Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.
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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “La società non esiste. Perché Garcia dovrebbe lasciare i soldi?”
Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali
GIANCARLO DOTTO (TeleRadioStereo): “E’ chiaro che c’è un nulla calcistico, ma bisogna creare una rete di supporto. Chi deve farlo se non i tifosi? La società non esiste e non ha al momento un soggetto, un totem che possa prendere decisioni. Altri problemi: gli errori a ripetizione sul mercato sono ormai una sequenza imbarazzante. Il grande errore di Garcia è l'aver accettato di essere ridimensionato all’interno di un ruolo che gli toglieva qualunque prospettiva e dignità. Nessuno pretende che lui sia un eroe, ma tutti vorrebbero che fosse capace di venire ad allenare la Roma per pochi soldi o dimettersi lasciando i soldi. Ha accettato una situazione che lo ha impoverito agli occhi del mondo, e dei giocatori. Se devi venire a Roma devi avere una personalità gigantesca oppure devi essere molto stupido. Nessuno degli attuali calciatori purtroppo ha queste caratteristiche. Il silenzio di Totti è impressionante e non posso pensare che questo non abbia un significato. Se l’accordo con Lippi non c’è già, credo si vada in quella direzione. Il silenzio di Totti è veramente inspiegabile, ma mi fa pensare che delle cose siano accadute. Se Pallotta gli ha chiesto un parere riguardo un allenatore, sicuramente avrà fatto o il nome di Lippi o di Spalletti. Pallotta dicendo 'sono disgustato' ha usato un termine forte e ha chiuso con Rudi Garcia”.
FRANCESCO BALZANI (Centro Suono Sport): "Criticare ancora Garcia è come prendere a calci un uomo per terra. Il suo disco rotto fuori e dentro il campo lo hanno ascoltato prima di noi a trigoria ma hanno deciso di non decidere augurandosi di arrivare a giugno senza traumi. Invece a gennaio ci sarà un altro allenatore a giochi finiti. La costante di 5 anni di nulla sono i dirigenti arroganti e senza esperienza e il loro codazzo di lustra scarpe. Perché Mancini, o Montella non hanno accettato la Roma secondo voi? E chi lo sceglie oggi il nuovo allenatore? Con Sabatini nessun grande allenatore vorrebbe lavorare. Ce lo vedete Lippi che ha vinto un mondiale accettare dichiarazioni del tipo "la squadra la faccio solo io?". La Roma deve essere consegnata a gente con personalità non esclusivamente mediatica. Io prenderei Lippi e poi Conte con Perinetti come ds e grande direttore generale".
ADRIANO SERAFINI (TeleRadioStereo): “In un momento particolare come questo non servono le parole, basta. La situazioni va cambiata con un fatto. Vedremo se una decisione arriverà, e cerchiamo di capire il perché non è ancora arrivata. Se la Roma dovesse vincere con il Genoa per me non cambierebbe assolutamente nulla. Non riesco a capire come si possa ancora dare una scadenza a questo tipo di situazione. Non credo che in questo modo risolvi il problema e se ancora stanno cercando di tirare avanti con Garcia è perché probabilmente non c’è un sostituto. Non credo neanche che la Roma abbia trovato un accordo definitivo con l’allenatore che arriverà a giugno".
IVAN ZAZZARONI (Radio Radio): “Un tifoso della Roma allo stadio non ci va domenica se c’è ancora Garcia. Il tecnico francese è un uomo solo, gli hanno tolto i poteri già a giugno scorso. E’ stato un errore confermarlo”
FRANCO MELLI (Radio Radio): “Gli americani possono dire quello che vogliono, ma in questi anni hanno azzerato la Roma. Hanno fatto e disfatto. La categoria dei giornalisti deve fare il ‘mea culpa’ perché Pallotta ha avuto tappeti di velluto, mentre ai Sensi gli veniva contestato tutto. ”
ILARIO DI GIOVAMBATTISTA (Radio Radio): “Questa proprietà ha fatto un lavoro certosino sulla stampa, hanno scelto alcuni li hanno fatto parlar bene di loro e poi li hanno presi per farli lavorare. Ma adesso, pian piano, viene tutto fuori, vedrete”
UGO TRANI (Retesport):“I discorsi tecnici e di squadra sono superati dagli eventi. Ad eliminazione raggiunta, non serve più a niente parlare dei movimenti e delle situazioni tattiche. Credo che questa volta non ci siano più sconti per Garcia. Andava mandato via a giugno e poi nella partita contro il Bate Borisov. Ma se andasse via l’allenatore diventerebbe anche di più il parafulmine del disastro totale della dirigenza. La società dovrebbe dire di aver fallito, ci farebbero più bella figura. Devono andare tutti a casa!”.
