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‘RADIO PENSIERI’, ZAZZARONI: “La Roma sta aspettando Conte”, SCONCERTI: “Se i tifosi non lo vogliono non meritano lo scudetto”

Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali

Redazione

Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.

GIANCARLO DOTTO (TeleRadioStereo): “Mi aspetto di vedere Gervinho a Torino anche se magari non sarà pronto a fare tutta la gara, così come mi aspetto Salah almeno in panchina per la partita contro il Bate Borisov. Non è un problema se la Roma è troppo dipendente da questi giocatori, che male c’è? La dipendenza va sempre valutata non soltanto come un limite. Parliamo di giocatori importanti".

MARIO SCONCERTI (Radio Radio): “Se i tifosi della Roma rifiutano Conte vuol dire che non meritano lo scudetto. E’ come se ami una donna, ma non ci stai insieme perché in passato è stata con il tuo migliore amico”.

IVAN ZAZZARONI (Radio Radio): "La Roma sta aspettando Conte. Mi risulta che ci siano già stati contatti tra le parti. Il tecnico della nazionale per giugno è l'obiettivo numero uno".

UGO TRANI (Retesport): “La storia di Szczesny non è andata bene dall’inizio, non si può prendere in prestito secco il portiere titolare. La promozione di Conte in prima squadra sa di rimozione, lo hanno levato dall’incarico che ha fatto per tanti anni, valorizzando giocatori come Bertolacci e Romagnoli che alla Roma sono fruttati 45 milioni.Sabatini è il prefetto di Trigoria, comanda su tutto”.

ALESSANDRO ANGELONI (Retesport):“Con Szczesny la Roma ha provato a puntarci, sperando che il portiere polacco si trovasse bene a Roma e che l’Arsenal a giugno puntasse su altri. Evidentemente non è andata bene e bisogna ricominciare da capo. Raiola non credo che si presenti davanti Sabatini con intenzioni bonarie. Manolas o rinnova il contratto a cifre importanti, o porta al ds giallorosso un’offerta importante di un club”.

MASSIMO CECCHINI (Retesport):“Szczesny è venuto a Roma a fare il titolare, pur sapendo che come secondo non ci sta una ragazzo della Primavera. Il polacco ha iniziato titolare, non ha convinto e si è ritrovato in panchina, adesso sta a lui decidere se accettare o meno l’avvicendamento. Dal punto di vista caratteriale e di personalità non c’è proprio corsa, De Sanctis è un passo sopra e Szczesny. L'ex Arsenal dovrebbe avere l'umiltà di accettare il momento e sedere in panchina senza mugugni”.

LUCA VALDISERRI (Retesport): “In questo momento a Roma e Lazio va largo lo stadio Flaminio, con trentamila tifosi puoi riempirci giusto quello. In tutti i settori dello stadio ci sono posti vuoti, c’è disaffezione alla partita e alla squadra. Vedo una mancanza di empatia tra squadra, club e tifosi. Ho paura per il prossimo anno, la Roma dovrà comprare un portiere, riscattare Digne e Ruediger, trovare un sostituto di Keita, cedere giocatori… In questo momento io continuerei a far giocare De Sanctis, mi pare che Szczesny abbia già staccato la spina”.

SALVATORE D’ARMINIO (Centro Suono Sport): “Garcia cambia poco lo schema di gioco, è poco duttile, insiste sulle sue idee. Quelli così mi piacciono poco. Torino e Napoli sono decisive per la stagione. Passare il turno in Champions sì, ma intanto poi non vai lontano”

CLAUDIO MORONI (Centro Suono Sport): “Concentriamoci su queste due prossime partite. Oggi non si deve pensare al Napoli. Pallotta? Prima o poi lo stadio glielo faranno costruire e fino a quel giorno lui investirà in maniera oculata sul mercato”

DAVID ROSSI (Roma Radio):“La sfida di Torino apre un ciclo molto importante. Con Torino, Bate Borisov e Napoli, la Roma si gioca una buona fetta della stagione, è inutile negarlo. Ventura con la Roma è sempre indiavolato, forse perché si aspettava di venire ad allenare a Trigoria… Contro il Torino non c’è più tempo per le chiacchiere né per le scuse. Bisogna gettare il cuore oltre l’ostacolo e raggiungerlo”.

GUIDO D’UBALDO (Radio Radio):“La partita decisiva è quella con il Bate Borisov. E’ lo snodo della stagione della Roma, perché se Garcia non passasse il turno, non sarà più l’allenatore della Roma. La società comunque fa il tifo per il tecnico, ma se non si arrivasse allEuropa che conta sarebbe un naufragio per la società. Secondo me Szczesny non tornerà a Torino, anche perché De Sanctis è stato il migliore contro l’Atalanta”.

ILARIO DI GIOVAMBATTISTA (Radio Radio):“La Roma non può permettersi passi falsi. E’ la settimana che decide la stagione. Inferno o Paradiso, non vedo Purgatorio”

ROBERTO PRUZZO (Radio Radio):“Se la Roma non batte il BATE allora si merita l’inferno. Ma la situazione non è così preoccupante. Non bisogna staccare la spina e pensare al futuro. Ora tocca ai giocatori rialzare la testa e andare a giocarsi la partita a Torino. A Napoli può succedere di tutto”

NANDO ORSI (Radio Radio):“I problemi della Roma sono rappresentati dalla difesa. Dopo il 6-1 di Barcellona, contro l’Atalanta è peggiorata la situazione mentale. La fortuna è che adesso si va a giocare una partita fuori casa con meno pressione. Io il BATE l’ho visto da vicino, gioca tutto indietro e poi riparte in contropiede. Tecnicamente è scarso ma anche per loro sarà la partita della vita. Per la Roma non sarà facile, perché entra in campo con un po’ di tensione”