritorni di Rudiger e Mario Rui affinché i giallorossi possano essere solidi"
GUIDO ZAPPAVIGNA:"Questa giunta non ha avallato il pubblico interesse, lo ha subito. Ho un po’ di preoccupazione, soprattutto dopo le dichiarazioni di Berdini. Non vorrei che nella discussione della variante urbanistica lui possa prendere la palla al balzo per discutere nuovamente del pubblico interesse".
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