MAURIZIO CATALANI (Retesport): “Il verbo di questa mattina è ‘affogare’. Non è mia abitudine bastonare il cane che affoga. Che la Roma non avesse idee chiare si è capito quando i dirigenti hanno ‘acconsentito’ all’ammutinamento della squadra nei confronti di Zeman. Pensavo che dopo il 26 maggio si fosse aperta un’altra porta, invece alla fine del primo anno di Garcia questa porta si stava già richiudendo”.
ALESSANDRO AUSTINI (Tele Radio Stereo):“Situazione imbarazzante. La colpa è di tutti ma non si sa dove metter mano. Stanno pagando tutti insieme gli errori fatti. Anche io ho sbagliato a fine campionato quando ero tra quelli che volevano confermare Garcia. La Roma non gioca, come qualità di gioco fa pena da un anno e mezzo, tranne pochissime eccezioni. C’è stata una trasformazione in negativo costante. Credo che da ieri a Trigoria stiano pensando che con Garcia è davvero finito tutto. In questo momento nella Roma non ci sono certezze su nessuno, a partire dai dirigenti”.
RICCARDO ‘GALOPEIRA’ ANGELINI (Tele Radio Stereo):“Garcia non è il solo colpevole ma aspettare Roma-Genoa non serve. Cosa può cambiare una partita? A me interessa la Roma, non la proprietà o i dirigenti. Oggi chi scrive o chi parla contro la Roma ha ragione. Non ci sono più attenuanti. Occhio, che se va via Pallotta un altro Franco Sensi o Dino Viola non c’è. Li conoscete voi gli imprenditori romani che gente è, si?”
GABRIELE ZIANTONI (Tele Radio Stereo):“Cronaca di una morte annunciata. Ecco perché non potevamo essere contenti all’indomani della qualificazione ottenuta dopo lo 0-0 con il Bate. Questa squadra ha smesso di giocare a calcio nel novembre del 2014. Io non capisco: per me la squadra c’è. Ieri non mi è dispiaciuto nemmeno Emerson Palmieri…”
MASSIMO CECCHINI (Retesport): “Ho l’impressione che il grande entusiasmo di Pallotta per Garcia, forse il primo anno abbia legato qualche lingua, evitando di fermare delle decisioni, tipo il prolungamento del contratto, che qualcuno invece a mente avrebbe voluto fare. La vera verità su tutto quindi Pallotta non la sa, qualche cosa è rimasto segreto”.
CLAUDIO MORONI (Centro Suono Sport):“Un bravo manager chiama due o tre grandi allenatori, ci parla e chiede loro se se la sentono e se credono di poter cambiare le cose, e manda via Garcia stasera, non lunedì. RomaGenoa non può e non deve cambiare niente. Le colpe non saranno solo dell’allenatore ma nel calcio la scossa la si dà solo con il cambio della guida tecnica”
LUCA VALDISERRI (Retesport):“Nei prossimi giorni finché non si troverà una soluzione si cercherà un sostituto di Garcia. Spero di Pallotta decida di commissariare Sabatini. Se le parole del diesse hanno un valore, adesso o a giugno dovrà dimettersi. Ora bisogna salvare il salvabile, cercare di arrivare almeno al terzo posto. Poi bisognerà ricostruire da capo, perché ieri è stata la dimostrazione che questa rosa è ridicola, con buchi clamorosi. Uçan in una squadra che vuole vincere porta le borse, pulisce gli scarpini. Questi non sono giocatori per una rosa ambiziosa. Sabatini è la morte economica della Roma, compra giocatori ad alto prezzo che poi non portano risultati. E' il peggio direttore sportivo possibile per la Roma”.
