Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.
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‘RADIO PENSIERI’, PUGLIESE: “Senza Gervinho e Salah oggi sarà fondamentale Dzeko”
Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali
UGO TRANI (Rete Sport): “Il centrocampo sembrava l’unico settore ricco di giocatori, invece diventa il più povero. Se non c’è De Rossi vuol dire che gioca Keita, se non c’è nemmeno Keita vuol dire che è in ritardo pure lui. Se ha lavorato due settimane dal derby e non è pronto, il centrocampo non ha tutti questi uomini a disposizione per questo ciclo. La Roma ha meno impianto di gioco rispetto ad altre squadre, pur avendo dei grandi giocatori. Non vedo particolari miglioramenti nella fase difensiva: forse il più bravo è Digne, però, Manolas avrebbe bisogno di una guida che di certo non è Rüdiger. Il tedesco in nazionale fa il terzino. Non so quale è la coppia migliore di centrali, ma è chiaro che Castan può essere importante. Oggi la Roma tra le prime cinque è la peggior difesa".
ANDREA PUGLIESE (TeleRadioStereo): “Oggi con le assenze di Salah e Gervinho sarà ancora più importante Dzeko. Non avendo le ali farà anche un tipo di lavoro diverso, farà di più il terminale offensivo, giocherà più alto, resterà di più a presidiare l’area. Questo vuol dire che serve gente che butti i palloni dentro l’area. Sicuramente oggi Dzeko farà un altro tipo di partita rispetto a quanto abbiamo visto fino ad ora, sarà più centravanti che falso nueve”.
ALESSANDRO ANGELONI (Rete Sport): “In assenza di Gervinho e Salah, Dzeko può essere un’arma in più per la Roma. Destro? Nella storia della Roma di ex che ti hanno fatto lo sgambetto ce ne sono tanti, cosa che lui ha già fatto quando era al Milan. È un giocatore che ha anche un po’ di rabbia nei confronti della Roma, il fatto di voler esserci a tutti i costi nonostante l’infortunio non mi fa stare molto tranquillo. Detto questo la Roma è notevolmente più forte del Bologna”.
GIANLUCA PIACENTINI (TeleRadioStereo): “In questa giornata di campionato non mi aspetto grandi sorprese, se la Roma oggi va a Bologna e vince mi immagino tutte le 4 squadre di testa allo stesso posto in classifica e con le stesse distanze. Iturbe in campo credo sia una scelta abbastanza obbligata, soprattutto in un momento in cui mancano sia Gervinho che Salah. L’argentino potrebbe essere una risorsa importante, potrebbe partire titolare oggi e sarebbe anche la cosa più semplice da fare. L’alternativa, che io mi aspetto prima o poi, potrebbe essere quella di spostare Florenzi in attacco ed inserire un terzino tra Maicon e Torosidis. La Roma se gioca da Roma è in grado di fare filotto”.
LUCA VALDISERRI (Rete Sport): “Questa tra Bologna e Roma è la prima partita di Serie A dopo i fatti di Parigi, con lo strascico di tensione che porta. Ci sono affinità tra le due squadre (i due presidenti italo-americani, Pallotta e Saputo, ed i direttori sportivi, Corvino e Sabatini), ma la Roma è decisamente più forte: anche in situazione di emergenza i giallorossi devono vincere. Ad Iturbe non si deve chiedere di fare l’eroe, deve cercare di entrare in punta di piedi, fare le cose che gli chiedono e di dare un segnale, che altre volte ha dato meno, di tranquillità e dedizione alla squadra”.
PAOLA DI CARO (Rete Sport): “Iturbe? Non è che ora ci dobbiamo aspettare che divenga il Bale della Roma. Ha oggettivamente deluso, ma non mi aspetto che improvvisamente sia migliorato. Non è che gioca, se gioca, perché si è guadagnato il posto, ma perché mancano i due titolari. Non mi aspetto che sia lui che ci debba trascinare, spero che faccia una partita sufficiente, normale, e che giochi senza troppe responsabilità sulle spalle”.
