Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.
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‘RADIO PENSIERI’, BALZANI: “La Roma è stata più forte di alcune scelte di Garcia”
Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali
GIANCARLO DOTTO (TeleRadioStereo): “Abbiamo dimenticato con grande facilità come Gervinho abbia fatto vincere tante partite da solo nel primo anno a Roma. Ho letto di ‘scelta allucinante’, non capisco. Era così astruso pensare che una difesa così bloccata potesse essere scardinata da un giocatore che salta l’uomo come lui? Garcia si è complicato la vita mettendo Totti e Dzeko insieme, non si sono mai incontrati in campo”.
ANDREA PUGLIESE (TeleRadioStereo): “Szczesny è stato una nota positiva, ha fatto una buona parata su Tonev. Totti? Penso che al momento si trovi meglio a giocare al posto di Dzeko e non con Dzeko, anche perché lì corre di meno. Dzeko ha risentito di non avere un giocatore accanto con cui non poter dialogare perché Gervinho di certo non è quello che crossa, ma tende a tenersi la palla. Gervinho il primo anno ha fatto la differenza perché era sconosciuto, adesso è abbastanza smascherato e assolutamente inefficace. Mi sorprende che Garcia l'abbia messo in campo 2 volte su 3 dal primo minuto”.
PAOLO FRANCI (Rete Sport): “Szczesny con i piedi gioca meglio di Manolas e Ruediger. Per lo scudetto sarà una lotta tra Roma e Inter ma la Juve non è ancora fuori. A Frosinone partita non bella, ma si è visto il lusso che ha la Roma nelle sostituzioni. Una squadra che nel secondo tempo inserisce Nainggolan, Salah e Iturbe è sicuramente di gran lunga superiore a tutte le altre. Totti? Giocatore in difficoltà anche dal punto di vista atletico, ma non è un rosicone che vuole giocare a prescindere. Lui è il primo tifoso della Roma”
FRANCESCO BALZANI (CentroSuonoSport): “La Roma è stata più forte di alcune scelte di Garcia. A me più che Totti non ha convinto la spiegazione sull'utilizzo di Gervinho. Poi non si può rinunciare contemporaneamente a due giocatori di inserimento come Pjanic e Nainggolan. In questo momento servono scelte semplici. Col Barcellona non è escluso un ritorno di Maicon con Florenzi a centrocampo. È una partita che sai di poter perdere, ma che non devi accettare di perdere in partenza".
GIANLUCA PIACENTINI (TeleRadioStereo): “La Roma deve assolutamente approfittare di questo momento che sta attraversando la Juventus. Io sono convinto che l’Inter potrà fare un’ottima stagione, per certi versi mi ricorda la prima Roma di Garcia, ma secondo me al massimo può arrivare seconda, sempre se la Roma fa il suo dovere. Per me la Roma è ancora più forte dell’Inter. In un anno in cui la Juve ha tutte queste difficoltà, la Roma non può e non deve lasciarsi scappare l’occasione di diventare la protagonista di questo campionato, la squadra da battere. Certo, a Frosinone è stata una Roma veramente brutta”.
FEDERICO NISII (TeleRadioStereo): “Nel secondo tempo di Frosinone la Roma si è rattrappita di fronte al nulla. Credo per tre motivi: la coesistenza di Totti con Dzeko, Gervinho sempre e comunque e la presenza a centrocampo di De Rossi e Keita senza Nainggolan a causa del cambio modulo. Io ho il timore che Garcia insegua misteriosi equilibrismi di rapporti all’interno dello spogliatoio, mettendo a rischio delle partite, accontentando nessuno e scontentando tutti. Pensate che Totti sia contento di quanto è avvenuto? Il mio appello è uno: Garcia rifaccia il Rudi Garcia del primo anno, che scelga un gruppo e vada al di là dei suoi fantasmi e dei suoi equilibrismi. Dal Sassuolo Garcia deve riprendere la strada maestra ritrovata contro la Juve”.
PIERO TORRI (TeleRadioStereo): “Io parto dal presupposto che la Roma ha vinto a Frosinone. Mi ha preoccupato quel secondo tempo. A me sembra che il problema della Roma in questo momento sia Garcia, la sua idea di voler far contenti tutti. Garcia assuma sul serio il timone della Roma, faccia le sue scelte e vada avanti con quelle. È inutile cercare di accontentare tutti, non potrà mai farlo. Prima di tutto conta la Roma. I musi lunghi cambieranno se fai risultati. Gervinho che sta in campo 90’ è un insulto al calcio. Come lo vediamo noi, pensate che non lo percepiscano i giocatori in campo? Se Garcia torna a pensare alla Roma e non ai giocatori, ho l’impressione che possa essere un bell’anno, Inter o meno”.
