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‘RADIO PENSIERI’, FOCOLARI: “La vendita di Nainggolan all’Inter è un obbrobrio”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Ivan Zazzaroni (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Mi piace il ringiovanimento della Roma. Mi piace particolarmente Nainggolan, ma se ci sono le condizioni può andare. Dipende da tante cose. La Roma ha deciso di prendere la strada del cambiamento, proviamo a vedere se è tecnicamente valido o no. Siamo ad un abbozzo di trattativa tra la Roma e l’Inter per Nainggolan. Le condizioni ci sono tutte, ma non so se alla fine si arriverà a dama. La Roma chiede molto di più di quello che vuole offrire l’Inter, che vuole inserire un giovane nella trattativa. L’inchiesta sullo stadio avrà ripercussioni sulla Roma”.

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La vendita di Nainggolan è un obbrobrio. L’Inter offre così poco perché ha capito che la Roma vuole venderlo”.

Mario Mattioli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Pallotta dice che questa inchiesta non inficia sullo stadio? Ma perché non se ne va, e perché non finisce di prendere in giro la gente? Una volta mi ha detto che io non entrerò mai dentro quello stadio. E vediamo adesso. Sono più di cinque anni che Pallotta ci prende in giro e prende in giro i tifosi innamorati della Roma. Ora aspettiamo quando Parnasi verrà interrogato cosa dirà".

Franco Melli (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Quando hanno messo le firme al progetto accanto a quella di Parnasi non c'era anche quella di Pallotta? E allora, perché non c'entra niente Pallotta? Le eventuali azioni illecite fatte sono state fatte per favorire lo stadio, e quindi Pallotta. Lui deve essere al corrente di questo. Se va fermato Pernasi, va fermato anche Pallotta. Io non venderei Nainggolan, ma se proprio devi cederlo, non devi farlo alle condizioni che vorrebbe l’Inter, ovvero 22 più un giovane. Se devi fare questo sforzo doloroso, serve almeno avere una certa convenienza".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Lo stadio viene sempre chiamato 'della Roma' e adesso non c'entra niente la Roma? Ma mettetevi d'accordo allora. Se si scoprisse che è stato agevolato tutto l'iter dello stadio il beneficiario chi è se non Pallotta? Non facciamoci prendere in giro. La domanda adesso è: cosa succede alla Roma?".

Alessio Di Francesco (Radio Radio Pomeriggio - 104,5): "Occorre fare una precisazione. La storia dello stadio della Roma ha sei anni, ma queste indagini riguardano gli ultimi due, da quando Lanzalone inizia a fare il consulente per il Comune sullo stadio della Roma. Secondo la tesi della Procura, leggendola ci vengono i capelli dritti, alcune persone si sono rese disponibili ad agevolare la seconda fase del progetto".

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92.7): "Monchi è molto deluso dal comportamento di Nainggolan. Al belga è stato concesso il rinnovo del contratto a patto che disputasse una stagione da professionista: questo evidentemente non è accaduto secondo il direttore sportivo e la rottura è stata inevitabile. C’è anche il placet di Di Francesco, che non muoverà un dito per fermare la cessione di Nainggolan. La Roma ormai deve vendere il giocatore perché i rapporti sono del tutto compromessi. La vicenda finirà con la cessione all'Inter, anche se manca ancora l'accordo". 

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Cinque anni fa mi accorsi che c’erano 23 ostative ognuna delle quali impediva la riuscita del progetto dello stadio della Roma. Però mi prendevano per matto… Ed invece io ho continuato. Mi aspetto adesso qualcosa anche nei confronti della società americana dello Stadio, sono loro i datori di lavoro. La Roma calcio non c’entra nulla. Pallotta e i suoi devono rispondere delle varie irregolarità palesi, oltre a Parnasi”.

Enrico Michetti (Radio Radio Mattino-104,5): "La procedura penale è molto lenta, non credo che tutto quello che sta succedendo sia legato al nuovo Governo. Questa cosa probabilmente la covano da un anno e mezzo. Non ho mai visto in 30 anni di attività tecnico amministrativa un cambio radicale di un progetto nell'arco di 10 ore. Le procedure sono complesse, normalmente ci vogliono 10 anni. Capendo chi è stato arrestato possiamo dedurre quali sono gli organi e le figure interessate". 

Furio Focolari (Radio Radio Mattino-104,5): "La Roma in questa cosa non c'entra nulla. Un anno fa il Prof. Michetti aveva già dei sospetti. Ci sarà un fuggi fuggi generale nel progetto stadio".

Roberto Renga (Radio Radio Mattino-104,5): "I nomi implicati sono pesantissimi. Quando si arriva agli arresti vuol dire che la situazione è pesante. Ci sono giornali che sono stati sempre molto dubbiosi. Che futuro avrà la Roma?Io non sono preoccupato per lo stadio ma per la Roma perché mi sta a cuore. La vicenda è sottile perché Pallotta ha sempre detto che qualora non gli avessero fatto fare lo stadio lui se ne sarebbe andato. Se lui dovesse andarsene dovrebbero trovare un nuovo acquirente perché la Roma andrebbe alla banca". 

Alvaro Moretti (Radio Radio Mattino-104,5): "Il PM che segue la vicenda è una garanzia per casi di questo genere. Questa vicenda pone la Raggi in una situazione complicata, sarà interessante capire lo sviluppo anche politico delle cose. Il Movimento 5 Stelle sta avendo delle difficoltà. Zingaretti si è esposto sempre con estrema cautela. Adesso bisognerà capire come si muoveranno con il progetto".