Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.
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‘RADIO PENSIERI’, NISII: “La Roma è tornata a fare le fiamme”. PUGLIESE: “È la vittoria di Di Francesco”
Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane
"Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Non sono così deluso dalla Roma in campionato, la Champions ha sottratto qualche energia. Sta andando anche oltre i programmi stagionali, che prevedevano arrivare tra le prime 4, fare una bella figura in Champions League e arrivare in finale di Coppa Italia. Se non si insultano i giornalisti si è un imbecille: Di Francesco ha dimostrato grande personalità, anche quando si è parlato della cessione di Dzeko ha preso una posizione importante. Quando una persona è educata lo facciamo passare per lo scemato di turno, invece ha grande personalità e lo stanno dimostrando i risultati”.
"Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Il periodo nero della Roma è iniziato con la Coppa Italia col Torino ed è terminato con la Samp in casa. Dalla partita successiva, il 4 febbraio, la Roma si è ripresa. Cosa è successo in mezzo? C’è stato il mercato, con Emerson ceduto e le voci su Nainggolan e Dzeko. La squadra è andata giù, si è creata una spaccatura tra spogliatoio e club con Di Francesco che si è schierato dalla parte della squadra. Se la Roma dovesse finire oggi il campionato, avrebbe fatto meglio del Napoli, che ha mandato all’aria Champions, Europa League e campionato; la Roma invece si qualificherebbe in Champions e sarebbe arrivata ai quarti di finale in coppa, guadagnando altri 12 milioni, che potrebbero consentire di non vendere Alisson. Di Francesco finora ha fatto un’ottima stagione”.
"Roberto Renga (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “La Roma è stata pronta nei momenti giusti. Con l’Atletico c’è stato Alisson, contro il Chelsea ha fatto due partite straordinarie. Contro lo Shakhtar ha giocato una seconda partita intelligente e fredda. Dzeko è un regista davanti, in certe aperture sulla destra mi ricorda Totti perché dà la palla lì dove il compagno deve arrivare”.
"Xavier Jacobelli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Real, City, Bayern e Barcellona sono le squadre che né la Roma né la Juve vorrebbero affrontare. Tutti vogliono affrontare il Siviglia, ma abbiamo visto cosa ha fatto col Manchester United. Sulla carta rimane però la più abbordabile. Questa doppia affermazione del calcio italiano è importante, ora Roma e Juventus devono crederci visti i riflessi sul piano economico della Roma. La Champions è diventata una slot machine. Le prestazioni di Alisson sono migliorate di partita in partita, ora ci sarà anche ai Mondiali in Russia. Viste le quotazioni del mercato e il ridotto numero dei portieri di livello mondiale potrebbe alzare il prezzo, ha solo 25 anni. Il ritardo in campionato? C’è il cammino imperioso della Juventus, che sta facendo anche meglio dell’anno scorso. La Roma in Champions si è trovata a suo agio e per fortuna non ha venduto Dzeko. Questa prima stagione è di costruzione, Under non è un giovane di belle speranze ma si sta affermando. Il punto interrogativo per la prossima stagione sarà Schick”.
"Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): “Vorrei evitare un’operazione ‘rasi al suolo’ con il Barcellona per la Roma e il Real per la Juve. Con uno scontro Roma-Juve almeno una andrebbe in semifinale”.
"Gianluca Piacentini (Teleradiostereo 92,7): “Il Liverpool sarebbe tra le soluzioni più gradite. Ogni partita porta via con sé una storia: il Siviglia, il Liverpool e la Juventus. Le altre sono ingiocabili, potendolo fare con le mie mani proverei a tirare fuori il Siviglia. Magari si affrontassero tra di loro Barcellona e Real e City e Bayern. La Roma non ha molte possibilità di fare strada, con un buon sorteggio arrivare in semifinale sarebbe un sogno assoluto. In questa stagione hai comunque risposto alle aspettative perché in Europa hai fatto di più, se finisse adesso la stagione non sarebbe negativa. Col Crotone la Roma deve crearsi un margine per mettere al sicuro il terzo posto”.
"Andrea Pugliese (Teleradiostereo 92,7): “Siviglia e Liverpool sono le avversarie più auspicabili, ma comunque arrivato a questo punto chi becchi, becchi. La seconda fascia è fatta da Roma, Liverpool, Juventus e Siviglia, ma eviterei volentieri la Juve per evitare altre situazioni. Non sopporterei l’idea di andare di nuovo allo Stadium e perdere, è una questione personale. L’ingresso tra le prime 8 permette a tutti di vedere la stagione in modo diverso, questa è la vittoria della grande umiltà. La Roma è riuscita a cambiar pelle, ha saputo gestire i momenti. Ed è la vittoria di Di Francesco, che ha messo da parte il suo credo. Non so se la Roma di Spalletti ci sarebbe riuscita, sicuramente avrebbe giocato in modo più presuntuoso”.
