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‘RADIO PENSIERI’, AGRESTI: “Lazio più completa”. MELLI: “Con Fonseca può essere l’anno della Roma”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Anche se alla Roma dovessero arrivare acquisti in questa settimana, non giocherebbero contro il Genoa. La difesa della Roma non è assolutamente pronta, ci saranno Fazio e Jesus. Petrachi punta su Cetin, a Trigoria sperano sia una rivelazione come Marquinhos. Fonseca ha chiesto un centrale veloce ed esperto ed è un tassello che manca. A Trigoria hanno valutato la rosa della Roma come da terzo-quarto posto e si sono spiegati quello che è successo l’anno scorso come un problema mentale. Da qui nasce l'idea degli ultimi rinnovi”.

Nando Orsi (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “La Roma ha fatto una squadra da progetto, non può essere pronta. Non sappiamo neanche l’impatto dell’allenatore: se Fonseca farà fatica a inserirsi può avere difficoltà, se arriva uno alla Gasperini invece… Ma a me la squadra piace, ci sono tanti giovani di prospettiva che se esplodono in due anni possono portare delle soddisfazioni”.

Checco Oddo Casano (Centro Suono Sport - 101,5): "Il rinnovo di Dzeko è la notizia più clamorosa dell'estate romanista, perché nessuno si aspettava che potesse prolungare il suo rapporto. Lo scorso anno il bosniaco ha lanciato messaggi chiari: non sono mai state discusse le sue qualità tecniche, quanto quelle mentali e i suoi atteggiamenti. Disconoscere che Dzeko fino a 10 giorni fa volesse solo l'Inter è raccontare le favole. Le contingenze del mercato, la difficoltà della Roma di trovare un sostituto all'altezza, il fatto che l'Inter non abbia mai offerto i 20 milioni richiesti da Petrachi, ha riavvicinato gioco forza Dzeko alla Roma. Ora, tirata la linea, si riparte e mi aspetto che il bosniaco si prenda sulle spalle la Roma, perché indubbiamente è il calciatore più importante della squadra. Mercato? Petrachi deve obbligatoriamente completare la rosa: servono un centrale difensivo, un terzino destro e un attaccante, perché Dzeko non può essere l'unico terminale offensivo per tre competizioni".

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “La Lazio al momento è più completa della Roma, che a parte il portiere ha gli stessi dell’anno scorso senza Manolas, De Rossi ed El Shaarawy. Non mi sembra all’altezza dell’anno scorso, ad ora si è indebolita”.

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Differenze minime tra Roma e Lazio: Fonseca ha grande coraggio, può diventare l’anno dei giallorossi. Gli americani hanno già un trofeo in bacheca, il bonsai vinto con il Real Madrid”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Sembrerebbe non chiusa la trattativa Dzeko-Inter e sarebbe legata ancora a Icardi”.

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Nella Roma è più funzionale Dzeko che Icardi, serve più uno che viene e fa gioco. Ad ora si è indebolita ma se vuole avere chance, deve trovare i gol di Zaniolo, Pellegrini, Under… Dzeko non è Icardi, in fase realizzativa sono due cose diverse: uno ti fa 25 gol e l’altro no”.

Tony Damascelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “La Roma ha spiazzato l’Inter su Dzeko, le parole di Martina hanno chiarito come stavano le cose, dicendo che non potevano aspettare i comodi di Icardi. L’argentino è il centravanti migliore di tutti in Italia, è paradossale quello che sta succedendo. E la Roma con lui sarebbe stata più forte”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): “Dzeko? Se fosse stato solo un rinnovo “tattico” per far alzare il prezzo, non sarebbe stato accompagnato da quelle parole nel comunicato. La Roma ha tanti esterni ma non ha seconde punte, deve affidarsi ai gol di Dzeko. Questo è il mercato che racconta la splendida mediocrità delle romane: la Lazio lotterà come sempre per il quarto posto, la Roma invece negli ultimi 25 anni invece si è sempre detto che si lottava per il primo, secondo o terzo posto". 

Alessandro Austini (Teleradiostereo - 92,7): "La Roma è in difficoltà non essendo in Champions League, per questo si chiedono a Petrachi dei miracoli. Sarei deluso se il mercato finisse qua, mi aspetto dei colpi".

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma è la squadra dell'anno scorso, con l'aggiunta del portiere. I nuovi per ora non giocano. Manolas non è stato sostituito bene, si pagherà l'assenza di El Shaarawy. La Roma Cetin l'ha pagato, bisogna fidarsi di Petrachi che l'ha fatto seguire. De Rossi in questo momento sarebbe titolare nel centrocampo giallorosso. Con un grande difensore la squadra migliorerebbe molto".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “Se la Roma non dovesse andare in Champions per il secondo anno di fila, potrebbe essere l'inizio di un grande ridimensionamento. La nuova disciplina portata dal club può fare la differenza". 

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il voto al mercato della Roma è basso, si è indebolita. L'Atalanta può arrivare avanti sia ai giallorossi che alla Lazio. Mancini è un buon giocatore, ma è abituato alla difesa a 3. Ora il titolare è Jesus". 

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il mercato ha indebolito la Roma, ma il centrocampo può diventare fortissimo grazie all'allenatore. Penso che possa arrivare quarta. Dovrà puntare sul rendimento di Zaniolo". 

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “Manolas nel contesto Roma era fondamentale. Speriamo che Fonseca sia il valore aggiunto, perché i giocatori sono quelli. A 33 anni non sarà facile per Dzeko sobbarcarsi tutto il peso dell'attacco. Molto dipenderà dalla crescita di gente come Under e Kluivert. Dal mercato servivano giocatori in ruoli diversi".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Il precampionato della Roma non mi ha fatto impazzire, ma il mercato mi sembra buono. Paradossale il fatto che ripartirà però da tanti titolari della squadra dell'anno scorso".