Quello delle Radio romane è un fenomeno chenon ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.
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‘RADIO PENSIERI’, SAVELLI: “Dzeko come Batistuta nel 2001, sposta gli equilibri”
Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali
IACOPO SAVELLI (Rete Sport): “Garcia nel secondo anno ha avuto le sue responsabilità e questo ha fatto si che sul tavolo fosse messo tutto quello che non andava. Dzeko come acquisto equivale al Batistuta del 2001, è uno che sposta gli equilibri. Dzeko e la Roma sembra un matrimonio fatto, a questo punto se non arrivasse sarebbe un autogol clamoroso.”
ILARIO DI GIOVAMBATTISTA (Radio Radio): "Mi arriva adesso un messaggio, un'indiscrezione. Vista la fonte ve la dò per certa. Dzeko è già stato acquistato. Lo annunciano appena vendono uno tra Destro e Doumbia altrimenti si deprezzano gli esuberi"
STEFANO CARINA (Radio Radio):“Garcia è stato messo in discussione all’interno dello spogliatoio. I commenti di tanti giocatori su organizzazione tattica o tenuta fisica lo hanno testimoniato, e adesso cerca di tornare ad essere il capo del branco”
ALVARO MORETTI (Radio Radio): “Garcia si sta sforzando per poter ritornare al centro del Villaggio Roma. Diciamolo chiaramente, lui è ancora lì perché nessuno aveva un’altra scelta né lui né la Società. Lo si vede dal volto anche durante la conferenza stampa. Dkeko è un grande acquisto. Io dico che Vedremo un attacco Gervinho-Totti-Dzeko”
LUIGI FERRAJOLO (Radio Radio): “Secondo me è sbagliato far passare l’idea che Garcia si deve riscattare. Lo devono fare tutti non solo lui. La seconda parte della scorsa stagione non ha salvato nessuno, Nainggolan escluso. Ora stanno tutti chiamati all’appello. Alcuni giocatori hanno fatto ridere. Dzeko è un grande acquisto. Lui e Totti? Credo che li vedremo poche volte insieme”
MIMMO FERRETTI (TeleRadioStereo): “Era facile prevedere che Garcia dicesse queste cose in conferenza, chi pensava che dicesse qualcosa contro Norman era sulla pista sbagliata. Ha voluto ricordare che chi comanda è lui, non c’è decisione della Roma che non passi da lui, questa almeno è la sua versione dei fatti. Mi aspetto che la Roma prenda i 3 giocatori di cui ha parlato il tecnico: credo siano il centravanti, l’esterno sinistro basso e poi uno tra portiere e centrocampista. Mi ha colpito che abbia dichiarato apertamente che servono 3 calciatori. La Roma va migliorata ed il tecnico è stato molto deciso, da oggi ci aspettiamo questi 3 giocatori”.
MAURIZIO CATALANI (Retesport):"Sirigu è un ottimo giocatore ma non ha senso pagare 11 milioni per un portiere. Prenderei Romero, non dimentichiamoci che è sempre l'estremo difensore dell'Argentina. Tutti i portieri, come è successo l'argentino, fanno le papere ma capita a tutti. È ottimo e alla Roma farebbe comodo. Il problema vero e proprio riguarda la punta e il terzino: non si potrà inoltre prendere solo Dzeko, dovesse farsi male come facciamo? O si prende un'altra punta o uno tra Destro e Doumbia deve rimanere".
ALESSANDRO ANGELONI (Retesport):"Totti si sta allenando bene, ovvio che però non potrà essere il centravanti titolare della Roma nella prossima stagione. Non riuscirà a fare tutte le partite, ecco perché serve Dzeko: il bosniaco sarà il giocatore che sposterà gli equilibri del mercato, poi si penserà a Baba.
Florenzi è un paradosso, se tutti dovessero stare bene fisicamente - giocando dunque bene - sarebbe una riserva, il 12esimo uomo in campo. I ruoli che potrebbe ricoprire Alessandro (terzino, centrocampista, esterno d'attacco) sono ricoperti già da giocatori importanti. L'unico in dubbio potrebbe essere Maicon, difficile regga tutta la stagione, ma a centrocampo e in attacco difficilmente verrà impiegato Florenzi.
ADRIANO SERAFINI (TeleRadioStereo):"Difficile che Sirigu venga a Roma. Non rientra nei piani della società giallorossa dato il prezzo del cartellino richiesto del PSG (11-12 milioni di euro). Romero rimane invece la possibile scelta, per ora resta però in attesa.
Per Dzeko si potrà trattare tranquillamente il prezzo del cartellino. Il City non si fa troppi problemi di soldi, poi in Inghilterra il bosniaco non è considerato fondamentale come giocatore.
Per Doumbia si sta trovando la giusta sistemazione, anche perché l'ivoriano non vuole rimanere nella Capitale".
