Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.
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‘RADIO PENSIERI’, TRANI: “Guai a far perdere il ritmo partita a Dzeko”
Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali
ALESSANDRO ANGELONI (Rete Sport): “Se oggi non ci sarà Dzeko, Totti partirà da una posizione centrale. Se invece ci sarà il bosniaco, il capitano sarà più esterno, ma sempre il trequartista farà. Ruediger può giocare e deve anche cominciare a giocare, lo devi mandare in campo ed è più logico che tu lo faccia contro il Frosinone, aspettare un’altra settimana non ha senso”.
ADRIANO SERAFINI (TeleRadioStereo): “Con quelle parole Pallotta fa un’esortazione a Garcia nel fare meglio rispetto allo scorso anno perché la rosa è competitiva. Quando hai tutti a disposizione, stravolgere il meno possibile è la soluzione migliore secondo me. Nel caso in cui si decidesse di tenere fuori Dzeko sarebbe sicuramente una scelta particolare”.
LUCA VALDISERRI (Rete Sport): “In mancanza di Pjanic sarebbe assurdo non far giocare Totti. Ora bisogna capire se basta metterlo al posto del bosniaco oppure se gioca centravanti al posto di Dzeko. C’è bisogno di un giocatore con certe caratteristiche in assenza di Pjanic”.
PAOLA DI CARO (Rete Sport): “L’imperativo è vincere, almeno in campionato. Le scelte, quindi, devono essere fatte per vincere, indipendentemente dagli umori da chi resta in panchina. Non ci sono sentimentalismi. Totti è l’unico caso che fa eccezione alla regola ‘non si guarda in faccia a nessuno’, è un giocatore di un’altra categoria rispetto a chiunque altro".
MASSIMO CECCHINI (Rete Sport): “Garcia ha l’imbarazzo della scelta, ecco perché c’è tanta incertezza su chi scenderà in campo. L’importante è che non cambi la filosofia di squadra. Il timore c’è sempre ma se oggi arriva una vittoria, magari condita da una prestazione convincente, nessuno poi si ricorderà più delle polemiche pre-partita”.
DAVID ROSSI (Roma Radio): “È un sabato veramente importante. Questo derby regionale fino a qualche anno fa sembrava un po’ una battuta, invece ora si è concretizzato... La Roma non deve fare l’errore di sottovalutare l’avversario che sulla carta è nettamente più debole. Una grande squadra gioca contro la Juventus e contro il Frosinone con lo stesso piglio e la stessa intensità. Questo non lo abbiamo visto in passato, ora devono dimostrare di aver fatto questo scatto. Gli scudetti si vincono così. Oggi i ragazzi di Garcia hanno la possibilità di dare risposte a chi li guarda con un punto interrogativo in testa. Sarà la Roma di Verona oppure quella che ha giocato contro la Juve? Io sono convinto che oggi avremo risposte positive”.
DARIO BERSANI (TeleRadioStereo): “La gara di Frosinone mi fa un po' paura perché è la partita che precede il debutto stagionale in coppa. Ieri Garcia ha parlato della necessità di rimanere con la testa, con il cuore e con le gambe all'impegno del Matusa perché tanto ci saranno quei 3/4 giorni pieni nei quali pensare all'impegno di Champions visto che Frosinone per quanto è vicina non può considerarsi una trasferta”.
ROBERTO PRUZZO (Radio Radio): “Io sono contrario al turnover anche alla decima partita, figuriamoci ora. Secondo me Florenzi fuori è un azzardo perché è un giocatore che può giocare anche 11 partite di fila e mi sembra azzardato andare a Frosinone con 4 attaccanti. Questa è una partita che ha dei risvolti difficili e devi essere pronto ad affrontarli, la Roma che ha giocato contro la Juve non si può migliorare, ma Totti secondo me non dovrebbe giocare certe partite. Io lo farei giocare col Barcellona e non col Frosinone, puoi aver bisogno di lui più in certe gare che in campionato contro il Frosinone”.