"Federico Nisii (Teleradiostereo 92,7): “Se costruisci la mentalità giusta, poi te la ritrovi estesa anche ai tasselli che cambi e che prendi dall’intero organico. Non cambia ora se al posto di Under gioca Schick o se al posto di De Rossi gioca Strootman centrale con Pellegrini. Strootman in crescita, lo vedo più simile al calciatore della scorsa stagione: quello del pre infortunio era ancora un’altra cosa. La Roma è tornata a fare le fiamme, dimostra brillantezza nelle situazioni nelle quali nei mesi bui arrivava sempre seconda. Una stagione importante dà credibilità ad un allenatore per raccogliere la semina il prossimo anno; dover ricominciare con un nuovo tecnico sarebbe stata una iattura. Non bisogna farsi prendere dall’isteria del momento: dopo il Milan si volevano cambiare pure i giardinieri, dopo lo Shakhtar contratto a vita a tutti. Per fortuna c’è Monchi. La Roma con la Juve sarebbe largamente sfavorita, sarei meno spaventato però rispetto ad affrontare squadre come il City, il Bayern e il Barcellona, che potrebbero far male in un modo più doloroso”.
Mario Corsi (Te la do io Tokyo - Centro Suono Sport – 101,5): “Stamattina volevo farvi pensare ad una cosa: quando si parlava di ‘piagnoni’, si parlava sempre dei tifosi romanisti; ora piagnoni sono diventati i laziali e i napoletani. Dzeko è diventato un calciatore troppo importante: ha segnato in quasi tutti i match importanti di quest’anno. Infatti, per me, il bosniaco sta tra i centravanti fuoriclasse, sotto solo a fenomeni come Cristiano Ronaldo, Messi. Dzeko è in buona compagnia: sta con i vari Suarez, Lewandowski e Cavani. Bisogna riconoscere che è stato un centravanti fondamentale quest’anno. Poi mi dicono ‘eh ma due mesi non ha giocato’; vero, per carità, ma il suo periodo no è coinciso perfettamente col momento in cui Pallotta lo stava vendendo, quindi ci può stare. Tornando alla Roma, e al passaggio del turno, spero che adesso si possa aprire un ciclo”.
Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): "In campo contro lo Shakhtar c'erano dieci giocatori acquistati da Sabatini, considerando che Kolarov è stato portato in Italia dall'ex diesse giallorossi. Il lavoro di Monchi però è stato impressionante. Le sue parole sono molto importanti, vuole costruire una nuova mentalità dentro lo spogliatoio e l'ambiente Roma. Pallotta vorrebbe tenere Alisson, ma purtroppo la Roma non è all'altezza del portiere giallorosso e prima o poi sarà costretta a cederlo".
Gabriele Ziantoni (Teleradiostereo 92.7): "Gerson sta crescendo, è uno dei primi cambi per Di Francesco. Il brasiliano sta diventando una pedina fondamentale di questa Roma".
Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): "Mi interessa poco chi capita: il Siviglia ha nascosto la palla al Manchester United. Al momento la mia graduatoria è affrontare il Real Madrid, poi Barça, City, Bayern e Juve. terzo blocco Roma, Liverpool e Siviglia. Tutte le squadre dovrebbero fare attenzione ai giallorossi".
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Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): "Ai quarti di Champions per la Roma andrebbe benissimo il Siviglia, poi in seconda battuta il Liverpool (anche se ho timore delle squadre inglesi). La Juve dovrebbe evitare la Roma, i giallorossi sono pericolosi perché non hanno niente da perdere".
Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino – 104,5): “City, Real e Barcellona sono un gradino sopra le altre, poi Bayern e Juve si equivalgono, Liverpool, Roma e Siviglia sullo stesso piano”.
Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Real e Barcellona sono sulla griglia per meriti, non perché giocano meglio. Il City mi convince di più”.
Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Barcellona e Real hanno due giocatori che in qualsiasi momento decidono una partita, ma il City ha dalla sua il miglior allenatore del mondo. Spero che non tocchi il Liverpool alla Roma, l’ideale è prendere il Siviglia”.
Claudio Moroni (Centro Suono Sport – 101,5): "La Roma se vuole costruire una squadra vincente per competere ad alti livelli deve assolutamente tenere Alisson e cercare di farlo diventare anche uomo immagine del club. Non vinceremo uno scudetto prima di tre anni magari cominciando a riconquistare almeno una Coppa Italia continuando a fare bella figura in Europa".
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