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‘RADIO PENSIERI’, LENGUA: “Licenzieri Di Francesco solo per un allenatore come Conte”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

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Fabio Petruzzi (Centro Suono Sport – 101,5): “Ieri sera si è toccato il fondo, la Roma è una squadra allo sbando. Se Monchi dice di essere il principale colpevole, allora se ne andasse. I giocatori, poi, devono avere più rispetto per i tifosi che fanno tanti sacrifici per seguire la squadra. Di Francesco? Non ha più in mano la squadra. Quella di ieri è la più umiliante sconfitta della storia della Roma”

Mauro Macedonio (Centro Suono Sport – 101,5): “C’è assenza di dignità da parte del tecnico, del direttore sportivo e dei dirigenti. A me tornano in mente le dimissioni date in tempi più o meno recenti da parte di altri tecnici, come Ranieri per esempio che lasciò quando capì che la squadra non era più intenzionata a seguirlo. A Bergamo mi è sembrata di vedere quella scena. Probabilmente Di Francesco pensa di non essere l’unicocolpevole di questa situazione. In effetti sono state fatte delle scelte di mercato scellerate”

Max Leggeri (Centro Suono Sport - 101,5): "Vi dovete togliere questa maglia, indegni senza onore! Io dichiaro ufficialmente guerra dialettica a chi ieri ha infangato la nostra storia, a chi deve essere trattato solo con disprezzo. Un fallimento sportivo conclamato, ectoplasmi senza midollo! Ieri avete compiuto un omicidio sportivo, annientando e offendendo la passione dei tifosi romanisti. Servirebbero misure punitive spietate, invece il fenomeno con le nacchere arrivato da Siviglia dice che non servono punizioni, vergognatevi! A Roma ci sono i professionisti della cultura della sconfitta, non ci sarà alcuna rivincita, riscatto, prova d'appello, ah pagliacci! Questa volta è stato veramente toccato il fondo. In campo somari senza palle, allenati dalla pallida imitazione di un tecnico, supponente, borioso, presuntuoso, che come tanti personaggi che orbitano a Trigoria, è affetto da 'stocazzismo', la principale motivazione di questi reiterati fallimenti. Via da Roma, Di Francesco non ha trovato neanche un briciolo di dignità per dimettersi. Siete dei ladri di sogni! Un direttore sportivo giunto qui per demolire la Roma, un operato micidiale! In campo dei salsiccioni impomatati a cui non frega un ca**o di questa maglia. Qui non c'è progetto sportivo, ma solo finanziario, la Roma viene vissuta come un parcheggio momentaneo. Un club composto da figurine panini: pseudo presidente, pseudo dirigenti, allenatori e giocatori. A Trigoria oggi c'erano 9 tifosi!!! Ci state spegnendo! Grazie per averci regalato l'ennesima stagione da coglioni d'Italia"

Gianluca Lengua  (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Se Monchi rimarrà alla Roma deve cominciare ora a fare il mercato di giugno. Se si vogliono cambiare le cose bisogna iniziare subito. A riguardo questa mattina c'è stato anche un confronto tra la dirigenza e tecnico. Lo stesso allenatore ha avuto modo di parlare con la squadra a Trigoria. Io, però, ho la sensazione e comincio a pensare che qualche calciatore giochi contro Di Francesco. Non posso credere che Kolarov non riesca a fare una diagonale. Mai avrei immaginato una sconfitta del genere. I giocatori scesi in campo ieri non possono perdere in quel modo. C'è qualcosa sotto. Come si fa a dire che alcuni non giochino contro il mister? Magari anche incosciamente. Florenzi ha fatto una prestazione tremenda e Dzeko finge lo sputo nei confronti del direttore di gara. Esonero? Lo licenzierei, ma solo per uno allenatore come Conte, non per Sousa".

Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Continuare a parlare di Di Francesco è inutile, lui secondo me è già fuori. Lui è stato scelto come capro espiatorio ideale per una campagna acquisti come quella fatta. A giugno sarà di nuovo rivoluzione: Manolas resta? Secondo me no. Under, lo stesso. Ogni sei mesi o un anno, noi facciamo gli stessi discorsi. Il problema è strutturale, la squadra viene montata e smontata come come i lego e qualsiasi allenatore andrebbe in difficoltà. Deve cambiare la gestione di questa società. Per togliersi qualsiasi alibi servirebbe Antonio Conte, è molto semplice. Va cambiato il modo di gestire la Roma, che oggi è solo un’accademia”

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Essere oggi romanista vuol dire soffrire fino ad essere portati alla disperazione. Questa proprietà considera i tifosi semplici numeri, quando va bene, hanno annientato tutto il legame che c’era tra la tifoseria e Trigoria. E in campo arrivano solo umiliazioni, una dopo l’altra”.

Ivan Zazzaroni (Radio Radio Pomeriggio - 104,5):  "La crisi c'è da inizio anno. E' una squadra destrutturata e che ha avuto pochi momenti positivi e dovuti dall'importanza dell'avversario. La Roma ha commesso troppi errori e ora bisogna capire se questa botta produrrà qualcosa di forte che non vuol dire esclusivamente cambiare l'allenatore".

Alessandro Vocalelli  (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Le fortune o sfortune di un club sono determinate dalle scelte della società. Di conseguenza vengono tutte le altre scelte. Il problema fondamentale è la società Roma. Poi è chiaro, tutti hanno delle colpe, ma quella originaria è di un'azienda che non riesce a strutturarsi in maniera solida. Di Francesco, purtroppo, è andato completamente nel pallone: sia dal punto di vista comunicativo che nelle scelte in campo. Ora ci può anche stare di cambiare l'allenatore, ma il problema tanto si ripresenterà tra sei mesi". 

