Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.
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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “La Roma ha preso a pallate l’Inter, ma spesso manca ferocia”
Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali
GIANCARLO DOTTO (TeleRadioStereo): “Che una partita così non si può perdere lo puoi dire una volta l'anno, noi l'abbiamo detto già due volte nel giro di un mese ed è un po' troppo. La Roma ha preso a pallate l'Inter, ma tanta qualità dovrebbe essere premiata da una ferocia che spesso manca. Ormai Rizzoli più che arbitrare pontifica, si vede nello sfondo un'ostilità nei nostri confronti pronta a scattare come un coltello a serramanico. Bisogna ripartire dalla partita con il Bayer e considerarla fondamentale. Io mi aspetto una gran bella partita, ma è fondamentale il risultato, conta solo la vittoria”.
CARLO ZAMPA (Rete Sport): “Sorrido nel sentire l’elogio al grande stratega Mancini, alla fine l’ha salvato Handanovic… Comunque se queste sono le premesse della Roma io resto ottimista. C’è da analizzare un fatto: la Roma quando va sotto non riesce mai a ribaltare il risultato andando a vincere. Dzeko? Non mi preoccupa, prima o poi segnerà”.
ROBERTO INFASCELLI (Rete Sport): “Finché la Roma crea occasioni da gol, finché vedo la rabbia nelle facce dei giocatori, io mi preoccupo di meno. Szczesny? L’Arsenal è la sua squadra, poi in quell’intervista ripete tante volte quanto sarebbe bello vincere con la Roma. La polemica mi sembra un po’ ridicola”.
FRANCESCO BALZANI (CentroSuonoSport): "Se la partita di San Siro la rigiochi 10 volte la vinci 9 e con De Rossi in campo quel gol non lo prendi. Io non credo proprio che la Roma esca ridimensionata da Milano e trovo incomprensibili le critiche ad alcuni singoli. Szczesny? Dopo l'infortunio mi sembra più moscio, ma il portiere titolare della Roma deve essere lui. Al momento le tre candidate allo scudetto non sono in vetta alla classifica e restano Roma, Napoli e Juve".
GIANLUCA PIACENTINI (TeleRadioStereo): “Pensandoci a freddo non esco troppo pessimista dalla partita dell’altra sera, il risultato è davvero frutto di alcune casualità. Rispetto ai 13 pareggi dell’anno scorso questa è una sconfitta che si può metabolizzare bene, a patto che la Roma abbia la forza di continuare a giocare come ha fatto contro l’Inter. Io ero molto più perplesso dopo Frosinone-Roma che sabato. È una sconfitta che fa male solo per il risultato. Problema Dzeko? No no, credo ci sia molto frutto della casualità in questo ‘1’ nella casella dei gol segnati. C’è anche una squadra che ancora non ha imparato al 100% a giocare per il suo attaccante di riferimento, siamo ancora in una fase di reciproca compresione”.
FEDERICO NISII (TeleRadioStereo): “Sono sicuro che alla fine il saldo della vicenda Dzeko a fine anno sarà attivo. Ruediger? Credo che in questo momento paghi molto la prevenzione. È un giocatore con caratteristiche ben precise e devi sfruttarlo per quello. Con il miglior Castan per me Ruediger sarà un difensore con i fiocchi. Su Szczesny sono più preoccupato”.
PIERO TORRI (TeleRadioStereo): “Dzeko gioca in maniera aristocratica, pensa sempre quello che deve fare quando gioca. Quando abbiamo detto “è arrivato il nuovo Batistuta” abbiamo fatto un errore grossolano, questo è un giocatore completamente diverso. Le parole di Szczesny? Non mi sono piaciute. Tra l’altro trovo colpevole la Roma che fa uscire quelle dichiarazioni”.
DANILO SALATINO (TeleRadioStereo): “La Roma non meritava di perdere la partita, questo è fuori discussione. Dall’altra parte ci sono però cose su cui si deve migliorare, come la cattiveria e l’efficacia sotto porta. Secondo me si devono migliorare anche alcuni meccanismi in avanti, mi sembra che ognuno nel tridente vada per conto suo e faccia una partita a sé. Dzeko mi sembra quello che gioca più per la squadra, spesso a discapito di se stesso e della sua capacità realizzativa”.
MARIO SCONCERTI (Radio Radio): “Dzeko ha sì dei problemi propri, ma anche problemi di gioco. La Roma di Garcia è abituata a giocare con un centravanti alla Totti che manda in porta i due attaccanti esterni. Questo comincia ad essere un problema, anche se credo che Dzeko sia un giocatore importante che farà tanti gol. Per il derby la Roma ha un vantaggio, nonostante giochi contro un grande avversario come il Bayer Leverkusen: non viaggia ma gioca in casa, al contrario della Lazio che va in Norvegia. Ci sono i giorni per recuperare”.
ALESSANDRO CRISTOFORI (Rete Sport): “Il gol di Medel con De Rossi che staziona in quella zona del campo non lo prendi mai. Szczesny? Poteva evitare quelle parole, ma non sono certamente questi i problemi. Sul gol di Medel ha delle responsabilità, come ha sottolineato Garcia. Evidentemente ogni tanto a questi cali di tensioni, io però continuerei con lui”.
