rubriche

‘RADIO PENSIERI’, MELLI: “Nella Roma senza le due frecce fare gol è una chimera”

Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali

Redazione

Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.

FRANCO MELLI (Radio Radio): “Il passaggio del turno può essere un balsamo per i giocatori che recuperano autostima e potrebbe già vedersi a Napoli. La Roma di fronte ad un grande appuntamento è chiamata per forza a fare una bella partita, deve fare il massimo che può in questo periodo perché altrimenti rischia di allontanarsi troppo dall’Inter. Io sono convinto che senza le due frecce fare gol è una chimera”

UGO TRANI (Rete Sport): “Non riesco a capire Pallotta quando dice che non è giusto fischiare i giocatori. Ma come, la Juve pluriscudettata e finalista di Champions viene fischiata dopo un pareggio in casa contro il Chievo... Questa permanenza di Pallotta a Roma è stata la sua Caporetto. Chi detiene la Roma ha snaturato questa società. Hanno tolto la passione alla tifoseria di una squadra che i colori della città. Sono dei dilettanti”  

ALESSANDRO ANGELONI (Retesport):“Risultato abbastanza triste nel contorno della partita, i fischi forse li avrei evitati. Chi fischia ha tutto il diritto di farlo, prima lo facevano ‘i fottuti idioti’, ora lo fanno gli altri ‘cretini’? Di certo se fischiano lo fanno per un motivo, non perché lo dicono le radio, i siti o i giornali. Le parole di Pallotta non sono condivisibili, nei contenuti e nei toni".

MAURIZIO CATALANI (Retesport):Ci vorrebbe anche un po’ di rispetto per Roma città e per i suoi cittadini. Dalle 18.30 tutta l’area intorno alo stadio è stata paralizzata, bloccata, creando così grandi disagi ai tifosi giallorossi e alla città. Io non condivido chi fischia allo stadio, io sono uno di quelli che canta anche dopo un’eliminazione dalla coppa. Chi ieri ha fischiato lo ha fatto contro l’azienda Roma, non solo per la squadra”.

ALESSANDRO AUSTINI (Tele Radio Stereo): “A me Pallotta ieri non è piaciuto. Lui ha accusato le radio e i giornali, però se poi dice che quei fischi siano generati da quello che dicono e scrivono gli opinionisti, allora dà dello stupido al tifoso della Roma. Io capisco i fischi di ieri sera al termine della partita, perché indirizzati ad una squadra che, per come gioca, se li merita tutti. Non sono giustificati, però i fischi arrivati dopo l'annuncio della qualificazione. Si è creato un clima poco ideale intorno alla squadra ma non solo per colpa dei media”

UBALDO RIGHETTI (Tele Radio Stereo): “I problemi della Roma non si possono risolvere in poco tempo, quindi ieri sera c’era solo da prendersi la qualificazione. Non bisogna guardare l’avversario ma la situazione della squadra che è in grossa difficoltà”

RICCARDO ‘GALOPEIRA’ANGELINI (Tele Radio Stereo): “L’atteggiamento al termine della partita da parte dei tifosi ieri presenti allo stadio non l’ho capito. La Roma ha passato il turno ed invece sembrava essere stata eliminata. Forse sarò io che non capisco più niente…Ha ragione Pallotta: è colpa di noi delle radio e dei giornali. La Roma gioca male, ma la gente fischia per colpa di quello che viene scritto sui giornali. La squadra in questo momento è in crisi, perderebbe anche contro la Primavera, soprattutto se giocano all'Olimpico. Io, però, mi prendo la qualificazione agli Ottavi. E non fischio!”

MASSIMO CECCHINI (Retesport): “Ieri mi è parso un punto di non ritorno anche per quanto riguarda l’informazione. Ho notato nell’informazione romana, spaccata forse anche più del tifo, più solidarietà tra tutti. Sto vedendo intorno a me un mondo di giornalisti che hanno aperto gli occhi e hanno capito che non molto è cambiato. I clienti, i tifosi, si stanno allontanando. Ho la sensazione che alla società non importi al momento più di tanto, loro vanno comunque avanti nel loro percorso. Questa squadra psicologicamente è poco solida e non reggerebbe un cambio di tecnico”.

LUCA VALDISERRI (Retesport):“Garcia ha fatto decidere a Gervinho se giocare o meno? Ma Iturbe che era accanto a lui mentre si riscaldavano che deve pensare? Che il suo tecnico preferiva uno ‘zoppo’ a lui? Un prefetto non può parlare così, Gabrielli deve stare attento a ciò che dice, anche se sono battute come dice lui. Se la mail è arrivata ieri pomeriggio, vuol dire che prima non è stata inviata. Anche questo è gravissimo”

MASSIMILIANO MAGNI (Retesport):“La giornata di ieri è iniziata male, è continuata peggio ed è finita malissimo. Mi sono seccato dopo le parole di ieri di Pallotta, dell’ipocrisia di gioire per la qualificazione. In mattinata figura meschina del presidente giallorosso e del peggior prefetto che Roma abbia mai avuto. Incontro conoscitivo con Tronca? Lui non si è presentato… ter Stegen ha salvato la Roma dall’ennesima figuraccia. E ieri abbiamo visto un’altra contestazione allo stadio, ma senza gli ‘idioti’ della curva sud”.

ROBERTO RENGA (Radio Radio): “Le dichiarazioni di Pallotta? Ma lui sa cos’è il pubblico di Roma? Forse qualcuno dovrebbe dirglielo…sempre se ci sono romanisti nella Roma… Statisticamente negli ottavi la Roma ha più probabilità di affrontare una squadra inglese. Vedremo come arriverà la squadra a febbraio, se è questa è meglio non presentarsi…”

DAVID ROSSI (Roma Radio):“È stata una serata paradossale. Mi sembra evidente che la Roma non è nella condizione fisica e mentale al top. Szczesny ha salvato l’ingresso della Roma agli ottavi di finale con una parata mondiale. Pallotta mica parla lo slovacco, oggi ho letto traduzioni incredibili, figlie di malafede altrui. La gente fischia e ci può anche stare, non mi crea nessun tipo di problema, ma rendiamoci conto in che contesto gioca la Roma in casa. È meglio se giocano fuori, non c’è più tifo”

ROBERTO PRUZZO (Radio Radio):“In queste condizioni la Roma non va avanti in Champions. La condizione è precaria, a dir poco”

SANDRO SABATINI (Radio Radio):“La Roma è da ricostruire, dal punto di vista tecnico e psicologico. La situazione attuale impaurisce i giocatori. Nel mercato di gennaio bisogna indovinare le mosse giuste”

NANDO ORSI (Radio Radio):“I problemi della Roma non li ha mica tirati fuori il Bate Borisov. La partita di ieri è solo la punta di un iceberg. C’è crisi tecnica nella squadra, e lo si vede ogni domenica. L’obiettivo, però, è stato raggiunto, a febbraio nessuno si ricorderà di questo scialbo 0-0”