CHIARA ZUCCHELLI (Retesport): “Io avevo molta fiducia in questa società e in parte ci credo ancora. Mi piacciono alcune cose che stanno facendo, non credo che vada tutto buttato e non credo facciano loro tutto il male della Roma. Una parte di me è tentata a dargli ancora fiducia, ma fatico tanto oggi a salvarli, sia la società che la proprietà. Era una situazione che tutti noi avevamo previsto a giugno”.
MASSIMILIANO MAGNI (Retesport):“La Roma è in mano a una società a dirigenti che non sanno di calcio, in mano a Walter Sabatini a mio avviso il vero autore e beneficiario del colpo di stato light apportato contro Baldini e la prima dirigenza americana. Qualsiasi soluzione che non sia l’allontanamento dell’allenatore, con un immediato traghettatore che lasci poi la mano a giugno, è una soluzione completamente inutile e dannosa. Ancelotti adesso andrebbe chiamato a fare il presidente”.
DAVID ROSSI (Roma Radio):“Quello che è successo ieri all’Olimpico non se lo merita nessuno. Se Pallotta chiede scusa ai tifosi a nome della società, rende lo spessore di quello che è successo ieri. Una delle pagine più dolorose e drammatiche della storia della Roma, questa figuraccia rientra di certo nella top ten. Il momento delle chiacchiere, dei proclami è finito. È arrivato il momento dei fatti, delle soluzioni, e la società sta lavorando su questo. E non vuol dire che debbano riguardare necessariamente l’allenatore o soltanto l’allenatore, io non credo che un disastro del genere possa essere risolto con un cambio allenatore. La Roma è sparita, non c’è più e non reagisce. Stiamo andando verso il lato oscuro della Forza”.
DARIO BERSANI (TeleRadioStereo):“Se passa Roma-Spezia non si può parlare più di niente. Qui non si può ingoiare la pillola. Adesso basta così. Le pressioni? Quelle che abbiamo noi, non loro. Sono altre le pressioni, non quelle che ti mette il pubblico! Adesso i giocatori hanno paura di andare alle feste, vermi!”
NANDO ORSI (Radio Radio): “Dzeko, Pjanic e Garcia sono lo specchio della Roma attuale. Due giocatori ed un allenatore sopravvalutati. Dzeko è un altro Gomez, gioca a quaranta metri dalla porta. Incide molto meno di Totti. Pjanic è uno dei più anonimi giocatori della storia della Roma. Non incide mai. Nelle partite più importanti, sparisce. E Garcia non ha mai inciso a livello tecnico. La partita di ieri è solo la punta dell’iceberg”
SANDRO SABATINI (Radio Radio):“Garcia in questo momento è un uomo vinto, battuto dalla situazione e da tutti. Ora però la Roma non può arrendersi davanti ad un campionato ancora così aperto. Dopo la sosta se la squadra ritrova il carattere, magari con un nuovo allenatore, i giallorossi potrebbero restare in corsa per lo scudetto. Se va cambiato l’allenatore bisogna farlo adesso prima della sosta”.
ILARIO DI GIOVAMBATTISTA (Radio Radio): “Il comunicato di scusa non lo ha scritto Pallotta. Lui non sa niente di quello che sta succedendo qui a Trigoria. I tifosi della Roma non hanno nemmeno più voglia di contestare. C’è l’indifferenza più totale e questa è la cosa peggiore che hanno combinato gli americani. Io dico che è anche colpa di Walter Sabatini”
ROBERTO PRUZZO (Radio Radio):“Quello che è successo alla Roma è inspiegabile. Vinto il derby sembrava una squadra senza ostacoli, poi c’è stato solo il buio. Se devi cambiare allenatore va fatto adesso prima di Natale, serve un elettroshock alla squadra altrimenti questo appiattimento mentale ti porta nel baratro. Il Genoa a pezzi arriva proprio nel momento giusto”
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