Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.
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‘RADIO PENSIERI’, AUSTINI: “Totti vorrebbe vincere un altro scudetto prima di ritirarsi”
Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali
ALESSANDRO AUSTINI (Tele Radio Stereo): “Il rammarico di tutti è non aver sfruttato al meglio le potenzialità di Totti. Lui potrebbe battere un altro record: l’unico giocatore ad aver conquistato due scudetti con la maglia giallorossa. Credo che lui punti a questo. Ritirarsi da Campione d’Italia non sarebbe male dopo aver lasciato la nazionale da Campione del Mondo. Mi dicono che De Sanctis si sente ancora un portiere e non vuole mollare. Vedremo che cosa verrà deciso a fine giugno. Credo che per la figura del portiere della Roma ne parleremo a lungo anche se credo che in pole sia Alisson”
RICCARDO ‘GALOPEIRA’ ANGELINI (Tele Radio Stereo):“Totti non è la Roma, ma è il capitolo più bello della storia giallorossa. Se io fossi in Pallotta direi al capitano di decidere lui se rinnovare o meno”
ALESSANDRO ANGELONI (Retesport):“Dire che Szczesny andrà via è stata una mossa strategica di Sabatini. Il polacco ritornerebbe all’Arsenal per fare la riserva di Cech? Dipenderà poi molto da che tipo di mercato farà la Roma a giugno. Se il diesse ha in mente di fare un investimento sul portiere, formulerà un’offerta da presentare a Wenger. Scoprire in questa maniera le carte è un messaggio all’Arsenal. Se a gennaio Sabatini interverrà a gennaio, lo farà sulla difesa”.
ADRIANO SERAFINI (Tele Radio Stereo): “Personalmente non mi sento colpevolizzato dalle parole di Sabatini sui media, però capisco il suo sfogo. Sul portiere si sa che Sabatini segue da tanto tempo Alisson, uno dei più interessanti in circolazione sul quale ci sono anche altri club compresa la Juve. La Roma ha già raggiunto un accordo con lui e con l’Internacional di Porto Alegre. Dipenderà molto dal destino di Szczesny. E’ un gioco a domino. Ad oggi non sarei così certo di un ritorno del portiere polacco all’Arsenal. Leggo altri nomi come Scuffet e Sportiello, ma mi convincono di meno”
MASSIMO CECCHINI (Retesport): “A gennaio mi aspetto poca rivoluzione, il lavoro grosso è stato fatto in estate. A metà cammino vedo ancora una Roma nelle prime posizioni e quindi non costretta a cambiare molto, anche per un discorso legato al Fair Play finanziario. A giugno sarà un discorso diverso, Sabatini non è un dirigente che ha paura di fare rivoluzioni e cambiare la squadra. Lui crede che il movimentismo di mercato sia utile per l’economia della società, oltre al fatto che decide lui chi comprare e chi cedere”.
LUCA VALDISERRI (Retesport): “Il Chelsea ha bisogno come il pane di un centrale difensivo, e sarebbero pronti a chiedere Manolas sia a gennaio. Se arrivasse una bella offerta non so se la Roma riuscirà a rifiutarla. Ma se di vendono i giocatori forti non si potrà mai fare il salto di qualità. La Roma ha avuto grandi giocatori in questi anni, tipo Marquinhos e Benatia, ma mai tutti insieme. Credo che Digne verrà riscattato, anche se costerà molto caro; spero che il terzino francese non nutra il desiderio di tornare al PSG da protagonista”.
DAVID ROSSI (Roma Radio):“Ci sono delle sensazioni che vanno oltre le parole e i dati. La Roma è un bel pezzo avanti a tutti, sia per giocatori che per organizzazione. Veniamo invidiati per il nostro media center, molte società ci hanno chiesto di venire a Trigoria e vedere quello che abbiamo realizzato. Mancano otto giorni a Bologna-Roma, ma ora è tempo di nazionali. Questa sera la Bosnia si affiderà a Pjanic e Dzeko per la qualificazione alla fase finale degli Europei”.
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