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‘RADIO PENSIERI’, BALZANI: “Pallotta? Ora ci vogliono i fatti. Non può annuire su Higuain e Dzeko e poi prendere Martial”

Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali

Redazione

"Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.

CARLO ZAMPA (Retesport):“Una buona conferenza stampa, è importante sentire la voce del presidente della Roma. Ci aspettiamo una campagna acquisti degna di nota, dato che ha dichiarato di poter prendere giocatori del calibro di Higuain e Dzeko. Adesso sarebbe importante trovare e inserire uno sponsor sulla maglia, questo porterebbe introiti da reinvestire. Sono stupito delle critiche del presidente alla Nike, ma evidentemente ha avuto le sue ragioni. Pallotta ha detto la stessa cosa dichiarata da Garcia nella famosa conferenza stampa: bisogna cedere prima di acquistare. Bisogna solo capire se ci saranno solo le partenze di Gervinho e Doumbia o Destro, o se cederanno anche uno tra Nainggolan e Pjanic".

IACOPO SAVELLI (Retesport): “Oggi Pallotta per la prima volta ha parlato da presidente. Ha dimostrato di essere un uomo di grande personalità e capacità. Higuain alla Roma non verrà mai, è probabilmente destinato al campionato inglese se lascerà Napoli. Pallotta giustamente si è arrabbiato con la Nike, c’è poco rifornimento proprio nel momento dell’uscita della nuova maglia”.

 CHIARA ZUCCHELLI (Retesport):“Pallotta mi piace perché è diretto, non ha paura di quello che pensa, anche a rischio di essere impopolare. Personalmente mi è piaciuto quando ha parlato della Nike e della vicenda Lamela, ho compreso il suo silenzio sul mercato, ma non mi è piaciuto quando ha parlato della preparazione atletica. E’ vero che questo è stato un deficit importante durante la stagione ma non è l’unico fattore negativo della stagione. Pallotta ha dato alibi alla squadra dicendo che non era colpa dei calciatori se non riuscivano a correre. E’ giusto porre l’accento sulla preparazione fisica, ma non è stato l’unico problema. Anche giocatori, allenatore e società hanno messo la loro”.

FRANCESCO BALZANI (Centrosuonosport): "Pallotta mi e' sembrato molto sincero. La notizia e' sicuramente quella relativa al bomber. Ora però dovranno seguire i fatti. Non puoi annuire su Higuain o Dzeko e prendere Martial. Il valore di certi giocatori e' oggettivo. Rongoni e' stato esonerato almeno 4 volte durante la conferenza ma anche Pallotta si e' preso le sue colpe e non ha nascosto la possibilità che venga ceduto un top player. Cuadrado al posto di Gervinho? Difficile. Begovic mi piace molto. Nel calcio moderno non c'è bisogno di spendere 20 milioni per un buon portiere a meno che non si chiami Neuer"

ANDREA PUGLIESE (Teleradiostereo):“Pallotta non ha peli sulla lingua e va subito al punto. La cosa che mi è piaciuta di più è quando ha smentito il grande divario tra la Roma e la Juventus, e quando ha detto di voler tenere Nainggolan in squadra. Parlare di una preparazione atletica non ottimale dà anche una frecciatina a Garcia che ha scelto Rongoni. Il preparatore atletico è diventato in certi versi il capro espiatorio del problema fisico, ma non penso che le colpe siano solo sue”.

 

STEFANO CARINA (Radio Radio): “Sabatini tiene in piedi tre o quattro trattative poi sceglie quella più conveniente. Begovic è uno dei portieri che rispondono alle caratteristiche di quello che sta cercando la Roma, uno che sa giocare bene anche con i piedi. Per il centravanti io preferisco Bacca a Dzeko, per il gioco di Garcia il colombiano è l’ideale ed è bravo a fare sia il centravanti che l’esterno”.

ROBERTO INFASCELLI (Retesport): “Un uomo così vulcanico come Pallotta sarebbe molto utile averlo costantemente dentro Trigoria, stimolerebbe sicuramente a far meglio. Mi è piaciuta la conferenza stampa, sebbene abbia fatto una premessa che si smentisce da sola. Per lui i giornalisti hanno inventato le notizie, poi però ha confermato l’esistenza dei fatti: dal problema dello staff medico, a quello della preparazione, allo sbaglio fatto con lo sponsor. Sul discorso delle cessioni, tra i due-tre elementi, penso ci sia anche Ljajic”. 

FRANCESCA FERRAZZA (Retesport):“Finalmente una conferenza che ha permesso un confronto diretto con il presidente. Pallotta aveva tante cose da dire, e probabilmente ne ha dimenticate qualcuna, ma sarebbe bello averlo sempre qui a disposizione. E’ un uomo diretto, che non disdegna del confronto e dello scontro. Mi ha sorpreso l’attacco al maggior partner della squadra, quello sbandierato come il fiore all’occhiello, la Nike. Se ha parlato pubblicamente evidentemente non c’è solo un problema di distribuzione dei kit ma anche qualcos altro. E’ un errore grave rischiare di partire per il terzo anno senza un sponsor sulla maglia. In conferenza mi aspettavo qualcosa di più su Nainggolan, anche un annuncio sulla sua permanenza o acquisizione”. 