MARCO MADEDDU (TeleRadioStereo): “Sono contento di registrare un afflusso importante a Bologna. Spesso non viene sottolineato il vero valore di Garcia. Ancelotti parla di Schmidt, Sousa e Sarri come i nuovi tecnici promettenti: l’allenatore giallorosso ne ha già battuti 2 su 3”.
MASSIMO CECCHINI (Rete Sport): “Ci stiamo abituando a vedere giocare Florenzi terzino, e sappiamo che Sabatini lo reputa tra i più forti del mondo in quel ruolo, ma le sue idee non sempre coincidono con quelle di Garcia: per questo al Dall’Ara l’ipotesi di vedere Florenzi in posizione avanzata non è un’utopia. Sono curioso di vedere, alla fine del girone di andata, quante partite avrà giocato da terzino e quante da centrocampista avanzato”.
DAVID ROSSI (Roma Radio): “Questa con il Bologna sarà una partita molto complicata. Il tasso di pericolosità di questa gara, tra l’altro, viene aumentato dalle tante assenze. Si è preferito tenere a casa anche De Rossi, ma io questo lo vedo come un segnale di grandezza della squadra. In altri tempi l’allenatore avrebbe chiesto a Daniele di stringere i denti, così non è e questo vuol dire che Garcia pensa che la Roma abbia delle alternative valide. Questo fa capire come la squadra approccia a questo mini-ciclo così importante. Una grande squadra cerca di gestire al meglio le sue risorse, una grande squadra oggi va a Bologna a vincere nonostante le assenze. Vittoria oggi vorrebbe dire stare in testa alla classifica, sarebbe una cosa importante dal punto di vista psicologico per mettere pressione ad Inter e Fiorentina. Bisogna avere fiducia e trasmetterla alla squadra”.
CHIARA ZUCCHELLI (Rete Sport): “Ieri mi ha colpito tanto Garcia che ha cercato di parlare il più possibile di calcio e di normalità. In queste settimane di campionato, di Bologna-Roma, se n’è parlato molto poco. Sono contenta che si ricominci. Io spero che tutti gli stadi di Europa diano la risposta che ha dato Wembley martedì sera. Sono molto curiosa di vedere se giocheranno Ruediger e Digne, Castan secondo me potrebbe avere un’occasione essendosi allenato per due settimane al contrario del tedesco. Però è vero anche che Ruediger e Manolas hanno bisogno di giocare insieme per affinarsi. A questo punto, però, su Castan è veramente una scelta tecnica. Rimango allibita da tutto questo amore che c’è nei confronti di Iturbe…”.
NANDO ORSI (Radio Radio): “Sicuramente il pensiero di quanto successo c’è, i giocatori sono anche esseri umani, non sono così frivoli da potersi estraniare da tutto. Sarà un weekend di lutto, di attenzione, di memoria. Spero soltanto che non ci siano fischi o petardi, che ci sia il rispetto. Ci facciano vedere il calcio e basta. Penso che la Roma tecnicamente non possa non vincere questa partita, deve controllare il Bologna ed aspettare il momento giusto per far male. Vedo una Roma vincente, anche se con difficoltà”.
ROBERTO PRUZZO (Radio Radio): “Credo che dopo quanto successo a Parigi sia giusto voltare pagina ed andare avanti. La Roma deve fare qualcosa in più rispetto a quello che ha fatto finora, se non ci sono spazi ti devi inventare qualcosa. Sono abbastanza convinto comunque che la Roma a Bologna la porti a casa”.
ROBERTO RENGA (Radio Radio): “Questa non è una partita affatto scontata, il Bologna io l’ho visto. Donadoni ha reso più umile questa squadra. È un Bologna che non darà tanti spazi, cosa di cui ha bisogno la Roma. Poi sarà anche la partita dei due presidenti americani”.
SANDRO SABATINI (Radio Radio): “Sarà una giornata un po’ atipica perché tutti abbiamo vissuto una settimana un po’ atipica. La partita tra Bologna e Roma non ha un esito scontato come si pensa”.
AUGUSTO CIARDI (TeleRadioStereo): “Incubo Donadoni? Da qui a parlare di incubo secondo me ce ne vuole… E’ un bravo tecnico, ma ci sono tre categorie di differenza tra Roma e Bologna”.
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