LUCA VALDISERRI (Rete Sport): “A me darebbe un infinito fastidio se qualcuno mi giudicasse dalla mia faccia, ma sicuramente per un allenatore non deve essere semplice vedere che le altre squadre continuano a comprare giocatori e a rafforzarsi mentre qui si resta fermi. Il problema è che del lavoro di questa settimana, fatto anche bene, beneficeranno in 4 o 5. Io per Sirigu non spenderei, prenderei Romero, ho altre priorità in questo momento. Mi piange ancora il cuore per non aver preso Darmian, però ora aspetto due colpi importanti tra centravanti e terzino. Sabatini con il calciomercato è come una donna che entra in un negozio di scarpe e ne prova 20, io invece se identifico una cosa che mi piace entro e la compro, non ho nessun piacere nel provare 20 paia di scarpe”.
UGO TRANI (Rete Sport): “Dalla Francia dicono che Sirigu rimane lì, lì si sta benissimo d’altronde, lui guadagna anche tanto. Tra Gervinho, Destro, Doumbia e Ljajic quello che ha più possibilità di restare era il primo ceduto, cioè Gervinho. Il City non ha ricevuto altre offerte per Dzeko, vuole darlo alla Roma. La Roma, sapendo che il City prenderà un altro attaccante e che deve vendere il bosniaco a tutti i costi, fa girare la possibile offerta a 10 milioni di euro più bonus, quasi un terzo di quanto volevano a Manchester. Sto pensando di non sentire la conferenza di Garcia oggi, lui ha detto delle cose anche condivisibili ma il presidente gli ha detto che ha sbagliato”.
DAVID ROSSI (Roma Radio): “E’ un ritiro sereno. Fino a questo momento ci si è allenati con grande intensità, c’è un’atmosfera molto buona nonostante qualcuno parli di musi lunghi ed imbronciati. Sono orgoglioso ed impressionato dal fatto che tutti i protagonisti, in primis Garcia, siano sempre disponibili con i tifosi, firmano autografi anche in momenti non previsti dal programma. Le critiche sulla durata del ritiro mi fanno sorridere, pensate che i giocatori vadano in Australia a firmare autografi e basta? Real e Manchester City faranno altrettanto, non credo che lì siano dei fessi… perché per noi deve essere un problema? Il 26 luglio poi si torna a Roma, da lì al 23 agosto c’è un mese e di certo non vanno in vacanza…”.
ALESSANDRO PAGLIA (Roma Radio): “La sensazione è che si stia facendo un allenamento atletico intenso ma che i giocatori non stiano risentendo a causa dell’acido lattico, questo è molto importante”.
ROBERTO RENGA (Radio Radio): “Norman è solo un preparatore, ma a me sembra che Garcia non si senta più al centro del villaggio della Roma. Se non credi in un allenatore è inutile tenerlo a bagno maria ma lo cacci. La Roma prima di acquistare extracomunitari (Dzeko e Baba) deve liberarsene di altri”.
FURIO FOCOLARI (Radio Radio): “In nessuna squadra del mondo non è normale che l’allenatore, il capo coach, abbandoni la seduta di allenamento mentre altri fanno altre cose con la sua squadra. Neanche in America, è sempre l’ultimo ad andare via. Il fatto che Garcia vada via non solo non è normale, ma è un modo per dire ‘Fate come vi pare’. L’allenatore è triste, e la tristezza si propaga come lo sbadiglio. Che poi lui più che triste mi sembra inca*zato perché è stato commissariato, non gli può star bene. Se lo tieni dovresti dargli totale fiducia”.
JACOPO SONNINO (Radio Radio): “Il tema di questo ritiro è uno: come mai Garcia non ride più? C'è chi parla di problemi personali, chi si riferisce a problemi di fondo con la società per il fatto che è stato silenziato o perché non è ancora arrivato nessuno. C'è un'aria diversa rispetto a quella che c'era l'anno scorso. Spesso quando la squadra è in mano di Norman Garcia rientra negli spogliatoi e non segue gli allenamenti dall'inizio alla fine, è sempre scuro in volto”.
FRANCO MELLI (Radio Radio): “Questa malinconia dipende da Norman o dal fatto che lui quest'anno non può dire che vince lo scudetto? Questa squadra rischia di perdere pure il secondo posto… A me fa ridere che si parli di un Garcia triste, chiunque vorrebbe stare al posto suo. Come fai a dargli piena fiducia dopo il disastro dello scorso anno?”.
NANDO ORSI (Radio Radio): “Sirigu sarebbe un bel colpo, prendi un portiere relativamente giovane, con grande esperienza, soprattutto italiano. La Roma va sul sicuro, è un portiere che ti dà delle garanzie, avresti un portiere che per 6/7 anni ti dà sicurezza. Oggi che sport fa in ritiro la Roma? L’altro giorno era rafting, ora Norman che si inventa?”.
ROBERTO PRUZZO (Radio Radio): “Sirigu è affidabile, sarebbe un buon acquisto. Più forte Mandzukic o Dzeko? Sono due bei giocatori, Dzeko mi sembra più un goleador, l’altro lavora più per la squadra. Sono entrambi funzionali al sistema di gioco delle due squadre”.
MARIO MATTIOLI (Radio Radio): “Sulle qualità di Sirigu non si discute, stupisce che il Psg cambi idea dopo tutti questi anni. Per la Roma sarebbe un’assicurazione per il futuro. Questa è un’operazione che supera i 40 milioni tra cartellino ed ingaggio. Dzeko bisogna vedere in che condizioni sia dopo un anno o quasi di inattività”.
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