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‘RADIO PENSIERI’, DOTTO: “Di Francesco inadeguato per la panchina della Roma”

LaPresse

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Giancarlo Dotto (Teleradiostereo - 92,7): "Il secondo tempo dell'Atalanta è stato uno stupro calcistico nei confronti della Roma. Non capisco come sia possibile entrare in campo in quel modo nella ripresa ed esco pazzo quando l'allenatore giallorosso dice 'ditemi voi cosa devo fare'. Trovo scoraggiante e inadeguato un tecnico così per una panchina prestigiosa come quella della Roma. Io credo che poi tutti siamo andati ad accendere un cero per il pareggio perché si sarebbe potuta mettere decisamente peggio".

Max Leggeri (Centro Suono Sport – 101,5): “Quello di ieri è un pareggio che ha il sapore della sconfitta. La Roma non è bipolare, la Roma è questa, una squadra di dimensione modesta, con tutti i suoi limiti, psicologici, tattici e di personalità. Cinica e determinata nel primo tempo, ma è stata schiantata dall’Atalanta che al termine dei 95 minuti meritava di vincere, facendo quello che voleva dall’inizio alla fine della gara. Superiori dal punto di vista fisico, condizione atletica e con Gasperini che è stato più bravo di Di Francesco. Punto benedetto, quindi, per restare a galla per la conquista del quarto posto. La Roma è una squadra falcidiata da infortuni, piena di incertezze in rosa, eppure il suo direttore sportivo è convinto che non ci sia bisogno di fare mercato. Di Francesco, oltre ad aver commesso errori durate la partita, si è superato nel dopo gara con dichiarazioni disarmanti. E’ un uomo alla deriva, un allenatore che naviga a vista, che chiede soluzioni agli altri. Non siamo una grande squadra perché a giugno, a Trigoria, hanno deciso di non esserlo”.

Giuseppe Giannini (Centro Suono Sport – 101,5): “Ma De Rossi? Se va in panchina vuol dire che almeno mezz'ora può giocare. E perché allora non è entrato? La colpa maggiore è di Di Francesco, perché non è intervenuto o lo ha fatto tardi inserendo Fazio. Vincendo 3-0 fuori casa, ma quanto voleva vincere? Io allenatore cerco di far gestire la palla alla mia squadra, inserendo giocatori di esperienza, mi metto a cinque a centrocampo, rallento il ritmo e lascio Dzeko davanti. Mezz'ora di De Rossi e la partita non avrebbe preso quella piega. Non scarichiamo la colpa sui giocatori e sull’ambiente. Questa volta la colpa è di Di Francesco. Ed è la quinta volta che succede, hai perso almeno 8 punti. E lo dice uno che ha sempre difeso Di Francesco. Mi dispiace, ma in alcuni momenti non legge bene la partita. Dico una cosa: la Roma cerca Mancini? Fermi tutti, occhio, un conto vederlo nell’Atalanta a 3 e un conto a Roma a quattro”.

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Questa è una Roma slegata: quando c’è da fare la fase difensiva, gli altri non vengono a aiutare i difensori. C’è qualcosa che non va. Se quest’estate pensano di vendere Manolas per rimpiazzarlo con Mancini… anche se non sarei stupito visto che Alisson è stato sostituito con Olsen. Purtroppo la Roma lavora così”.

Roberto Renga (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Se guardiamo solo il risultato, si tratta di risultato positivo. Alcuni giocatori della Roma sono impresentabili, alcuni mi hanno spaventato: Marcano, Kolarov, Karsdorp, Kluivert… A parte l’Atalanta, mi dite chi regge i 90’ in Italia? La Roma ha preso 29 gol in questo campionato, sono un’enormità”.

