Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.
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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Sabatini ha bloccato Alisson”
Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali
GIANCARLO DOTTO (TeleRadioStereo): “Andare in Europa per Alisson significherebbe soltanto migliorare. Il presidente dell’Internacional ha sempre detto che vuole fare del portiere una bandiera del club e deve tutelarsi agli occhi dei tifosi che non accetterebbero una sua cessione. A me risulta che Sabatini lo ha fermato e più volte mi ha confermato che il giocatore è nel mirino. Speriamo di ritrovarcelo a Trigoria. Per quanto riguarda Castan non ho informazioni, ma non mi risulta che possa andare all’Udinese. Il suo problema è che non si sente di osare quelle che erano le sue giocate normali, è un guerriero con una tecnica notevole. Domani contro lo Spezia vorrei vedere in campo Vainqueur: ho il sospetto che sia un ottimo giocatore. Gioca a testa alta, ha cattiveria e sa giocare il pallone. Garcia lo apprezza molto sia come persona che come giocatore”.
UGO TRANI (Rete Sport): “Finché c’è la possibilità di fare lo stadio Pallotta resta. Lo scenario sportivo che si prospetta è misto. Nel 2013 dopo il derby perso, dovevano andare via tutti, oggi siamo in ritardo. Se prendete ad esempio il Napoli, lì hanno pagato allenatore e Direttore Sportivo. Teoricamente la Roma se non entra in Champions ha più difficoltà per mandar via Garcia. Dovranno vendere prima di comprare. C'è bisogno di un centrale difensivo, Ruediger non mi da garanzie. A gennaio servono tre difensori, un centrocampista e un esterno d'attacco se va via Iturbe”
ALESSANDRO ANGELONI (Rete Sport): “Pretendi che la gente vada a vedere una partita contro lo Spezia alle 14.30 di mercoledì? Se non cambiano le regole della Coppa Italia, l’organizzazione del trofeo, questo è il risultato. Castan ha giocato soltanto 3 partite, quindi non è solo un discorso tecnico, evidentemente Garcia pensa che non sia più lo stesso giocatore di prima. Due nomi secchi da prendere a gennaio? L’importante è che arrivi sicuro un terzino destro e un centrale di difesa. Io ancora oggi rimpiango il non-investimento su Darmian”.
MAURIZIO CATALANI (Rete Sport): “Roma-Spezia? Mi mette una tristezza questa partita, non vado nemmeno io che di solito vado a tutte. Come fai ad entrare in uno stadio con 2mila persone? Credo che questo genere di partite sia giusto farle nello stadio della squadra più debole, così fanno in Spagna e in Inghilterra. Domani spero che Manolas non giochi, certo che con Emerson Palmieri e Gyomber rischi pure di uscire… Due nomi da prendere a gennaio? Se devi prendere uno come Sakho è meglio non prendere nessuno. Un terzino destro lo devi prendere, ma o ne prendi uno serio (come Piszczek del Borussia Dortmund) o non lo prendi”.
GIANLUCA PIACENTINI (TeleRadioStereo): “Tatticamente io sono stato imbarazzato dalla partita della Roma a Napoli, l’ho vista giocare come molte squadre viste all’Olimpico quando si mettono tutte in 11 in area. Ma che la Roma non avesse un gioco non l’abbiamo scoperto a Napoli. Ruediger non era il difensore più scarso del mondo una settimana fa, non è un fenomeno adesso. La sosta arriva al momento giusto, la Roma è una squadra molto stanca. Secondo me il problema non è che la squadra non corre, ma che semplicemente corre male”.
UBALDO RIGHETTI (TeleRadioStereo): “Io non sono molto convinto sul discorso della stanchezza. La Roma è una squadra che corre meno ma perché con Gervinho e Salah non hai bisogno di una manovra fitta, due/tre tocchi e poi vai in profondità”.
RICCARDO ‘GALOPEIRA’ ANGELINI (TeleRadioStereo): “Io non capisco il disamore, forse lo proverei nel caso in cui la Roma facesse una cosa storta, anti-sportiva, ma non perché non gioca bene. Quando non gioca bene mi sento ancora più attaccato alla squadra. Anzi, a volte nel difenderla rischio di farla diventare più antipatica a chi è arrabbiato. A volte rimango deluso, ma il disamore non è contemplato nel mio rapporto con la Roma”.
MASSIMO CECCHINI (Rete Sport): “Un filotto di dodici punti nelle prossime 4 partite? A Trigoria sono convinti che si possa fare. Teoricamente vedendo gli avversarsi non sarebbe un’impresa titanica. Si può fare, il problema è uno: che Roma scenderà in campo? Quella vista a Napoli oppure quella vista a Barcellona e in casa con l’Atalanta? Fare strisce positive aiuta tanto, guardate Inter e Juventus. Il problema è che la costanza sembra essere una di quelle doti che questa Roma non ha”.
LUCA VALDISERRI (Rete Sport): “Fortunatamente il Real è lontano, nonostante la crisi attuale dei Blancos. Roma stakanovista? Il lavoro paga ma costa fatica. A me ha impressionato l’idea che ci sia un giocatore che nella Roma ha giocato quasi 2.000’ mentre nell’Inter ce ne sono solo 3 sopra i 1.000’. I discorsi sono sempre gli stessi, ovvero quelli sul fatto che a Garcia non è stata data una rosa adatta a tre competizioni. Nella Roma giocano sempre gli stessi, sono spremuti come limoni, bisogna intervenire nel mercato con almeno tre rinforzi minimo, ma veri. Per la Roma la Coppa Italia diventa un obiettivo vero, soprattutto dopo il sorteggio in Champions”.
