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‘RADIO PENSIERI’, TRANI: “Io alla storia del visto di Gervinho non ci credo”, FERRETTI: “La Juve lo scudetto non lo vince”

Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali.

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PIERO TORRI (TeleRadioStereo):"Sono convinto che lo stadio della Roma si farà, non con i tempi americani, ma si farà. Destro lo terrei alla Roma, ha le qualità per diventare un centravanti importante. Molti parlano di Juventus, ma bisogna fare attenzione all'Inter che con Osvaldo, Medel e Vidic può rappresentare un pericolo"

MIMMO FERRETTI (Tele Radio Stereo)“Io non so chi vincerà lo scudetto ma io dico che non lo vincerà la Juventus. Con la partenza di Conte hanno perso tantissimo. I dirigenti della Roma, Pallotta e Garcia hanno dichiarato di puntare allo scudetto, ed è stata una mossa psicologica importante per far capire a qualcuno dello spogliatoio che si deve giocare senza accontentarsi di niente. Secondo me non gli ha messo pressione ai giocatori ma la giusta consapevolezza di quanto sono forti. Garcia non vorrebbe cedere Ljajic perchè lo considera quello che puo' giocare meglio di tutti alla maniera di Francesco Totti. L'eventuale partenza del serbo è legato all'arrivo di Carrasco e viceversa"

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MASSIMILIANO MAGNI (Rete Sport): "La Roma deve avere una mentalità da prima. Ora parte da favorita, e deve ragionare come tale. Sono cambiate molte cose e si sono fatti grandi passi in avanti rispetto al passato. Le parole di Astori? Emblematiche, ma ormai è quella la mentalità dello spogliatoio"

UGO TRANI (Rete Sport): “Ma secondo te la Roma è possibile che non riesce ad avere un visto per Gervinho? C’avrà un amico la società giallorossa nell’ambasciata americana, o no? Tutti c’abbiamo una conoscenza, succede dappertutto, ma possibile che nessuno fa un visto a Gervinho? Allora sono tutti laziali all’ambasciata americana. Io non ci credo a questa storia e a quello che ci raccontano. Pinilla? Chi lo ha scritto ha riciclato una notizia di giugno”.

UBALDO RIGHETTI  (Tele Radio Stereo): “Astori è un buon giocatore, e ha anche una certa propensione al gol. In mezzo a tanti giocatori di qualità può solo crescere. Ha l’età giusta per fare il salto di qualità, ma giocare a Roma non è come farlo a Cagliari. Si dovrà assolutamente far trovare pronto. Chi avrei preferito tra lui e De Vrij? Io su Astori, è una certezza e conosce il calcio italiano”.

GABRIELE ZIANTONI (Tele Radio Stereo): “Tutti ora parlano di Sanabria, ma io credo che anche Paredes possa dire la sua. No dimentichiamoci che questo ragazzo ha già giocato in grandi palcoscenici. C’è un modo di dire dei tifosi del Boca che dice: “La Bombonera (lo stadio del Boca, ndr) non trema, batte.” Lui è già abituato a giocare a certi livelli. Può ritagliarsi uno spazio importante in Serie A, e se non può essere nella Roma, può farlo in prestito in una squadra di medio livello come il Verona”.

ROBERTO RENGA (Radio Radio): "La Roma senza Strootman perde molto. Gli altri hanno caratteristiche diverse. Forse solo Nainggolan potrebbe sostituirlo bene"

FRANCO MELLI (Radio Radio): "Non dobbiamo valutare quando rientra ma quando Strootman tornerà ad essere lui, quando raggiungerà la giusta condizione e a giocare come ha fatto prima dell'infortunio".

ROBERTO PRUZZO (Radio Radio): "Senza Strootman ci potrebbe essere più spazio per Florenzi. Comunque la Roma ha dimostrato l'anno scorso che anche senza l'olandese di far bene con Pjanic che ha più libertà di azione e andare al tiro"

ILARIO DI GIOVAMBATTISTA (Radio Radio):"Per Gervinho io ho parlato con la Roma e mi hanno assicurato che il caso non esiste. Al ragazzo è scaduto il passaporto mentre stava al Mondiale e quindi a Trigoria non hanno potuto avviare le pratiche per il visto. Ora stanno facendo l'ultimo tentativo ma credo che non farà in tempo a raggiungere i compagni. Credo che non ne risentirà perchè l'anno scorso è stato l'elemento portante della squadra"

LUCA VALDISERRI (Rete Sport):"Non son mica convinto che Jackson Martinez sia più forte di Destro. Tra Martinez e Carrasco, e Destro e Ljajic, scelgo loro due perchè sono già integrati, conoscono la squadra, conoscono Garcia ed il calcio italiano. Se poi l'allenatore non è contento di un giocatore, è suo diritto e dovere venderli e comprare altri giocatori. Ma l'idea che quello che compri è sempre più forte di quello che vendi non mi appartiene. In Italia i soldi veri li ha tirati fuori solo la Roma. Se la Roma avesse preso Alex e Menez cosa avrebbero detto i tifosi? Iturbe per ora è l'unico acquisto della Roma. Non mi proverei mai di Destro. Spero che la Roma non tocchi più niente e se dovesse fare un'operazione che sia il più indolore possibile. Gervinho? Possibile non riuscire a fare un visto?"