Stefano Carina (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La Roma è crollata fisicamente ieri, quindi la domanda è questa: perché la Roma dura 50 minuti, massimo 60? Questa è l’accusa che dobbiamo muovere a Di Francesco. L’emblema di tutto questo è Zaniolo, che gioca sempre un tempo. Sono rimasto impressionato dallo strapotere fisico dell’Atalanta. Olsen fa una ca*zata ogni 3 partite, sbaglia davvero tanto. Karsdorp può fare il mezzofondista, ma il calcio è un’altra cosa. È un giocatore che va per conto suo, va disciplinato tatticamente. Marcano è una cosa da mettersi le mani nei capelli. Ieri senza Nzonzi finiva tanto a poco. La Roma non ha un palleggiatore, continuiamo a dircelo da anni. Alla Roma serve un Pizarro, un Torreira, un Pirlo. Uno che addormenti i tempi. La Roma ha delle deficienze dal punto di vista del mercato che si stanno vedendo. Nessuno gioca più senza regista. La Roma deve fare la corsa sull’Inter perché l’Inter è implosa”.

Guido D’Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Quello che è accaduto nel secondo tempo di ieri è una cosa che deve far riflettere. C’è qualcosa che non funziona e bisogna capire se è una questione fisica, tattica, di personalità… Nonostante tutto, credo che la Roma possa correre per arrivare terza. Vedo che c’è una continuità di cose buone che fa la squadra. Di Francesco deve correggere assolutamente dei problemi strutturali, ma credo ci sia una continuità positiva dalla fine di dicembre. Il problema principale della Roma in questo momento è la difesa”.

Stefano Agresti (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Io non ho mai avuto l’impressione che la Roma fosse padrona della partita, era l’Atalanta a fare la partita. Nel primo tempo la Roma aveva avuto il grande merito di sfruttare le occasioni avute, quello che è successo nel secondo è stata la conseguenza della superiorità dell’Atalanta. Io non vorrei Gasperini a Roma, ma Percassi, uno con le idee chiare. È più importante avere un presidente così che un grande allenatore”.

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Stimo Di Francesco, ma ieri ha detto cose che non stanno né in cielo né in terra. Vanno richiamati all’ordine alcuni giocatori della Roma che non si comportano da professionisti. Durante la settimana si dovrebbero frequentare meno locali e ci si dovrebbe allenare al massimo delle proprie possibilità ogni giorno. Una squadra non può giocare solo 45’, Eusebio sveglia, controllateli che questi sono ragazzi. Non si può essere felici che la Roma lotti per il quarto posto, il club giallorosso sta facendo un passo indietro. Ieri Mancini mi ha deluso molto".

Furio Focolari (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Il 3 a 0 era un risultato incredibile, la Roma era su quel risultato per le invenzioni di Zaniolo e di Dzeko, altrimenti non aveva fatto nulla. Quando è arrivato il 3 a 1, tutti abbiamo pensato che l’Atalanta avrebbe almeno pareggiato”.

Francesco Di Giovambattista (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “La partita l’ha fatta l’Atalanta sia nel primo che nel secondo tempo, dietro la Roma ha ballato troppo. Questa squadra non dà mai la sensazione di chiudere le partite, questa è la cosa più grave accaduta ieri. È un problema atavico, non riguarda solo la gara con l’Atalanta”.

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio 104.5): “Il problema più grande della Roma per me la società, ma comincio a pensare che il problema sia anche quello di prendere buoni allenatori che però non chiedono. Ieri Gasperini ha dato una grande lezione a Di Francesco. Ieri l’Atalanta ha giocato la partita anche nel primo tempo. Come fa a essere un fatto di personalità quando hai giocatori come Manolas, Kolarov, Nzonzi e Dzeko? Temo sia un problema di gioco. A differenza dell’Atalanta, a un certo punto la Roma non sapeva come venirne fuori, non era più in campo. Questa squadra non sa come amministrare la partita nei momenti di difficoltà”.