MASSIMILIANO MAGNI (Rete Sport): “Vediamo quanti giocatori poco utilizzati schiererà domani pomeriggio Garcia contro lo Spezia. Ovviamente è una partita da vincere, ma non così regalata. Noi siamo qui ad aspettare non si sa bene cosa, ora si comincia a dire che le cose non vanno dal punto di vista fisico. Sono stanchi? Io starei attento a parlare già di stanchezza fisica. Tutte le squadre che non giocano bene sembrano non stare al meglio fisicamente. Non sottovalutiamo poi il discorso dello stress psicologico che è strettamente legato a quello degli infortuni muscolari. La Roma produce un calcio noioso, si annoia chi lo guarda ma soprattutto chi lo fa, e quindi si stressa. Io non lo vedo il poco impegno da parte dei calciatori”.
FRANCESCA FERRAZZA (Rete Sport): “Ieri i giocatori hanno avuto una bella batosta per il sorteggio di Champions con il Real Madrid, così ci hanno detto. Io non vedo un impegno limitato da parte dei giallorossi, semmai vedo qualche giocatore che fa gesti in campo che dimostrano nervosismo e mancanza di serenità”.
CLAUDIO MORONI (Centro Suono Sport): “Garcia non è il mio allenatore preferito per la Roma ma dobbiamo arrivare con lui fino a giugno. Intanto a gennaio serve un difensore esterno sinistro e un centravanti di riserva. Scelte oculate sapendo che non ci sono tanti soldi da spendere”.
SALVATORE D’ARMINIO (Centro Suono Sport): “Peccato che siano uscite dai sorteggio partite come Juve-Bayern, ci rimette la competizione. Continuo a dire che il pareggio della Roma a Napoli è più che un brodino. Per gennaio serve un difensore che sappia fare il centrale e il terzino sinistro, un attaccante ma anche un bravo centrocampista tuttofare”.
DAVID ROSSI (Roma Radio): “Il Real Madrid? La Roma non è fortunatissima nei sorteggi, soprattutto negli ultimi anni. Però sei nelle 16 squadre più forti di Europa, è quasi inevitabile. Ovviamente la Roma è sfavorita, dopo il Bayern Monaco era la squadra più temibile da prendere. Siamo alla vigilia di una partita di Roma-Spezia, sembra che non freghi niente a nessuno. È una partita che può regalare alla Roma i quarti di finale in Coppa Italia contro la vincente di Genoa-Alessandria. La Coppa Italia andrebbe rilanciata con un’altra formula”.
STEFANO CARINA (Radio Radio): “Per questa Roma è meglio giocare in trasferta che all’Olimpico, nell’ultima in casa con l’Atalanta ho sentito gente che ha esultato al gol di Denis, che faceva gli olè quando l’Atalanta palleggiava negli ultimi minuti. È una situazione antipatica. Quest’anno c’è un’attenzione particolare a non pestare i piedi a Norman. Ho provato ad avere un rapporto con preparatori atletici e medici, ma è una scelta societaria di non far aver loro rapporti con i giornalisti. Non avendo la possibilità di parlare mi devo limitare ad osservare: da agosto Garcia non ha potuto convocare per 10 volte calciatori con problemi muscolari. Poi c’è la gestione di alcuni infortuni di natura traumatica che non mi torna, come quello a Iago Falque”.
SANDRO SABATINI (Radio Radio): “Il sorteggio Champions ed Europa League? Ci siamo impegnati davvero tanto per farlo andare così male”.
ROBERTO PRUZZO (Radio Radio): “Mi rifiuto di pensare che la Roma tra due mesi sia in queste condizioni, spero che si arrivi alla partita di Champions con una condizione fisica ottimale. Contro il Real Madrid non hai niente da perdere, io credo ci sia qualche possibilità di andare avanti. Con Benitez può succedere di tutto. Questo è un campionato che si può ancora ribaltare secondo me. La Roma non ha una tenuta atletica che garantisce di giocare al meglio sia il primo che il secondo tempo, questo non è un dato da sottovalutare”.
NANDO ORSI (Radio Radio): “Chance per Roma e Juve in Champions? Possibilità ne hanno tutti, soprattutto la Juventus. La Roma avrebbe dovuto incontrare il Real Madrid adesso, avrebbe avuto qualche possibilità anche se non sta benissimo. Tra due mesi ci sarà una condizione fisica differente, il punto a favore della Roma è che ci sia ancora Benitez sulla panchina del Real. Dodici punti nelle prossime 4 partite per la Roma? In questo momento non mi sembra possibile”.
ILARIO DI GIOVAMBATTISTA (Radio Radio): “I sorteggi Champions? Peggio di così non poteva andare”.
AUGUSTO CIARDI (TeleRadioStereo): “È la prima volta che siamo arrivati a metà dicembre e si parla così poco del mercato di gennaio. Iturbe? Non è possibile che un patrimonio del genere possa dissiparsi in questo modo, ma ormai il giocatore sembra completamente perso”.
DARIO BERSANI (TeleRadioStereo): “L’anno scorso volevo che la società intervenisse sul mercato, poi mi sono pentito. Se devo prendere uno come Nainggolan va bene, ma se devo prendere Doumbia, Ibarbo e Spolli… Non credo che Sabatini possa avere carta bianca su questo mercato di gennaio”.
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