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‘RADIO PENSIERI’, SAVELLI: “La Roma è una coperta che se tiri da una parte si scopre dall’altra”

Continua la nostra rubrica quotidiana che accompagna i lettori che non possono ascoltare i commenti di conduttori ed opinionisti delle radio locali

Redazione

Quello delle Radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Sì, anche le altre città hanno degli spazi dedicati allo sport, e magari anche la loro stazione dedicata alla squadra del luogo. Non si troverà mai, tuttavia, una voce altisonante e popolare come quella proveniente dagli apparecchi della Capitale; una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo, e una folla di appassionati pronti a sintonizzarsi all’ora concertata. Ogni protagonista va a comporre un grande collage che riempie di spunti, approfondimenti e contraddizioni la settimana del tifoso. Un ciclo continuo, che si rinnova sulle frequenze FM locali ogni giorno, di partita in partita, stagione dopo stagione.

IACOPO SAVELLI (Rete Sport):La Roma in questo momento sembra una coperta che se tiri da una parte si scopre dall’altra. Non si riesce ancora a trovare la quadratura del cerchio, più passano le giornate più questo diventa un problema”.

GIANLUCA PIACENTINI (TeleRadioStereo):Le responsabilità sono solo di Garcia? Ovviamente il tecnico le ha e sono abbastanza evidenti sin dall’anno scorso, soprattutto a livello tattico. Non ha dato alla squadra un gioco, una riconoscibilità, una mentalità: questa è la sua colpa principale. Ma ovviamente non è l’unico. Oggi Sabatini ha detto una cosa giusta, ovvero che ‘se affonda Garcia, affondiamo tutti insieme’. Credo che la società e la dirigenza abbiano tante colpe. Il peccato originale è stato quello di pensare che con la squadra che era stata costruita chiunque potesse vincere lo scudetto, ovviamente non è così. Questa è una squadra costruita male, sugli umori del momento”.

MARIO SCONCERTI (Radio Radio):La Roma è una squadra che ha perso l’idea di gioco e la stima di sé, sotto questo aspetto l’allenatore è molto importante. In questo momento di grossa difficoltà Garcia non ha nulla a cui appoggiarsi, nemmeno al buon lavoro fatto prima con i due secondi posti che sono stati vissuti dalla piazza come due sconfitte. È una situazione molto delicata”.

ADRIANO SERAFINI (TeleRadioStereo):Nonostante gli ultimi risultati negativi della Roma, questo è un campionato che ti permette continuamente di rientrare, e questo è ancora più grave forse. Il cambio in panchina andava fatta in quest’estate, una volta che tu decidi di andare avanti con un allenatore di cui non sei convinto commetti l’errore più grande che la Roma sta pagando. Nelle ultime settimane abbiamo avuto la dimostrazione di quanto questa squadra sia limitata dal punto di vista psicologico. Cambiare allenatore adesso diventerebbe ancora più complicato, sento tanti nomi che non hanno senso. Lippi? Il vero traghettatore per la società è Garcia”.

MARCO MADEDDU (TeleRadioStereo):I numeri dicono che la Roma è ancora in corsa su tutti i fronti, ma questa non è una crisi che riguarda soltanto i risultati, anzi. Tutta colpa di Rudi Garcia? Io non credo. Ovviamente lui ha delle responsabilità ma non è l’unico. Un po’ tutti stanno contribuendo a questa crisi di risultati e prestazioni. Quello che sta facendo Florenzi nelle ultime settimane non mi è piaciuto, sia in campo che nelle dichiarazioni che ha fatto. A Torino sembrava un indemoniato. Io mi aspettavo una mossa della presidenza, ma non vorrei che le responsabilità dell’allenatore coprissero quelle degli altri”.

ALESSANDRO CRISTOFORI (Rete Sport):Sabato si sono messi in luce tutti i problemi di questa squadra. Il gioco che non c’è, nel primo tempo la Roma non fa un tiro in porta. È una rosa allestita male, basta vedere la panchina di Torino. Ci sono giocatori inadeguati come Ruediger, abbiamo visto cosa ha combinato. Florenzi conferma per l’ennesima volta che non è un terzino, mentre Bruno Peres abbiamo visto cosa è in grado di combinare. E poi quei gol nel finale… 8 negli ultimi 10 minuti. Manca l’autorità nel gestire il pallone in quelle occasioni”.

SANDRO ‘FUFFO’ BERNARDINI (Rete Sport):Quella di mercoledì è una partita cruciale per la stagione. Un altro tema di cui parlare è la scarsissima vena prolifica di Dzeko, come la scarsa prolificità di tutto l’attacco romanista. Nelle ultime partite la Roma ha segnato solo su rigore o su punizione”.

