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‘RADIO PENSIERI’, PRUZZO: “Non mi preoccuperei del futuro di Zaniolo”

‘RADIO PENSIERI’, PRUZZO: “Non mi preoccuperei del futuro di Zaniolo” - immagine 1

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d'Italia. Una pluralità di stazioni che fungono da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche:

Roberto Pruzzo (Radio Radio Pomeriggio- 104,5): "Si parla troppo degli assenti, quando ci sono 30 giocatori in una squadra. Io con due anni di contratto non mi preoccuperei del futuro di Zaniolo. Sono cose che fanno parte del calcio, l’importante è giocare al meglio delle proprie possibilità. Poi non escludo che Zaniolo rinnovi domani. Non dimentichiamo i problemi che ha avuto, come se tornasse Spinazzola e cominciassimo subito a dire che non è più quello di due anni fa. Io in estate prenderei un centrale mancino, un terzino destro importante, un centrocampista e un attaccante da affiancare ad Abraham. Quattro titolari più il ritorno di Spinazzola".

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio- 104,5): "Io non credo alle favole, non credo che la Roma non pensi al futuro di Zaniolo e Mourinho non stia pensando a come farlo giocare o non stia analizzando certe sue prestazioni. Anche a La Spezia non aveva giocato, sta cercando di normalizzare una situazione che va gestita. Mourinho fa bene a gettare acqua sul fuoco, a puntare il dito su di noi dicendo che siamo ossessionati. Ma la favola di Zaniolo che sta in panchina nel derby ed è tutto ok non regge, anche il giocatore si sta interrogando sul futuro e lo fa anche la Roma, è giusto altrimenti sarebbero degli sprovveduti. Ci saranno delle analisi per capire come massimizzare l’asset".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino - 104,5): "Penso che tra la Roma e Zaniolo siamo forse ai titoli di coda. Non è per la Juve, ci sono diversi club esteri interessate, pronti a crederci e investirci. Bisogna capire se la Roma ci punta e al momento non crede molto in Zaniolo".

Alessandro Austini (Teleradio Stereo - 92,7): “Zaniolo ha bisogno di giocare e di dimostrare il suo talento e invece si parla sempre di altro: è un personaggio mediatico, è speciale. Vediamo cosa dirà Mourinho dopo l’allenamento comunque. Non sono stati fatti esami, sarebbe più a scopo precauzionale perché si tratta di un fastidio. Per la Roma è difficile fare bottino pieno a Marassi, non riesce da 14 anni: doppio gol di Panucci. Quest’anno, poi, hai fatto fatica anche all’Olimpico con le genovesi. La Roma non è tra gli undici club deferiti per le plusvalenze false, ora ha interrotto quelle vere perché ci sono persone che ci stanno mettendo dei soldi e c'è il fair play finanziario da rispettare. Io sono orgoglioso che la Roma lo stia rispettando. Non farà il grande mercato, ma farà le cose seriamente il che significa che venderà i grandi giocatori". 

Furio Focolari (Radio Radio Mattino - 104,5): "Roma schizofrenica, tanti alti e bassi nei risultati quest'anno, come la Lazio. Per domani contro la Sampdoria ho messo 2 ma non ne sono convinto".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino - 104,5): "Zaniolo è un giocatore ampiamente recuperabile sia nella Roma che in Nazionale. Ha avuto due infortuni molto pesanti che la gente forse si è dimenticata, e per questo ha bisogno di più tempo. Questo è stato l'anno di assestamento per Zaniolo, per ritrovare la migliore condizione, e spero che possa restare alla Roma"

Nando Orsi (Radio Radio Mattino - 104,5): "Zaniolo gioca da solo, è questo il suo principale problema. lui salta l'uomo sul lungo. Non c'entra il ruolo, è lui che si deve sbrigare. Per i problemi fisici che ha avuto un anno di attesa ci vuole, però il prossimo anno deve essere al top altrimenti resta una eterna promessa".

Sandro Sabatini (Radio Radio Mattino - 104,5): "Zaniolo ha cambiato il suo modo di giocare anche perché ha cambiato l'assetto muscolare. Non sarà più come quello di prima. Io proverei a farlo partire un po' più da lontano perché ha bisogno di campo, di galoppare. Un po' come Barella. Le scelte di Mancini e di Mourinho sono per fare il bene del giocatore. I due interventi chirurgici che ha avuto sono stati pesanti e ce lo dovevamo aspettare un campionato così".