Guido D'Ubaldo  (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Nel distribuire le colpe mi sembra che ci stiamo dimenticando di Francesco Totti che rimane comunque un dirigente dell'area tecnica. La sua posizione è molto importante, oggi ha partecipato alla riunione a Trigoria e insieme a Monchi ha sempre difeso l'allenatore". 

Sandro Sabatini (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Non auguro l’esonero a Di Francesco, ma se proprio la Roma decidesse di cambiare io prenderei Panucci e non Sousa. Ho visto la sua Fiorentina e quella di Pioli e non credo quest’ultima gli sia seconda. Cristian, invece, mi sembra un buon prospetto per il futuro". 

Mario Corsi (Te la do io Tokyo, Centro Suono Sport 101,5): “Da anni siamo sotto il ricatto morale dello stadio, siamo prigionieri di questo progetto. In questa città c’è una cappa nera, composta da: informazione, politica (nazionale e comunale) e questa società che purtroppo ci ritroviamo. Ma vi rendete conto che stanno per fare un’opera che viòla tutto? Viòla tutto e chi si permette di sottolinearlo viene additato come deficiente nella migliore delle ipotesi. Roma è la squadra del popolo e ci trattano come viene trattato il popolo: da coglioni. Kolarov vendetevelo stasera stessa, fate ancora in tempo; ieri è andato anche a fare gli applausi sotto il settore ospiti, dimenticandosi che il giorno prima aveva detto a un tifoso ‘Sveglia tua madre’. Si dovrebbero dimettere tutti. De Rossi io non lo avrei fatto entrare, gli avrei evitato questa figuraccia. Il 7-1 con la Fiorentina è indelebile”

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): "E' una vergogna su tutta la linea. La Roma non è una squadra. Pastore è il simbolo di un mercato sbagliato. Il secondo gol preso è ridicolo. La Champions è stata un'eccezione. Non ci sono innocenti, ma il suicidio tattico è stato chiaro. Ci sono partite in cui è chiaro che sarai massacrato. Ci sono dei momenti in cui certe cose non le puoi fare e queste sono le colpe di Di Francesco. La Roma non sa chi prendere al suo posto, altrimenti l'avrebbe già esonerato. Pallotta non prenderà decisioni in questo senso, deve pensarci Monchi. Lui è convinto che Di Francesco non sia il problema, sarebbe interessante capire quale sia a questo punto". 

Riccardo 'Galopeira' Angelini (Teleradiostereo 92,7): "I giocatori rispettino la maglia, una volta si vinceva anche meno ma i giocatori ti rendevano orgogliosi. Non gli dobbiamo permettere di tradire i colori della Roma. L'allenatore è l'ultimo dei colpevoli, chi l'ha messo dove sta non poteva non sapere. La società dovrebbe pretendere che Di Francesco la tiri fuori da questo momento. Kolarov ve l'ho detto quando è arrivato chi era, voi ve ne siete accorti ora che vi ha mandato a fanc...o".

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il Manchester? Quella era la Champions League. Sono dovuto arrivare al 1937 per trovare 7 gol subiti in Italia della Roma, non lo cancelli più. Di Francesco non è difendibile stavolta. Solo la società può avergli detto di mettere Schick e Pastore insieme, non ha senso".

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Non si può perdere 7-1, è una vergogna, i giocatori si devono vergognare. Si può perdere, ma non così. Di Francesco non si deve dimettere, al massimo la società lo dovrebbe licenziare però come al solito non prende posizione". 

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Se non si dimette nessuno dei colpevoli non vedo perché debba dimettersi Di Francesco. E' uno sfascio completo, è una società che non ha vinto niente e che si è fatta male con una campagna acquisti scellerata. Chi ha preso Pastore va licenziato subito e anche Cristante ha fatto ridere ieri".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Pallotta, Baldissoni e Baldini sono per il pollice verso su Di Francesco, Monchi è l’unico a far muro. La tifoseria è spaccata, c’è chi se la prende con il tecnico e chi vorrebbe che sparissero tutti, dirigenti compresi. Ai romanisti dico: non fatevi il sangue amaro che ai giocatori e ai dirigenti non gliene importa niente. Vorrei un intervento di Totti, che è l'unico uomo a cui i tifosi fanno riferimento e invece lui sta lì appeso come un salame. Ai giocatori non deve stargli vicino, gli deve menare, perché anche lui sa quello che fanno”.

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Colpevoli dirigenti e allenatori, ma anche i giocatori devono assumersi le loro responsabilità. Bisogna capire se son Senza parole, squadra alla deriva senza reazione e consapevolezza di andare incontro ad una pesante sconfitta. Io penso che i giocatori non sono contro Di Francesco. Forse è il momento di cambiare"

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Fiorentina ha vinto ma giocava contro il niente. La squadra non è contro il Di Francesco, ma ieri hanno dimostrato di non essere giocatori pensanti, altrimenti non fai quella brutta figura”.

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): "Ci sono da prendere delle decisioni, e la presenza di Baldini nell'ombra mi sembra anomala. Sono d'accordo chi mette i giocatori in primo piano sul tavolo degli imputati. La squadra sta con Di Francesco? Se è sì, allora vai avanti e se è no si rischia peggio. E perché sta contro? E ancora, chi decide il nuovo allenatore?. Non mi semvra la situazione ideale per migliorare".