FEDERICO NISII (Teleradiostereo):“Pallotta è americano e vede la sua carica da presidente come un ruolo più manageriale e incentrato al business, ma è entrato a piedi uniti in alcuni aspetti che riguardano la vita quotidiana di una società calcistica e di una squadra, addossandosi le sue responsabilità e il suo ruolo da ‘capo’. Si è preso la Roma da presidente, e da tale non vuole mollare. Ha parlato come un presidente italiano passionale”. 

 

MARCO VALERIO ROSSOMANDO (Teleradiostereo):“Oggi si è visto un presidente ‘all'italiana’, presente e che forse si è appassionato. Lo vedo più partecipe, più ‘rosicone’, e sempre più competente sulle questioni calcistiche. All'inizio della sua carica si vedeva molto il suo distacco dal mondo calcistico, ma più parla e più si vede che sta imparando i meccanismi”.

MIMMO FERRETTI (Tele Radio Stereo):"Pallotta mi è sembrato uno che ha le idee chiarissime. Non mi affido alle parole ma aspetto i fatti. Dopo le parole di Pallotta mi aspetto che arrivi un attaccante del livello di Dzeko e Higuain"

MAURIZIO CATALANI (Rete Sport): “Dopo le parole di Pallotta ora aspetto i fatti. Lui è convinto di fare lo stadio, io glielo auguro ma ci sono diversi problemi da superare. Finanziariamente si è preso l’impegno del grande colpo di mercato almeno sul centravanti. L’unico, secondo me, che la Roma può andare a prendere è Bacca. Magari fosse…Lui e due esterni bassi, oltre a mantenere Nainggolan ed il rientro di Castan e Strootman la ritengo una squadra estremamente competitiva. Mi preoccupa la solitudine di Garcia, lontano un po' da tutti. La vera sòla Pallotta non l'ha mollata al Tottenham con Lamela, ma all'Inter con Dodò

GIANLUCA PIACENTINI (Tele Radio Stereo): "Non escludo un regalo sul mercato da parte del presidente. Al momento Garcia non ha il potere di bloccare una cessione. La cessione di Doumbia è importante dal punto di vista economico. Per quanto riguarda invece cessioni di nomi importanti credo che al momento ci sia solo quella di Gervinho. La strategia credo sia quella di vendere 2, 3 o 4 calciatori di contorno per prenderne uno eccellente"

MASSIMILIANO MAGNI (Rete Sport): “Pallotta mi piace come manager che mette pressione al proprio gruppo di lavoro. Mi piacerebbe vederlo più presente a Roma. Mi sono piaciute anche le parole sullo sponsor. E sono contento che abbia detto che arriverà un grande centravanti. E’ stato molto carismatico”

ALESSANDRO ANGELONI (Rete Sport): “Mi è piaciuto molto il passaggio su Lamela e la ‘sola’ ammollata al Tottenham. E’ stata una conferenza stampa molto più serena, e per fortuna non ha usato parole forti. Conta quello che viene trasmesso. Interessanti sono state le parole sul discorso sugli investimenti sul mercato. Spero che le parole dette su Garcia siano sincere perché la Roma deve ripartire con il piede e l’ambiente giusto. Anche la promessa di un mercato di alto livello spero che venga mantenuta”

"ADRIANO SERAFINI (TeleRadioStereo): "Tutti i giocatori verranno sostituiti per migliorare la Roma. La cessione di Gervinho è talmente conveniente che sarebbe un grande errore farla saltare. La cessione di Cole non la considero tale dato che è come se non fosse mai venuto a Roma"

"LUCA VALDISERRI (ReteSport): "La cosa più bella della conferenza stampa di Pallotta è stata la franchezza. Oggi si sono vantate le cessioni della Roma e non gli acquisti. Sono contento di alcune cose dette oggi, su alcune mi tengo i miei dubbi"

"UGO TRANI (ReteSport): "Il secondo attaccante oltre al centravanti la Roma deve prenderlo, mi auguro che sia Ferreira Carrasco. La stampa non dice sempre bugie, anzi. Non mi aspetto le scuse da nessuno, mi spetto Higuain, Dzeko o Falcao. Molti miei colleghi che mi hanno offeso adesso devono gettare nel cestino parecchi articoli. Il Messaggero parlava del problema della preparazione da oltre sei mesi, a Trigoria ci dicevano che lo facevamo apposta. Oggi lo dice Pallotta...Come la mettiamo? La Roma deve migliorare molto sotto l'aspetto tattico"

FRANCO MELLI (Radio Radio):"Sono quattro anni che Pallotta dice che la Roma diventerà la più grande squadra del mondo"

"FURIO FOCOLARI (Radsio Radio):"Sulla Nike e il modo di lavorare Pallotta ha detto delle sciocchezze, ve lo posso garantire. Mi viene da ridere. Sembra il Conte Tacchia. E sulla preparazione ha portato gente da Boston ma non mi risulta che lìm abbiano vinto. Sulle domande dirette Pallotta non risponde. Ha fatto capire che due li vende e quattro ne acquista. Bisognerà vedere chi venderà" 

"DAVID ROSSI (Roma Radio): "Ieri finita la conferenza stampa ‘fichetta’ dove i giornalisti fanno gli ‘ometti’ poi tutto si trasforma in un ranch e partono le pistolettate, c’è stata quella tecnica e nessun giornalista è venuto a sentire. Poi leggerete pezzi su interrogativi inquietanti su come verrà costruito il progetto. Questo è il modo di fare informazione?"