Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.
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‘RADIO PENSIERI’, ZAMPA: “Spero che il punto preso a Napoli sia l’inizio di una risalita”
Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali
GIANCARLO DOTTO (TeleRadioStereo): “Siamo andati al San Paolo come degli agnelli sacrificali. Sono state salvate le penne con l’unica Roma possibile al momento. È bastata la prova straordinaria di Szczesny e dei due centrali difensivi per disinnescare questo Napoli. Pareggio che ci tiene in vita, una vita abbastanza artificiale visto che ci guardiamo intorno e ci sono solamente rovine. È come se questa Roma fosse diventata una Cenerentola con le pezze su cui tutti possono posare lo schiaffone del soldato. Il sorteggio di Champions? La nostra unica speranza si chiama Benitez, può regalarci un sogno. Speriamo non lo caccino prima”.
CARLO ZAMPA (Rete Sport): “Real Madrid? Speravamo tutti lo Zenit, però alla fine sei tra le 16 squadre migliori in Europa. Ora ci stai e te la giochi contro il Real Madrid, partita che attualmente sembra assolutamente proibitiva. Però aspettiamo, vediamo a febbraio che Roma sarà. Mi aspetto qualcosa di importante a gennaio, sperando che Sabatini possa fare un mercato di riparazione all’altezza perché ce n’è bisogno. C’è bisogno che la Roma riacquisti quella fiducia che sembra aver perso dal derby. Mi auguro che il punto preso a Napoli sia il punto d’inizio di una risalita”.
FRANCESCO BALZANI (CentroSuonoSport): "Ieri era la partita della sopravvivenza. E la Roma pur restando un malato grave è rimasta in vita pareggiando dove in tanti avevano perso. Giocando così però non si vince nulla e ad oggi non scommetterei un euro sullo scudetto. Sorteggio? Il Real di oggi non è imbattibile ma la Roma di oggi è inguardabile. Speriamo cambi qualcosa a febbraio. Di sicuro vanno fatti almeno 3 acquisti".
LUIGI FERRAJOLO (Radio Radio): “Giudicare Pjanic ieri è ingeneroso, ha dovuto marcare Jorginho per scelta tattica dell’allenatore e poi comunque una palla gol sulla testa del suo connazionale Dzeko l’ha messa. Ora dire tutto il male della Roma è giusto e facile, ma che non ha gioco non è vero. Ha una mancanza di equilibrio e su questo l’allenatore ha la colpa principale”.
ILARIO DI GIOVAMBATTISTA (Radio Radio): “Io sono arrabbiato con la Roma, perché è inammissibile che una squadra della capitale, che ha investito tanti soldi sul mercato, si renda protagonista di una gara con un atteggiamento così da provinciale”.
GIANLUCA PIACENTINI (TeleRadioStereo): “Ieri a caldo ho vissuto molto male la prestazione della Roma, questo senso di squadra provinciale, di impotenza. Mi era rimasto addosso un senso di ridimensionamento che mi ha fatto male, mi ha fatto capire che questa è una strada che non ci porterà da nessuna parte al termine della stagione. Le squadre che vincono le coppe e i campionati non giocano come la Roma ha giocato ieri a Napoli. Oggi a mente fredda mi prendo quel punto e me lo tengo stretto, ma gonfiarsi il petto e dire che abbiamo pareggiato là dove sono cadute tutte non mi rende orgoglioso. Zero tiri in porta, cinque palle giocate nell’area del Napoli… dati imbarazzanti”.
FEDERICO NISII (TeleRadioStereo): “Real Madrid? La Roma di oggi non mi lascerebbe speranze nella doppia sfida, la speranza però è che qualcosa nei prossimi due mesi cambi. Di mezzo c’è anche un mercato. La storia della coperta corta è ormai sotto gli occhi di tutti. Ieri grande prova di gruppo, con un po’ più di fortuna poteva addirittura portare via l’intera posta in palio. Per riavvicinarsi alla vetta alcuni giocatori dovranno ritrovare smalto. La Roma negli ultimi tempi è squadra soltanto quando è in emergenza. Le prossime 4 partite devono portare 12 punti”.
