Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:
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‘RADIO PENSIERI’, VOCALELLI: “Il primo problema per la Roma sarà il centravanti”
Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “La Roma ha una buona base di partenza ma va fatto un buon lavoro. 7/8 giocatori li deve prendere e 3/4 devono essere forti. Il centravanti è fondamentale, non punterei su Abraham che viene da un infortunio molto grave. Se perdi Lukaku e vai su Abraham scendi di livello. Su Ghisolfi ho letto sia bene che male.”
Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Lukaku ha fatto 21 gol, si è discusso molto sulla squadra ma lui comunque i gol li ha fatti. È nei primi 10 attaccante d’europa, e iniziare senza di lui sarà un meno importante. Il centravanti sarà il primo vero problema per la Roma."
Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Le perplessità sul nuovo direttore sportivo sono legittime. La garanzia è De Rossi che sa bene cosa serve a questa squadra. Questa squadra ha bisogno di almeno 5 giocatori, il centravanti è il dubbio più grande, poi servono due esterni e serve un centrocampista con le caratteristiche indicate da De Rossi."
Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Bisogna cambiare almeno 4/5 giocatori, va preso un grande giocatore, uno di quelli che in partenza possa fare sempre la differenza. La spesa più difficile da effettuare sarà quella del centravanti.”
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): "Ghisolfi? L’importante è che i ruoli siano definiti, puoi prendere chi vuoi ma se non hai le idee chiare diventa un casino e ci va di mezzo l’allenatore. Questo è il momento decisivo per mettere le basi. Dell’Inter si chiacchiera tanto, ma ha già la squadra del prossimo anno".
Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Sembra già che la Roma non possa comprare nessuno, bisogna aspettare. Quello che ha chiesto De Rossi è una squadra di giovanotti e qualcuno più esperto, ma aspettiamo un secondo. Non bisogna essere disfattisti. Ora però per De Rossi comincia il lavoro vero, non gli si perdona già niente”.
Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): “Non sarebbe un professionista serio se da un anno Ghisolfi lavorasse per entrambe le società. La nomina di un ds e il contesto di comunicazione non è una cosa secondaria. Si tratta di una proprietà americana, un Ceo dalla Grecia, un ds dalla Francia, un contesto multietnico. Ma De Rossi non può fare lui la società solo perché non c’è nessun altro. Se ha questo compito lo devi informare e quando si fa il board chiami anche lui".
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