SANDRO ‘FUFFO’ BERNARDINI (Rete Sport): “La Roma non meritava di perdere con l’Inter, però non ho visto di certo una prestazione straordinaria, né da parte degli uomini di Garcie né di quelli di Mancini. A livello di gioco la Roma ha fatto di più, ma loro hanno fatto un gol e poi si sono messi dietro a difendere. L’intervista a Szczesny? Non ci ho visto nulla di male".
UGO TRANI (Rete Sport): “Il risultato è sempre il frutto di ciò che si è fatto. Il migliore in campo per me è stato Handanovic, hanno pesato più le sue parate che le scelte di Mancini. L’errore più grave sul gol di Medel è quello di Ruediger. I cambi di Garcia non mi hanno convinto, però io non posso sapere in che condizioni stanno i giocatori. Keita sta meglio, ma non può ancora essere a disposizione. L’errore di Pjanic è un errore grave. Se Dzeko avesse sbagliato il gol di Kalinic a Firenze sarebbe stato molto più negativo dell’altra sera. Bisogna vedere come sta De Rossi, se non c’è lui al derby cambia tutto visto che non c’è nemmeno Pjanic”.
ALESSANDRO ANGELONI (Retesport): “La cosa che sabato più non mi è andata giù è l’espulsione di Pjanic. Il bosniaco è il giocatore più importante e il più temuto, sarà una grave assenza la sua contro la Lazio. Contro l’inter è stata la prima partita in cui abbiamo vito Dzeko andare alla conclusione in maniera frequente, tre volte in maniera limpida. Forse è stato meno utile rispetto al gioco di sponde che ha fatto negli altri match. Prima o poi il centravanti si sbloccherà”.
MAURIZIO CATALANI (Retesport): “Ci sono rimasto male per sabato. Hai trovato la giornata completamente sbagliata di Dzeko, di Szczesny, di Salah, e non è la prima. L’Inter rimane comunque una squadra alla portata della Roma. Dzeko a digiuno di gol? Da quando è stato espulso Pjanic mi sento che segnerà domenica nel derby”.
MASSIMO CECCHINI (Retesport): “Garcia si aspettava un’Inter diversa, più aggressiva e più offensiva, invece Mancini ha fatto gestire palla ai giallorossi, cambiando di fatto gli schemi della Roma. Se con la Fiorentina la squadra ha fatto un capolavoro tattico, questa volta è andata in maniera diversa. Abbiamo visto una Roma sfortunata ma non grande”
LUCA VALDISERRI (Retesport): “Se De Rossi è in condizioni discrete il lo farei giocare sia contro il Bayer Leverkusen, sia contro la Lazio. Se Garcia schiera una squadra offensiva con Pjanic, tre punte e Maicon è necessario un giocatore difensivo a centrocampo. Se la Roma riuscisse ad arrivare agli ottavi di finale di Champions è ovvio che poi potrebbe scattarci anche un regalino a gennaio. Il derby va vinto, anche un pareggio amplificherebbe alcuni problemi”
MASSIMILIANO MAGNI (Retesport): “Non c’è tanto da dire sulla partita, ci sta che possa andare così. La Roma ha giocato una partita discreta, non c’è molto da rammaricarsi. E’ una sconfitta che evidenzia anche che c’è qualcosa che è ancora da correggere, attenzione a parlare di Roma che ha dominato, perché anche la Fiorentina contro i giallorossi hanno ‘dominato’ sul possesso palla. Per ‘dominare’ bisogna parlare di chi impone alla partita l’andamento che ha programmato, e la gara ha seguito il programma dell’Inter, non della Roma”.
DAVID ROSSI (Roma Radio): “E’ giunto il momento di fare tutti insieme un piccolo passo in avanti, per superare le sconfitte come quella di sabato sera e metabolizzarla diversamente da come potevamo fare nei passati anni. La Roma ha perso la partita ma non è uscita sconfitta o ridimensionata. Per perdere una partita basta un episodio o una serie di parate (Handanovic non parava così da non so quanto tempo), non dobbiamo affiggerci o vedere tutto nero”.
ROBERTO PRUZZO (Radio Radio):“La Roma da San Siro non ne esce distrutta perché è stata una partita molto tattica. Non mi sembra una sconfitta sanguinosa. La differenza l’hanno fatta i portieri. Il tiro di Medel viene da 27 metri e non è nemmeno così potente”.
NANDO ORSI (Radio Radio):“Io non credo che la Roma ed il Napoli siano così forti da poter vincere sempre e ovunque. Secondo me la squadra più attrezzata per vincere lo scudetto è l’Inter. Comunque è un campionato interessante”
MARIO MATTIOLI (Radio Radio):“La Roma pur perdendo ha avuto tante possibilità di segnare. La facilità con la quale va al tiro la squadra giallorossa è impressionante e superiore alle altre. Io, per lo scudetto, la vedo un gradino sopra Napoli e Inter”
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