Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.
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‘RADIO PENSIERI’, ZAMPA: “La Roma deve giocarsi le sue carte, senza presunzione”
Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali
CARLO ZAMPA (Rete Sport) : “Non bisogna scendere in campo sapendo di perdere o volendo limitare i danni: giochiamoci le nostre carte, che la Roma ce l'ha. Domani dovremo giocarcela, che non vuol dire andare lì con presunzione. Ci troveremo una squadra straordinariamente forte, dovremo dare il 150% delle nostre possibilità.”
ALESSANDRO AUSTINI (Tele Radio Stereo) : “Maicon è sparito di nuovo tra un problema fisico e l'esplosione di Florenzi in quel ruolo, che è una vittoria di Garcia. Il rendimento dell'italiano da terzino è un merito che va riconosciuto al francese”
ALESSANDRO ANGELONI (Rete Sport) :“La Roma deve abituarsi a giocare con moduli diversi, il problema non è cambiare pelle ma abituarsi a farlo. Mai come quest’anno si parla di formazione, il che vuol dire che ci sono più soluzioni rispetto allo scorso anno. Domani la Roma cercherà di fare pressing e non giocherà molto alta. ”
FEDERICO NISII (Tele Radio Stereo) : “Se De Rossi dice ai tifosi 'stateci vicino' e 'qualsiasi cosa sia non influirà sul campionato', significa che anche all'interno dello spogliatoio sono consapevoli che sarà una partita molto ma molto difficile"
PAOLO FRANCI (Rete Sport) :“Salah può far saltare gli equilibri difensivi dei blaugrana. Contro il Barcellona questa Roma non ha nulla da perdere, quindi può giocare con relativa tranquillità. ”
MAURIZIO CATALANI (Rete Sport) : “Io ho sempre difficoltà a capire Garcia, perché Manolas in tre partite ha avuto tre partners diversi e soprattutto ha cambiato tre moduli creando confusione."
MASSIMO CECCHINI (Rete Sport): “Questa volta Garcia ha fissato l'asticella degli ottavi. Siamo a metà settembre e siamo a chi auspica e chi teme l'adattamento di un centrocampista come centrale, evidentemente qualcosa non è andato per il verso giusto. Forse Ruediger e Castan sono più indietro di quanto si pensi. Io non so se il fatto di De Rossi centrale sia stato un fatto di necessità oppure la Roma scientemente ad inizio stagione ha deciso che lo avrebbe utilizzato in questo modo perché sarà il futuro Beckenbauer che a fine carriera è arretrato in difesa ed ha fatto bene così. Questa non è una partita fondamentale, ma è diverso dall'anno scorso quando si partiva con i cavalieri che facevano l'impresa. Io mi aspetto una sorpresa in positivo per la Roma domani. Con la Juve in questa situazione questo è il momento di approfittarne, se non si ha la mentalità giusta adesso si potrà rimpiangere per tanto tempo. In Europa la mentalità si forma anche giocando partite di questo genere. Certo lì vincere non è indispensabile, in campionato sì perché la Roma quest'anno è stata costruita per vincere”.
PIERO TORRI (Tele Radio Stereo) :“La partita del Barcellona è così: loro avranno la palla per il 70% della gara. E tu devi essere bravo a renderti pericolo per quel 30% che rimane”
ADRIANO SERAFINI (Tele Radio Stereo) :“Trovo difficoltà a capire come si possa affrontare una squadra del genere dal punto di vista tattico. La partita dipenderà molto da loro, piuttosto che dalla Roma”
LUCA VALDISERRI (Rete Sport): “Secondo me con De Rossi in difesa accanto a Manolas giochi meglio. Certi giocatori ora non li prendi più al top, e vale anche per Dzeko che è un giocatore molto forte ma non è il giocatore del Wolfsburg, anche se per il calcio italiano è un fuoriclasse. Iturbe ha fatto due begli spezzoni con Juve e Frosinone, è riuscito ad ottimizzare i pochi minuti in cui ha giocato. Se già alla prima conferenza vanno Garcia e De Rossi vuol dire che per Totti non ci sono proprio speranze di vederlo”.
RICCARDO ‘GALOPEIRA’ ANGELINI (Tele Radio Stereo): “Io ho sempre difeso Luis Enrique come uomo e come allenatore, ma domani sera è un avversario e quindi nessun applauso. Forse alla fine, ma a seconda di come finisce… Ho letto che mancando Dani Alves fa giocare Sergio Roberto. Ma che so’ due giocatori? Lo dico oggi a Luis Enrique: occhio a Salah!”.
DAVID ROSSI (Roma Radio): “Domani la Roma gioca contro la squadra più forte del mondo. Io credo che sia un onore farlo. Ci confrontiamo con il nostro possibile futuro, mi piace pensarla così. Luis Enrique quando arrivò a Roma era ancora un po’ acerbo, in assoluto credo che sia un allenatore molto preparato, e penso che sia una persona quasi troppo per bene per fare il tecnico, ma all’epoca parlammo di un allenatore che soltanto a Barcellona avrebbe potuto trovare il suo ambiente ideale. Sicuramente il Luis Enrique che vediamo adesso non è quello che stava a Roma, ma forse ci voleva un po’ più di pazienza con lui, un po’ più di visione verso il futuro. La conferenza stampa di Luis Enrique delle 18 potrebbe essere l’occasione per fare i conti con noi stessi. Come si ferma il Barcellona? Con un po’ di fortuna, con tanta grinta, tanta attenzione e tanto orgoglio”.