Francesco Balzani (Te la do io Tokyo - Centro Suono Sport 101,5): "Abbiamo subìto l’ennesima rimonta. Continuo a sentir parlare di problema mentale e caratteriale – che sicuramente c’è – ma il problema secondo me è tecnico. Ieri poteva finire 6-3 per come siamo scesi nel secondo tempo. Di Francesco ha bisogno di giocatori di livello in molti settori del campo. Marcano non può giocare in serie A, abbiamo subito molti gol con lui, Karsdorp deve rivedere tutta la fase difensiva, Olsen è quello che è, Kluivert non mi sembra quel giocatore che ci avevano descritto… abbiamo ancora troppe incertezze. Se la Roma arriva quarta, in semifinale di Coppa Italia e ai quarti di Champions, credo che non si possa dire che Di Francesco ha fatto poco. A Di Francesco possiamo rimproverare la gestione delle singole partite, ma con questa squadra non può fare di più”.

Mario Corsi (Te la do io Tokyo - Centro Suono Sport 101,5): “Prima cosa: complimenti alla Roma per Zaniolo. Abbiamo avuto tutti da ridire sull’operazione con l’Inter, ma alla lunga va detto che avevamo torto… Nainggolan sembra finito e Zaniolo sembra essere il futuro del calcio. Questa era la prima cosa da dire. Poi, Atalanta-Roma. Contro l’Atalanta abbiamo visto la solita Roma: il primo tempo per me non è stato fantastico come leggo in giro, ma abbiamo fatto valere le figurine. Avete presente quando parlavo del gioco delle figurine? Ecco, il primo tempo fai tre gol perché tu hai Dzeko e loro hanno Zapata, Dzeko è più forte di Zapata e segna due gol su due occasioni che ha avuto. Di Francesco intervistato ieri dice delle cose che posso dire io, non l’allenatore della Roma. Non puoi dire ‘la mentalità non ce l’abbiamo’. Non può essere che quando vinci va tutto bene, sono tutti bravi, e quando perdi ‘la squadra ha deficienze tali che non gli permettono di guarire”. Che il signore ci preservi Manolas, senza di lui siamo finiti. Mancini, se lo prenderemo, mi auguro non sia quello visto ieri. Zaniolo fa giocate da fenomeno con una semplicità imbarazzante, ogni volta che lo vedo giocare resto a bocca aperta: raramente ho visto un giocatore della sua età fare le giocate che fa lui".

Alessandro Austini (Teleradiostereo 92,7): “Domenica col Milan è una gara fondamentale, forse non se n’è reso conto Nzonzi che si è fatto ammonire per proteste. C’è la convinzione di squadra e società di arrivare quarti, ma bisogna dimostrarlo. Alle prime difficoltà i giocatori quasi si consegnano all’avversario. Ieri ero convintissimo che sul 3-0 non fosse finita… Ci sono cose che non stanno funzionando e che fanno sì che Di Francesco non possa essere promosso a pieni voti: troppi infortuni e poi c’è la questione mentale. La frase ‘ditemi voi cosa devo fare’ è inaccettabile. Uno non deve accettare la resa così, Di Francesco ha già dimostrato di non saper dosare le parole nei post partita. Contro la Roma è troppo facile tirare in porta. La Coppa Italia è importante perché ti può far pensare che si possa portare a casa qualcosa quest’anno”.

Ubaldo Righetti (Teleradiostereo 92,7): “È un peccato perché anche in quelle partite dove la Roma ha compromesso il risultato, prima che arrivasse il risultato finale commentavamo ‘ammazza come sta giocando, ammazza che bei gol’. Per questo diventa complicato commentare, anche col Torino ci stavamo divertendo tutti. Tutto questo poi si dimentica perché comprometti il risultato. Alla prima difficoltà c’è un crollo, le squadre avversarie lo sanno… La squadra non fa niente, accetta questa situazione, pensando che poi qualcuno ti tira fuori. Portate in campo i discorsi che si fanno negli spogliatoi, riconoscete che si può andare in difficoltà”.

Roberto Renga (Radio Radio Mattino – 104,5): "Nel primo tempo la Roma ha sfruttato meravigliosamente i punti deboli dell'Atalanta. Ma di certo non mi aspettavo che non uscisse dalla propria area. L'Atalanta poteva vincere 7-3 o 8-4, ma risente delle partite ravvicinate. Vedremo come reagirà ai prossimi impegni. Perché la Roma non riesce a tenere quel ritmo e quel gioco? A Kluivert do voto 2". 

