Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.
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‘RADIO PENSIERI’, MELLI: “Friedkin è una grande delusione, pensavo cambiasse qualcosa”
Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane
Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Io non vedo un progetto della Roma e per chi non vince da tantissimi anni è insopportabile aspettare ancora. Il calcio italiano ha bisogno di grandi novità, di grandi spinte, altrimenti sta implodendo. Questa nuova proprietà è una grande delusione, pensavo cambiasse qualcosa. Con l'infortunio di Zaniolo la caratura tecnica della squadra è notevolmente diminuita e non vedo alcun tentativo di mercato all'altezza".
Tony Damascelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Con il Covid il calcio è cambiato così come la nostra vita. I club fanno fatica a fare mercato, perché la situazione patrimoniale europea è in crisi, fatta eccezione per la Premier, che comunque ha speso meno. Non è un discorso che riguarda solo la Roma".
Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Dzeko guadagna troppo, il suo ingaggio non si concilia con le strategie societarie quella di abbassare il tetto ingaggio. Quello che verrà sarà un anno di transizione, la Roma cercherà di entrare in Champions, ma non credo che ci riuscirà. O Friedkin metterà soldi freschi o dovrà per forza rivedere il business. Non vedo un futuro roseo a stretto giro. Vedo un progetto a lungo termine che ti porterà ad un business sostenibile. Lo stadio è uno dei metodi per aumentare i ricavi di un club, ma certamente non puoi aspettare altri dieci anni prima di dare una scossa a questa squadra, devi trovare alternative economiche che ti faccia competere con le altre big, altrimenti non potrai mai lottare per un titolo in Italia e in Europa”.
Guido D'Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "La presenza di Dzeko oggi a Cagliari è significativa. Più passano i giorni e più è facile che lui resti in giallorosso. Una Roma con Dzeko e una senza cambia molto, è un grandissimo attaccante. Cambia anche dal punto di vista tattico, perché è un centravanti moderno, fa reparto da solo, è anche un po’ il regista della squadra. Lo scontro con Fonseca c'è stato, ma le cose si possono rimettere a posto. La Roma arriva al campionato con tante incognite, e con l'unica certezza che riguarda il modulo con la difesa a tre”.
Francesco Balzani (Centro Suono Sport - 101,5): “Friedkin è rimasto molto contento del primo contatto, ma l’entusiasmo ora deve trasmetterlo lui. Credo debba ancora capire questo nuovo tipo di realtà. Ryan ha già concluso il primo corso di italiano. Sono convinto che poi una conferenza la faranno. Adesso la formazione è inferiore rispetto a quella dello scorso anno e questo deve far riflettere e far spingere sull’acceleratore".
Antonio Felici (Centro Suono Sport - 101,5): “Ma Friedkin quando parla? Quando ci racconta qualcosa? Nessuno mette in dubbio che ci sia una netta differenza con Pallotta, ma ad un certo punto devi parlare con le persone. Spero che Dzeko non parta, non vorrei ritrovarmi senza lui e senza Milik. Stiamo attenti”.
Federico Nisii (Teleradiostereo - 92,7): "La difesa a tre è la scelta ufficiale di Fonseca. Per il momento al centro c'è Cristante, aspettiamo Smalling per Verona. Fazio è una certezza, ma in negativo".
Piero Torri (Teleradiostereo - 92,7): "La squadra deve essere la priorità per i nuovi proprietari. Se va bene la squadra, va bene anche tutto il resto. Questo Pallotta non l'aveva capito".
Stefano Agresti (Radio Radio Mattino - 104,5): "Non escludo che Dzeko alla Juve e Milik alla Roma si faccia. Le parti sono in continuo aggiornamento. Il bosniaco è pronto a chiedere di andare alla Juventus e i giallorossi non lo tratterrebbero".
Franco Melli (Radio Radio Mattino - 104,5): "La differenza tra Suarez e Dzeko è come una amatriciana col guanciale e una col prosciutto cotto. Da quando c'è Dzeko la Roma non ha vinto niente. Zaniolo? Non lo so se dopo l'intervento avrà le stesse caratteristiche"
Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino - 104,5): "Vi do una notizia: Dzeko vuole andare alla Juve, e sta insistendo. I bianconeri farebbero al bosniaco due anni di contratti con opzione per il terzo".
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): "Il momento per Zaniolo è duro, però è talmente giovane che c'è spazio per qualsiasi altra possibilità sia nella Roma che in Nazionale. Deve avere pazienza e rientrare nei tempi giusti. Le parole di Ancelotti quando dice che potrebbe cambiare ruolo, mi mettono un po' paura. La Roma è già abituata a giocare senza Zaniolo, ha tanti esterni a disposizione. Uno come lui, però, è complicare da trovare in giro".
Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): "Zaniolo ha dalla sua la giovane età, lui ha poi un bel carattere è uno che non molla. Non deve essere frettoloso per rientrare e anche l'ambiente deve avere pazienza".
Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino - 104,5): "A Zaniolo consiglierei di leggere la storia di Roberto Baggio. Le ginocchia di Nicolò vanno protetti più degli altri, con esercizi personali diretti sull'arto, ma può tornare a giocare forte come prima".
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