MARIO SCONCERTI (Radio Radio): “L’Inter non gioca benissimo, ma benissimo non gioca nessuno. Non ho visto squadre migliori in queste prima 30 partite. Ho visto una bella Roma contro la Juve ma decisamente meno bella con Verona e Frosinone. Io credo che l’Inter sia diventato il punto di riferimento di chi vuole vincere il campionato”.
ALESSANDRO CRISTOFORI (Rete Sport): “Szczesny è più forte di De Sanctis. I portieri come i centravanti vivono anche di momenti, di periodi. Questo è il momento di Szczesny. Quella parata su Tonev è difficilissima”.
SANDRO ‘FUFFO’ BERNARDINI (Rete Sport): “Risultato sempre in bilico, se l’arbitro avesse dato il rigore al Frosinone la partita si sarebbe complicata. L’importante sono i 3 punti, anzi, i 7 punti in classifica. Però delle cose che non vanno si son viste, a partire da questo 4-2-3-1. Szczesny deve giocare sempre, è quello che meglio imposta il gioco là dietro”.
UGO TRANI (Retesport): “Questo è un campionato mediocre, forse anche peggio dell’anno scorso visto il livello della Juventus. La Roma, nonostante i limiti e i difetti, è superiore alle milanesi. Il turn-over è delle grandi squadre, quando hai delle alternative dello stesso livello dei titolari, o quando hai un gioco talmente collaudato che fai scendere un tifoso dalla tribuna e gioca bene lo stesso. Ognuno sa quello che deve fare perché l’ha imparato a memoria in allenamento, solo così può essere collaudato un gioco. Se la Roma riesce ad arrivare a questo non avrà più avversari. L’Inter ha due grandi vantaggi: non ha le coppe e ha diversi doppioni nei ruoli; Mancini quindi può scegliere ed allenare i giocatori al meglio durante la settimana. Non capisco perché la Roma non ha un’identità di gioco. Una squadra che rilancia lungo con il portiere può vincere lo scudetto? Szczesny è tornato dalla nazionale che non aveva più De Rossi vicino con cui giocava il pallone, ma era costretto a lanciare lungo. Spero ci sia De Rossi in difesa contro il Barcellona, partendo dal presupposto che Castan non giochi. A Frosinone il brasiliano poteva giocare, secondo me. Il grande nodo tattico della settimana è il centrocampo. Con quelli che ho e senza Pjanic giocherei con Maicon, Manolas, De Rossi e Digne; a centrocampo gioco a due con Keita e Nainggola, poi a destra Florenzi, a sinistra Salah e Iago Falque dietro la punta”.
MAURIZIO CATALANI (Retesport): “Ero perplesso quando ho visto la formazione in campo della Roma contro il Frosinone, sono rimasto perplesso per il modulo tattico adottato e per i giudizi che sono stati espressi sulla partita. Dopo aver visto per la terza volta la Juventus, dico che la Roma ha giocato contro di lei molto bene, ma che i bianconeri sono una squadra al momento mediocre e spaesata. Il Frosinone era messo bene in campo, hanno corso e hanno reclamato un calcio di rigore giusto. Digne è stato furbo a mettersi le mani sul volto, ha ingannato anche me. La Roma deve trovare un gioco e inserirci i giocatori migliori anche quando non ci sono i titolari. Garcia non ha ancora trovato la quadra. La Juventus è delle tre squadre affrontate quella che ti ha permesso di fare migliore figura. L’Inter inizia a farmi paura perché vince anche non meritando”.
GABRIELE ZIANTONI (Tele Radio Stereo): “Di Garcia si continua a discutere la gestione del gruppo. E questo è venuto fuori anche affrontando il Frosinone. Al Matusa secondo me ha sbagliato a non mettere giocatori ‘da corsa’ ed ha cambiato troppo le carte in tavola. Szszesny deve giocare anche con le ‘braccia rotte’, ma sono convinto che Garcia ci abbia pensato a far giocare De Sanctis. Poi ci ha riflettuto dopo tutto il tam tam mediatico”
UBALDO RIGHETTI (Tele Radio Stereo):“Garcia mettendo Totti ha dimostrato un po’ di debolezza perché in settimana un po’ tutti chiedevano l’impiego del capitano. Credeva che valorizzasse Gervinho, ed invece non c’è riuscito. Gli allenatori non devono essere bravi, ma devono essere giusti ed onesti nei confronti dello spogliatoio. Il tecnico francese ha sbagliato perché ha stravolto la squadra non seguendo lo stesso copione”.
