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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Credo in De Rossi per il futuro. Mi fido di lui, può riportare identità”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Giancarlo Dotto (Tele Radio Stereo 92.7): "Credo che per il futuro non ci sia garanzia migliore di quella legata a Daniele De Rossi, soprattutto se vorrà intraprendere una nuova storia con la Roma in una nuova veste. Mi fido di lui e ha tutte le risorse per comportarsi alla grande e per dare identità alla squadra, soprattutto alla luce della desolazione che c'è ora".

Max Leggeri (Centro Suono Sport 101.5): "Prima di Roma-Napoli, in pochissimi credevano nella possibilità di tornare al successo: questa rassegnazione è peggiore delle sconfitte stesse. I nostri simpatici eroi si sono superati, perdendo anche la faccia, senza dignità. Totti e De Rossi? Al netto della considerazione altissima per questi due personaggi, è un'evidente forzatura: pensare di risorgere come un'araba fenice affidando semplicemente la Roma a Totti e De Rossi sarebbe l'ennesimo errore di questa società. La strategia societaria non dipenderà mai esclusivamente da Totti, ma dal presidente americano. Se si sta utilizzando l'immagine di Totti come un'immagine sacra, per distogliere l'attenzione dalle reali criticità della Roma, si sta sbagliando grossolanamente. Senza i fluidi finanziari derivanti dalla Champions, con un indebitamento che bloccherà l'operatività dei dirigenti, con le macerie lasciate da Monchi, il più grande inetto della storia dirigenziale della Roma, non vedo nell’immediato alcun futuro raggiante. Siamo vicini alla fine dell'era americana? Pallotta è a un bivio? Non saprei. O cede la società o rilancia, non vedo altre vie da percorrere".

Fabio Petruzzi (Centro Suono Sport 101.5):"Romanticamente sarebbe bellissimo se la Roma fosse affidata a Totti e De Rossi, ma chiaramente, soprattutto nel secondo caso, Daniele potrebbe pagare un gap di esperienza che ancora non può avere. De Rossi in campo ha mostrato di avere le stimmate del grande tecnico, come accaduto a Guardiola o Simeone. Gattuso? A me è sempre piaciuto, il Milan è una squadra compatta e a livello di comunicazione Rino è uno che non si copre nessuno e non crea mai alibi al gruppo. La coppia Dzeko-Schick è improponibile, nessuno dei due è una prima punta che attacca la profondità... sono incompatibili".

Checco Oddo Casano (Centro Suono Sport 101.5): "Credo sia arrivato il momento che Totti prenda in mano la situazione e coordini la rifondazione della Roma. Con al fianco un uomo mercato come Massara, Totti può essere un valore aggiunto nella scelta dei giocatori, del nuovo tecnico, nel far capire a chi vive a Trigoria cosa significhi la Roma e che la tifoseria va rispettata ogni giorno. In questo anno e mezzo, Pallotta ha sbagliato palesemente strategia e il risultato sono le attuali macerie tecniche e finanziarie: se non ha in animo di cedere la società, affidi a questi uomini, che stanno qui e ci mettono la faccia tutti gli giorni, un nuovo progetto sportivo, che non può prescindere dalla scelta di un allenatore importante, capace di valorizzare il gruppo a disposizione e motivarlo. Non c'è nessun personaggio nel mondo che possa restituire serenità e un barlume di credibilità sportiva alla Roma come Francesco Totti in questo delicato momento storico".

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Con questa critica a Ranieri ci stiamo scordando di come Monchi abbia costruito male questa squadra. Ranieri ha preso una barca piena di acqua, una squadra che cammina e che non è organizzata. Domandiamoci perché Totti sta prendendo un po’ più di potere? Perché ci sono stati dei cambi di cariche nella Roma. Il mio appello è questo: se Totti davvero prenderà potere a Trigoria, mi aspetto che Baldini non metta più becco in nulla”.

Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Ranieri è l’ultimo dei responsabili, però prima di queste 3 partite la Roma giocava da 3, ora gioca da zero. Nelle ultime due partite hanno tirato 3 volte in porta, di cosa stiamo parlando. Per me Ranieri domani farà un 4-3-3. Il grande rischio che Totti funga da ombrello per questa società in un momento di difficoltà è altissimo. Io andrei a prendere un direttore sportivo a cui affiancherei Totti. A Trigoria è in atto una “guerra di potere”. Ho perplessità sul fatto che Baldini possa sparire. L’unica possibilità che Totti ha di prendere più potere è se rimane Massara o se arriva un ds con un profilo basso, altrimenti passa la linea Baldini”.

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Il sistema di buttare la palla avanti che vorrebbe Ranieri dà l’idea di una squadra da bassa classifica, e invece la Roma potrebbe anche andare in Champions League. Di Francesco ti ha lasciato in una posizione di classifica migliore di quella attuale. A me sembra impossibile che Pallotta metta la Roma in mano a Totti”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “È stato sbagliato mandar via Di Francesco e su questo siamo tutti d’accordo ma da qui, invece di prendere atto della scarsezza di alcuni giocatori, a continuare a pensare che sia sempre colpa dell’allenatore ce ne passa”.

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Totti non dovrà fare il mercato, gli farei fare il responsabile dell’area tecnica. Le scelte devono essere indicate e suggerite da lui, ma non deve andare a fare le trattative”.

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Totti deve avere chiarezza attorno. Se gli viene dato potere, deve essere potere reale. Deve potersi scegliere un direttore sportivo, deve essere lui quello che riferisce al presidente. Se invece c’è sempre l’uomo ombra, anche lui rischia di essere travolto”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Non vi state accorgendo di una cosa: con Ranieri la Roma sta peggiorando. Totti si deve far dare delle garanzie. In questo momento è una bandiera immacolata: se prende potere nella Roma con delle garanzie è un conto, altrimenti no”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo - 92,7): "A Pallotta gli direi di fidarsi di più del suo staff. La Roma matematicamente può rientrare nella lotta Champions, ma il campo ci dice il contrario. Anche Manolas lo ha fatto intendere citando l’Europa League. Se la Roma è a questo punto non è solo colpa di Olsen. Non credo che Zaniolo verrà rinnovato per poi essere ceduto”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): "Totti è una scelta fatta per proteggersi dalla pioggia che arriverà. Gli danno un ruolo in una Roma che non conta più".

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): "Se la Roma si affida a Totti è perché non sanno più che cosa fare e gli serve un salvagente. Come fa a fare la squadra senza soldi e senza una società alle spalle? A lui dico di lasciar perdere, è solo un'ancora di salvezza per Pallotta. Non può prendersi sulle spalle tutta la politica sbagliata della Roma".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): "Ranieri ha detto a qualche amico che non si aspettava una situazione così grave".

Alvaro Moretti (Radio Radio Mattino – 104,5): "Nella Roma c’è tanta confusione e l’idea di pensare a Daniele De Rossi come prossimo allenamento è pericolosa. In questi anni a Pallotta è mancato il grandissimo allenatore, ha preso sempre allenatori che consentissero una gestione da remoto, da computer, perché la proprietà e chi decide sta lontano. Ora la ripartenza va affidata a un tecnico che toglie gli alibi a tutti. Io prenderei Mourinho”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Alberto De Rossi è più forte di tutti gli allenatori della Roma visti negli ultimi anni. Daniele non è ancora pronto per essere allenatore, è ancora troppo giocatore, devono passare un paio di anni da quando smette”.

Claudio Moroni (Centro Suono Sport – 101,5): “Non dobbiamo credere che con i pieni poteri a Totti si possa risolvere qualsiasi problema, ma almeno lui è un uomo di calcio che ne sa più di tutti e conosce benissimo l’ambiente. Io dico che la Roma il prossimo anno non deve cambiare troppo la rosa, bastano solo quattro o cinque acquisti. Ma si deve indovinare allenatore e direttore sportivo e soprattutto bisogna migliorare il trend degli infortunati”.