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RADIO PENSIERI’, VOCALELLI: “Il voto per la gestione Pallotta è quattro. La rosa si è impoverita”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Giuseppe Giannini (Centro Suono Sport – 101,5): "A Friedkin chiederei presenza e appartenenza e vorrei che riportasse all'interno della Roma i protagonisti della storia di questa squadra. De Rossi? Il suo ritorno sarebbe un ottimo biglietto da visita per la nuova proprietà. Non so quale sarà il futuro di Fonseca, sono sempre i risultati a parlare per un allenatore e a fine stagione si farà un bilancio".

Max Leggeri (Centro Suono Sport – 101,5): "Un'intera città in attesa. Dan Friedkin sarà il 24° presidente della storia della Roma. Su questo credo non ci sia alcun dubbio. Ci sono stati dei semplici rallentamenti tecnici, che non destano alcuna preoccupazione. Accordi siglati, che saranno a breve comunicati. Chiedo al texano, una volta insediatosi ufficialmente, di percorrere una strada totalmente diversa da quella del 'latitante di Boston': è necessario riavvicinare la squadra alla tifoseria, allo zoccolo duro del tifo, aprendo i cancelli a Trigoria, riportando in auge il vecchio stemma, ingaggiando dirigenti che sappiano cosa sia la Roma e sappiano trasmettere senso d'appartenenza. E' necessaria una presenza più assidua del proprietario e che si abbandoni la politica del trading compulsivo, che ha generato solo fallimenti sportivi. E' necessario far seguire le parole ai fatti e di voler bene alla Roma. Con questi principi, riunendo l'intera tifoseria sotto un'unica bandiera, sono convinto che si possa finalmente costruire una Roma vincente".

Michele Gioia (Centro Suono Sport - 101,5): "Sono curioso di scoprire quale sarà l’approccio mediatico di Friedkin, fino a questo momento è rimasto lontano dalla luce dei riflettori denotando serietà e discrezione. Mi piacerebbe che questa nuova proprietà riuscisse ad instaurare con i tifosi un rapporto sincero che è fondamentale per creare un ambiente più sano e trasparente. Da un punto di vista tecnico chiedo solo una cosa: stabilità, nella programmazione, nelle scelte e nella crescita sportiva del club. Vorrei che per la prima volta si possa parlare di “progetto” in un’accezione positiva".

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Questa squadra con Pallotta ha avuto una continuità in Champions, per questo la sufficienza mi sembra il minimo. Non ha vinto nulla, ma la visibilità internazionale è aumentata, gli investimenti sono stati fatti. Ci scordiamo da cosa veniva la Roma, ossia una società con gli stracci. Non credo che la Roma di oggi sia migliore rispetto a quella di dieci anni fa".

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Non vado oltre il quattro per Pallotta. I risultati economici non mi sembrano straordinari, si va oltre i 200 milioni di debito. E' vero che c'è stata una campagna in Champions importante, ma anche prima la Roma ci era andata. Lascia la Roma con un patrimonio tecnico inferiore rispetto a quella che ha acquistato. A parte Zaniolo e Pellegrini non ci sono calciatori futuribili importanti. E' un gruppo completamente da rifare. Nel decennio precedente a Pallotta la Roma ha vinto uno scudetto ed è arrivata cinque volte seconda".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Alla gestione Pallotta do un 4 e mezzo. Oltre a non aver vinto nulla ha contribuito a deteriorare il rapporto squadra-tifosi migliore di Italia, come lo era quello tra i tifosi e la Roma".

Alessandro Austini (Teleradiostereo - 92,7): "Situazione sulla vendita della società? Mancano semplicemente degli allegati da firmare, ma il preliminare è firmato. La Roma di fatto passa a Friedkin. Anzi, passerà, perché servono due mesi per il closing. Il contratto è lungo, ha 100 pagine, come un atto notarile. Se si cambia una parola si deve ricontrollare il tutto. Il contratto è quasi firmato. Il comunicato verrà pubblicato quando il contratto sarà siglato in ogni singola pagina, come prevede la legge. Non c'è alcuna tensione".

Xavier Jacobelli (Radio Radio Mattino - 104,5): "Capiremo presto quali siano i programmi di Friedkin. Certamente il fatto che sia un solo proprietario, abituato ad avere sempre successo negli affari che ha intrapreso, fa presumere che costruirà una Roma molto ambiziosa. Molto dipenderà dagli uomini che sceglierà e anche dalle operazioni di mercato che vorrà e potrà fare. La solidità del nuovo proprietario della Roma è incontrovertibile, questa è una garanzia assoluta".

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): "Per adesso diamo fiducia a Friedkin. Un imprenditore che viene ad investire nel calcio italiano e in Italia in un momento come questo mi fa pensare che sia la persona giusta. Troppe volte i presidenti venuti dall'estero hanno dimostrato di non sapere niente del calcio italiano. Non credo possa fare peggio dei predecessori, è molto difficile. Di Pallotta non riesco a rintracciare cose positive. L'unico risultato è la semifinale di Champions. Lascia senza aver vinto nulla, con un bilancio in rosso e con una squadra da rifondare. Andare peggio è veramente difficile".

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): "La Roma deve veramente sperare che Friedkin sia una sorta di messia. Si esce da un periodo in cui la passione si è rarefatta e dove il rapporto tra la società e i tifosi è inesistente. È come iniziare una nuova storia".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): " Friedkin? Mi interessa soprattutto sapere cosa farà per quanto riguarda la squadra. Tutto il resto passa in secondo piano".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino - 104,5): "Tutti i segnali che mi arrivano dagli Usa sono positivi e si va verso l'accordo. Credo che l'ufficialità del passaggio di proprietà della Roma possa arrivare entro la giornata, orario italiano. C'erano stati dei problemi nei giorni scorsi, ma sono stati risolti".

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino - 104,5): "Le parole di Agnelli? Io, al posto suo, avrei pensato al Milan assente in Champions,  prima che alla Roma".