RICCARDO ‘GALOPEIRA’ ANGELINI (Tele Radio Stereo): “I giocatori pretendono due cose: i soldi e di giocare. L’allenatore, però, è quello che rischia se le cose non vanno bene, e non deve accontentare tutti. Squadra che vince non si tocca, io ci credo ancora a queste cose. Ma non faccio polemica. Un 38enne, facciamo l’esempio di De Sanctis, deve farsi trovare pronto quando verrà chiamato in causa ma non può mettersi di traverso perché non gioca. Garcia non è diventato uno scemo, ma i tifosi hanno il diritto di pretendere qualcosa di meglio sul piano del gioco”
LUCA VALDISERRI (Retesport): “L’unica vera rivale della Roma in campionato è l’Inter. La squadra neroazzurra ha dei vantaggi, come quello di giocare solo una partita a settimana. Credo che abbiano costruito una rosa più logica della Roma, anche se quella giallorossa è quella più forte, sebbene costruita male. Garcia con il Frosinone si è preso il lusso di fare un po’ di prove: vedere Totti e Dzeko insieme, provare il 4-2-3-1, vedere in campo Ruediger, provare una coppia per me improponibile come De Rossi e Keita. Una squadra scombinata in campo che per fortuna dell’avversario poco forte e grazie all’arbitro è riuscita a vincere. Dzeko credo sia rimasto traumatizzato da quel colpo subìto all’inizio. Credo che il tecnico abbia trovato il ruolo e il minutaggio per far rendere bene Iturbe. L’argentino in due partite su tre è stato importante. Totti? E’ un giocatore indietro fisicamente, ha fatto dei buoni passaggi ma deve fare di più perché può ancora dare a questa Roma. Ma Ruediger mercoledì come farà a tenere Suarez?”.
MASSIMILIANO MAGNI (Retesport): “Sabato non mi è piaciuta la Roma. Non mi è sembrata una squadra frenata per risparmiarsi in vista del match contro il Barcellona, ma piuttosto una squadra che ha fatto fatica a giocare bene contro il Frosinone. Se dopo questa partita avessero avuto due mesi di vacanza davanti, non sarebbero comunque riusciti a fare di più, perché i giocatori in campo anche per caratteristiche non riuscivano a trovarsi”.
CHIARA ZUCCHELLI (Retesport): “Sabato credo che la Roma si sia voluta gestire, sbagliando e non sapendo amministrare il vantaggio. Se il Frosinone avesse pareggiato con il rigore, non penso che il match sarebbe finito sul pareggio, si sarebbe svegliata.Chi ci dice che i giocatori non abbiano pensato a gestirsi per non prendere l’imbarcata con il Barcellona, come successe l’anno scorso contro il Bayern Monaco? Sembra che la Roma abbia perso, bisogna avere ottimismo e fiducia”.
DAVID ROSSI (Roma Radio): “La Roma ha fatto una partita di non eccelsa qualità, lasciando troppo spazio al Frosinone, e mettendo a rischio la vittoria. E’ stata forse una partita insufficiente sul gioco, ma ha guadagnato i tre punti che sono quelli che contano. Il Barcellona arriva nel momento giusto. Perdere mercoledì non sarebbe così drammatico, sia dal punto di vista dell’umore, sia per la classifica del girone”.
XAVIER JACOBELLI (Radio Radio):“Dal punto di vista della prestazione complessiva la prova della Roma contro il Frosinone è stata meno brillante rispetto a quella contro la Juve, ma una grande squadra è colei che riesce a vincere partite difficili anche non giocando bene. Mi è piaciuta la Roma dal punto di vista della convinzione e della voglia di fare risultato.”
ROBERTO PRUZZO (Radio Radio):“Quando lasci fuori quattro titolari è normale che si fatichi un po’. La formazione titolare è quella vista contro la Juventus. Vincere a Frosinone in maniera non brillante ci sta, può essere una seconda Roma che gioca contro le squadre più piccole. L’assenza di Castan rischia di essere un problema, anche perché Manolas qualche errorino lo commette sempre”.
NANDO ORSI (Radio Radio): “Non vorrei che questa Roma possa avere difficoltà nel corso della stagione contro le piccole. Contro il Verona e il Frosinone ha faticato, invece contro la Juve è stata brillante. Ancora deve trovare un equilibrio, ma è ovvio che se si cambia tanto qualche problema lo si può avere. La Roma ha vinto con grande difficoltà, quindi la voglio vedere di nuovo alla prova contro il Sassuolo. Se la Roma dipendesse da Nainggolan sarebbe messa male. Il belga è un ottimo giocatore, ma non è mica Pogba”.
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