Franco Melli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Poteva finire 7-3, i romanisti si devono abbracciare e dire di aver avuto fortuna. L'Atalanta ha un nervo atletico spaventoso, grande resistenza alla fatica e intensità di gioco: tutto questo fa la differenza”.

Furio Focolari (Radio Radio Mattino – 104,5): “La partita l’ha fatta sempre l’Atalanta, anche sullo 0-3. La domanda è questa: è più forte la Roma o l'Atalanta? Per me i nerazzurri sono più forti di tutte quelle squadre che stanno in quella zona di classifica. A Bergamo uno come Marcano non gioca neanche con le riserve. Vogliamo parlare di Kluivert? Vi sembra normale entrare in campo in quel modo?".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “È successo quello che era successo già in altre occasioni, la squadra non ce la fa, non riesce a tenere 90 minuti. La personalità? Per andare sul 3-0 a Bergamo ce l’hai, la sensazione è che poi non ce la faccia più. Deve anche accontentarsi del pareggio visto che rischiava di andare via senza un punto. Parliamo anche dei cambi: Kluivert non ha preso neanche un pallone… Voglio pensare sia un problema fisico, altrimenti dai le testate contro il muro. Con De Rossi in campo la gestione della partita sarebbe stata diversa. La Roma è superiore a livello di giocatori, ma il campo dice che l'Atalanta è al pari di tutte”.

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma è una squadra così giovane che non riesce a capire il momento di stringere le fila. In campo ci sono giocatori del ’98, del ’99. Ci sono grandi ricadute, è inaffidabile dal punto di vista dell’esperienza. Zaniolo grande partita anche a destra, aveva più passo di tutti".

Ilario Di Giovambattista (Radio Radio Mattino – 104,5): “La Roma non ce la fa fisicamente. Ieri deve accendere un cero… Per il quarto posto comincio a vedere favorito il Milan. Mancini? Se la valutazione sono trenta milioni ci andrei cauto, mi è sembrato molto grezzo... Ho saputo cose inquietanti su un giocatore della Roma, devo dirle? A Baldissoni e a Fienga dico 'occhio', perché c'è chi è poco professionale. C'è un giocatore che si ubriaca, hanno preso un nuovo Nainggolan. È normale crollare così? Se non ti alleni bene è normale... Nella Roma non tutti si comportano come grandi professionisti. E Nainggolan vuole andare via da Milano".

Mario Mattioli (Radio Radio Mattino – 104,5): “Dzeko è stato chiaro, ha detto che è mancata la mentalità vincente e qualità”.

Alvaro Moretti (Radio Radio Mattino – 104,5): “In una partita come quella di ieri, avere De Rossi in campo cambia molto. C’è un elemento caratteriale, le partite vanno capite quando le giochi. I giocatori che capiscono la partita sono quelli che ti aiutano ed evitare queste situazioni. È uno stop grave, pensiamo all’entusiasmo dopo una vittoria a Bergamo. Al 3-0 ho pensato: è partita la Roma. Adesso devo rivedere questo giudizio…". 

Claudio Moroni (Centro Suono Sport – 101,5): “Pareggiare con questa Atalanta è un buon risultato, ma è il modo che ci lascia sgomenti perché uno non sa se la Roma vera è quella del primo tempo o quella della ripresa. Dopo un po’ di continuità ora si ricomincia a dubitare nuovamente. A questo punto è inutile giraci intorno, la soluzione la deve trovare Di Francesco: né i calciatori, né il presidente, né Monchi, né tanto meno i tifosi. Lui è l’allenatore ed è pagato per questo. Deve trovare un modo per far rendere la squadra al meglio per 90-95 minuti. Ho qualche perplessità sulla preparazione fisica, perché nei secondi tempi facciamo sempre delle figure barbine”.