PIERO TORRI (TeleRadioStereo): “Ieri la Roma era fin troppo consapevole che questa era una partita senza ritorno, perdere significava dire addio a qualsiasi sogno scudetto. Così non sarà comunque semplicissimo, hai 4 squadre davanti e la Juve mi preoccupa sempre di più. Sono anche convinto che quando la Roma incontrerà il Real Madrid sarà un pochino diversa. La Roma vale di più, mi auguro soprattutto che stia meglio di testa, questa è una squadra malata di testa che non riesce ad esprimere tutto il suo potenziale, il vero problema di questa squadra è di capoccia. La Roma a Madrid non ha una storia così negativa, anzi. Chiaro che la Roma sia sfavorita, ma io sono convinto che a Madrid non siano così contenti di questo sorteggio”.
UGO TRANI (Retesport):“Oggi sui giornali siamo stati tutti buoni, ma la verità è che da questa situazione la Roma non ne esce. Se batti Spezia e Genoa non conta niente perchè le altre continuano ad avanzare. Forse la Roma tornerà in corsa quando avrà undici giocatori in forma. ".
MASSIMO CECCHINI (Retesport):“Ieri Salah era generosamente al 30%, adesso bisognerà vedere se l’affaticamento di ieri porterà a un nuovo stop e solo a qualche giorno di riposo. Contro lo Spezia cambierei nove giocatori, farei tanti cambi per far riposare i giocatori e per vedere di che pasta sono i rincalzi della Roma. Se si sbaglia la partita contro il Genoa non si passa di certo un buon Natale”
CLAUDIO MORONI (Centro Suono Sport):“Io non me la posso prendere con Pallotta perché non è uno stramiliardario. Lui fa quello che può. La Roma è in grado di arrivare sul podio del campionato, vedremo come andrà a finire a giugno. Intanto vi dico che Ruediger diventerà un difensore tra i migliori del nostro campionato. E’ giovane e sta dimostrando di non essere scarso come qualcuno dice”
SALVATORE D’ARMINIO (Centro Suono Sport):“Io a differenza di quanto leggo dico che il punto preso ieri dalla Roma non è un brodino. A Napoli le altre che lottano per lo scudetto hanno perso tutte. Dopo la partita contro la Juve sapremo dove può arrivare la squadra di Garcia”
LUCA VALDISERRI (Retesport): “Risultato e punteggio di ieri sono il massimo che la Roma poteva aspirare. Dzeko è un attaccante lasciato a sé stesso e senza Gervinho la Roma non segna più. È una squadra allo sbaraglio per come si è trattata la questione dell’ivoriano. L’attacco della Roma ora non esiste, servirebbe come il pane Totti in questo momento. Adesso la Roma deve sopravvivere, battere il Genoa in qualsiasi modo e poi fare mercato. Per quello che si è visto, l’obiettivo realistico della Roma è il terzo posto. Parlare di scudetto ora sarebbe illudere la gente”.
MASSIMILIANO MAGNI (Retesport):“La Roma dal punto di vista del punteggio è uscita viva. Abbiamo visto ieri poco Napoli e niente Roma, una partita brutta e bloccata. Garcia non ha proprio preso in considerazione andare al San Paolo per cercare di giocarsi e vincere la partita, a lui andava bene i pareggio chiudendo la squadra dietro e barricando la porta. Vorrei chiedere però a Garcia a che serve questo punto, io non lo capisco”.
DAVID ROSSI (Roma Radio):“Partita dura e difensiva, la Roma ha affrontato il Napoli come il Barcellona all’Olimpico. In casa gli azzurri hanno un ruolino di marcia molto importante e hanno vinto quasi tutti gli scontri diretti, il pareggio è un buon risultato per la Roma. È stata una partita complicata, la Roma non recitava il ruolo da favorita. È evidente che alcuni giocatori stanno giocando troppo e hanno qualche problema dal punto di vista fisico”.
MARIO MATTIOLI (Radio Radio):“La Roma ieri ha giocato con più coraggio di quello che non hanno avuto mercoledì, ma oltre quello non ci va. Ottimi, questa volta, Manolas-Ruediger. La Roma non è una grande squadra ma è una che aspira a diventarlo: ecco perché Garcia è contento”
ROBERTO PRUZZO (Radio Radio):“La Roma ha fatto la partita che poteva e doveva fare. Un punto a Napoli, in queste condizioni, è oro colato. Bravo Ruediger, Higuain non l’ha mai toccata”
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