NANDO ORSI (Radio Radio): “Secondo me la difesa che giocherà col Frosinone poi dovrà giocare col Barcellona, perché devono rodarsi e si devono abituare a giocare. Poi a centrocampo ne puoi cambiare uno e magari puoi mettere Totti che di certo non ha bisogno di abituarsi a giocare. Io sono contrario al turnover ma se cambi uno/due giocatori di cui uno magari è Totti, non fai una grande rivoluzione e va bene”.
FRANCO MELLI (Radio Radio): “Garcia avrà i suoi motivi per fare turnover, d'altra parte ieri ha detto che non ci sono titolari e riserve, ma c'è un organico di 25 giocatori che in venti giorni dovrà fare 7 partite e lui crede che possano tornare tutti utili. Il test di Frosinone è talmente alla portata che possono andar bene anche quattro sostituzioni e non mi meraviglierei se la Roma vincesse lo stesso. Credo che sia importante tenere su di giri Totti, avendolo in organico sarebbe sbagliato trascurarlo, questa possa essere l'occasione giusta. Credo che come la metti la partita non dovrebbe avere storia, poi l'imprevisto può sempre capitare ma gira e rigira vincerà sempre la Roma”.
FURIO FOCOLARI (Radio Radio): “Se Maicon sta bene è giusto utilizzarlo, ma il Maicon che abbiamo visto ultimamente tutto è tranne che un giocatore di calcio. Secondo me Totti doveva smettere, ma visto che c'è è giusto farlo giocare e portarlo in campo contro il Frosinone. Mi aspetto che i ciociari inizino la partita in maniera garibaldina, se però la Roma riuscirà a contrastarli nei primi 15 minuti poi non avrà problemi. L'unico modo in cui il Frosinone potrà nuocere alla Roma sarà sui ritmi”.
SANDRO SABATINI (Radio Radio): “Attenzione al Frosinone perché il divario è enorme e tutti lo devono sapere, nessuno lo deve nascondere, ma lo sport ci racconta storie che a volte possono diventare emblematiche e possono diventare anche un monito per le squadre di calcio che si sentono più sicure”.
ROBERTO RENGA (Radio Radio): “Stamattina mi sento la vittoria della Roma a Frosinone, prima ero più per il pareggio”.
FRANCESCA BENVENUTI (Rete Sport): “Sarebbe un po' presto fare turnover, però Garcia ci ha abituato a capire e a pensare che c'è una rotazione effettiva ogni tre partite e quindi Frosinone può essere una partita in cui vedere dei cambiamenti. Io vedo abbastanza delicato l'esperimento di mettere insieme da subito Totti e Dzeko, non perché i due non si completino o uno non faccia brillare l'altro, ma perché secondo me è una soluzione da testare insieme in corso d'opera. Credo che alla fine la Roma punterà o su Totti oppure su Dzeko. Quest'anno la prova più difficile per Garcia sarà dosare le forze che ha a disposizione”.
CHIARA ZUCCHELLI (Rete Sport): “La parola derby riguarda una sfida tra squadre della stessa città, col Frosinone non è un derby. La cosa che oggi non mi convincerebbe affatto sarebbe la rinuncia a Dzeko. È in un momento in cui prende la porta anche bendato, io non lo leverei mai. Per me con Totti trequartista dietro Dzeko e Salah, il bosniaco fa 100 gol”.
FRANCESCA FERRAZZA (Rete Sport): “Se c'è un pregiudizio su qualcuno non te lo levi di dosso, ed è quello che accade con De Rossi. Anche se in famiglia va tutto bene la colpa è dei 6 milioni d’ingaggio, ma con lui si troverebbe qualcosa a cui appigliarsi anche se guadagnasse un milione”.
UGO TRANI (Rete Sport): “Ne ho lette e sentite di tutti i colori. Contro la Juve quelli decisivi più di tutti sono stati Dzeko e Szczesny. Prima hanno cominciato a togliere dalla formazione il portiere e oggi Dzeko. Le altre squadre fanno giocare i rinforzi, noi li togliamo. Siamo unici nel farci del male. Io dico che al massimo è in ballottaggio Salah con Gervinho, ma solo perché l’egiziano è arrivato tardi. Dzeko deve giocare, sempre. Tra l’altro lui è uno che non può perdere il ritmo partita. Rischi che te lo ritrovi scarico contro il Barcellona”.
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