CHIARA ZUCCHELLI (Rete Sport): “La prima Roma dell'era americana era un'idea di Roma che poi non si è concretizzata, un'idea di Roma pulita che mi piaceva molto, anche se mi piace molto anche la Roma di Dzeko e Salah. Veniva nascosto anche molto poco, per esempio la lite tra Lamela e Osvaldo. Diamo troppa importanza all'ambiente, Garcia fa quello che vuole lui, non quello che diciamo noi, altrimenti non farebbe giocare Gervinho perché è una cosa che diciamo tutti. Domani dovrà essere Edin Dzeko contro tutti. E' una Roma che sicuramente non andrà all'assalto del Barcellona, con De Rossi che sarà un punto fermo in difesa, e Dzeko in attacco. Szczesny è partito tra i migliori, è veramente un portiere di stampo europeo”.
DARIO BERSANI (TeleRadioStereo): “Vainqueur siamo curiosi di vederlo, io uno che dice che s'ispira a Fernandinho già lo amo. Luis Enrique è venuto qui a fare scuola guida”.
NANDO ORSI (Radio Radio): “Speriamo di trovare un Barcellona sbagliato domani perché è sempre difficile giocare contro di loro, anche perché impone sempre il suo ritmo e sono poche le partite che stecca durante un anno, sono altri ritmi e altri movimenti senza palla. Se la Roma giocasse con lo stesso atteggiamento con cui ha giocato l'anno scorso contro il Bayern ne prenderebbe altri 7, deve chiudersi dietro ed aspettare per ripartire. La Roma vista contro la Juventus fa ben sperare, poi è ovvio che anche la sconfitta non pregiudica niente. Castan sono due partite che non gioca, adesso è pronto per questo mercoledì? Secondo me Garcia rimette Ruediger in difesa, anche perché non può cambiare formazione ogni volta”.
ROBERTO PRUZZO (Radio Radio): “Bisogna fare una partita intelligente, cercando di sfruttare il lato debole della squadra avversaria, cioè la difesa, e quindi cercare di sfruttare gli spazi del Barcellona. La Roma deve giocare corta e dev'essere pronta a ripartite a tutta velocità, deve giocare ad un ritmo alto, limitare al massimo il reparto più forte del Barcellona, cioè l'attacco, e sfruttare al massimo il suo reparto più forte che è sempre l'attacco. Chi lo sa che domani non vengano schierati giocatori che al momento sembrano anche non in forma specifica ma che al momento magari possono rendere bene. Per quanto riguarda il Barcellona e Luis Enrique, io penso sempre che i grandi calciatori fanno i grandi allenatori”.
FRANCO MELLI (Radio Radio): “Luis Enrique alla Roma è stato una schifezza, poi ora fa bene al Barcellona ma ci sono casi meno eclatanti che sono uguali: Bigon ha vinto uno scudetto col Napoli ma non mi pare che si possa definire un grande allenatore. Penso che la Roma domani possa fare bella figura se farà giocare la formazione del primo tempo contro la Juve, credo che dopo quello che è successo l'anno scorso Garcia non andrà all'arrembaggio ma farà una partita molto attenta. Credo che il Barcellona sia una squadra meravigliosa che però ti lascia giocare e qualche volta va pure sotto, quindi non mi meraviglierei se domani sera dovesse perdere. L'assetto della Roma secondo me dovrebbe essere quello della Juve del primo tempo, sostituendo Pjanic con Florenzi ed utilizzando Torosidis come terzino. Io giocherei col tridente Falque, Dzeko e Salah”.
FURIO FOCOLARI (Radio Radio): “L'unica speranza della Roma domani è proprio Luis Enrique. Questa partita dal punto di vista della classifica del girone non dico che è poco importante ma quasi, perché le partite che saranno fondamentali sono quelle dopo. Digne contro la Juve ha giocato solo d'attacco, un terzino bravo deve giocare bene anche in difesa. La Roma domani deve giocare con la migliore formazione possibile, e secondo me per questo Florenzi deve giocare davanti”.
ROBERTO RENGA (Radio Radio): “Luis Enrique è cambiato da quando ha litigato con Messi, ora infatti sta facendo bene. Adesso non toglierebbe più Totti e De Rossi, perché certe cose gliel'hanno fatte capire a Barcellona. Secondo me la Roma deve superare lo shock del Bayern. Ma Castan come sta? Se stesse bene io lo utilizzerei mettendo De Rossi a centrocampo. Davanti ho una grande incertezza, metterei Dzeko e poi servirebbe qualcuno che vada a prendere Sergi che è il più debole del Barcellona, quindi il più adatto mi sembra Iago Falque”.
ILARIO DI GIOVAMBATTISTA (Radio Radio): “La Roma deve giocare come sa giocare, dev'essere migliorata per l'Europa perché l'anno scorso la debacle è partita proprio dal 7 a 1 con il Bayern Monaco. . Nel periodo di Luis Enrique a Trigoria ci stava una beauty farm, ognuno faceva come voleva”.
GUIDO ZAPPAVIGNA (Rete Sport): “Luis Enrique lo stimo e mi è dispiaciuto che se ne sia andato, io capisco che potevamo essere delusi dai risultati, ma era un progetto nuovo in cui bisognava crederci. Io spero che domani sia accolto da un grande applauso allo stadio Olimpico”.
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