UGO TRANI (Rete Sport):Se la Roma passerà il turno di Champions, mi aspetto una conferenza stampa di Pallotta tra giovedì e venerdì in cui dirà che siamo tra le migliori 16 squadre di Europa. Il rinnovo di Totti? Finché c’è Sabatini Totti è scomodo a Trigoria, Sabatini non lo può vedere. Ruediger nella Germania gioca terzino, non credo sia un caso. L’allenatore migliore da prendere in corsa è Spalletti”.

ALESSANDRO ANGELONI (Rete Sport):Alla Roma serve uno Strootman, ma non per il gioco, quello lo deve dare l’allenatore. Parlare della partita di Torino è come parlare di altre quaranta partite giocate. In questo momento la linea è quella di insistere con Garcia e di sperare nell’imponderabile, poi a giugno si prenderanno delle decisioni”.

MAURIZIO CATALANI (Retesport): “Siamo nella situazione della passata stagione. Da gennaio siamo entrati nella fase di dramma continuativo della mediocrità. Siamo arrivati secondi solo grazie al gol di Yanga-Mbiwa, che poi abbiamo dato via, senza approfittare dei problemi delle altre squadra. Quest’anno è la stessa cosa, molti stop da parte delle altre squadre ma la Roma non ne approfitta a gongola nella mediocrità. Garcia senza Salah e Gervinho non sa proprio giocare. La Roma di Torino e Atalanta con questo Bate Borisov non vince”.

LUCA VALDISERRI (Retesport):“Tra Bate Borisov e Napoli vedremo se la presenza del presidente darà un risultato, anche se io non credo alle visite taumaturgiche. Un pareggio a Torino con una squadra che fa giocare male le avversarie ci può stare, ma non in un campionato dove pareggi a Verona e perdi in casa con l’Atalanta. Alcuni giocatori sono molto stanchi, hanno un calo fisico. Se fai giocare sempre gli stessi perché hai una rosa cortissima, è anche ‘normale’ che i gol arrivino soprattutto a fine partita”

MASSIMILIANO MAGNI (Retesport):“C’è da essere molto imbarazzati da quello che abbiamo visto sabato, sebbene ormai sia abitudine vedere partite del genere. Il messaggio in questo fine settimana l’ha dato la Juventus, squadra solida che sta crescendo. Quello che preoccupa della Roma è proprio che non cresce, rispetto invece alle altre squadre. Napoli, Inter e Juventus: tutte squadre cresciute rispetto all’inizio del campionato. La Roma invece ha fatto il percorso inverso”.

DAVID ROSSI (Roma Radio):“Il pareggio di Torino è stato deludente, la partita dei giallorossi non è stata buona. Ci aspettavamo delle risposte dalla squadra, dopo le sconfitte di Barcellona e Atalanta, invece la Roma non si è mangiata il campo, non è tornata dal momento di flessione. Il primo tempo è stato un disastro, peggio di quello con l’Atalanta: zero tiri in porta, zero tiri in generale. Poi riesci a segnare, con fortuna, e non riesci a tenere il risultato per 5 minuti. Il rigore non c’era, ma la Roma ha tenuto un comportamento di squadra non da Serie A, da una squadra provinciale ce buttava via ogni pallone senza giocarlo, cercando di lanciarlo il più lontano possibile, anziché amministrarlo”

ILARIO DI GIOVAMBATTISTA (Radio Radio): “A me non risulta che Pallotta si sia incontrato con Garcia. Così come Gabrielli e Zingaretti non hanno in agenda appuntamenti istituzionali con Pallotta. Lui è venuto l’altro ieri e ripartirà sabato prossimo prima di Napoli-Roma, e questo, secondo me, non è giusto. Ho l’impressione che a lui importi solo dello stadio e poco della squadra”

XAVIER JACOBELLI (Radio Radio):“La Roma dopo la batosta di Barcellona ha perso la sua identità. Sta succedendo tutto quello che avvenne dopo il 7-1 con il Bayern Monaco. Secondo me la società deve intervenire sul tecnico”

MARIO MATTIOLI (Radio Radio):“La Roma è una società non gestita. Un presidente che vive lontano non può risolvere i veri problemi. Lui pensa di mettere a posto le cose adesso, in pochi giorni: io glielo auguro, ma è difficile che ci possa riuscire. Così come costruire lo stadio a Tor di Valle, vedremo…”

ROBERTO PRUZZO (Radio Radio):“La Roma in questo momento non è nelle migliori condizioni per battere il BATE Borisov, però deve trovare le energie giusto per superare il turno per poi andare a Napoli e giocarsela per cercare di restare in corsa per lo scudetto. E’ una settimana difficile ma decisiva per la stagione”