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‘RADIO PENSIERI’, RENGA: “L’assenza di pubblico può essere un vantaggio per la Roma”

Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche romane

Redazione

Quello delle radio romane è un fenomeno che non ha eguali nel resto d’Italia. Una pluralità di stazioni a fungere da piattaforma, una schiera di giornalisti, ex calciatori e opinionisti ad animare lo spettacolo. Ecco le opinioni dei protagonisti delle emittenti radiofoniche.

Piero Torri (TeleRadioStereo – 92,7): "Sono fiducioso su Smalling: penso che alla fine arriverà la fumata bianca. Fonseca ha chiesto il difensore inglese e Mkhitaryan, credo che la Roma farà di tutto per accontentarlo".

Gianluca Lengua (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Non mi appassiona il discorso sulla vicinanza di Pallotta alla Roma, anche perché se la squadra avesse vinto nessuno gli avrebbe rimproverato niente. Lui vuole gestire tutto da lontano, casa sua è Boston e paga dei dirigenti per farlo. Il problema è che lui non è riuscito a costruire una Roma vincente, è questo il problema vero. Anche perché per essere presente dovrebbe trasferirsi completamente qui e non può farlo visto che i suoi interessi sono principalmente negli USA. A livello di gestione della squadra Fonseca non mi convince, l'ho già detto tempo fa. Mi ha molto deluso in quei mesi in cui c'è stato il blackout della squadra. E' ovvio poi che ci sono alcune attenuanti, come i numerosi infortuni e lo stop grave di Zaniolo. Rimane il fatto che ad oggi però Fonseca è un allenatore insufficiente".

Luigi Ferrajolo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Bisogna essere onesti: è giusto che per quanto dimostrato l'Atalanta vada in Champions. Fonseca dovrà spiegare cosa è successo in quelle settimane in cui ha avuto un blackout allarmante. Non so se ha trovato risposte a tutto questo".

Guido D'Ubaldo (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "La storia tra Pallotta e la Roma è nata male. Non c'è mai stato feeling con i tifosi e con l'ambiente. Abbiamo assistito a molte situazioni in cui il rapporto non si è mai evoluto soprattutto all'assenza cronica di Pallotta. Non ricordo striscioni così copiosi e numerosi come quelli contro questa dirigenza".

Roberto Renga (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Pallotta non viene a Roma per puro disinteresse. Si dovrebbe chiedere perché i tifosi ce l'hanno con lui. Inoltre non sono d'accordo sulla burocrazia che ha rallentato lo stadio. Ci sono stati dei problemi evidenti con Parnasi. Conta la vicinanza di una proprietà alla squadra, guardate le gestioni Sensi e Viola. Ad oggi Fonseca è l'unica certezza granitica di questa società. Nella totale incertezza societaria, l'unica certezza è la ricchezza di questa rosa. Proprio per questo è molto complesso provare a definire l'undici iniziale, proprio per la profondità della squadra. Lo stadio chiuso inoltre sarà un vantaggio per i calciatori, visto che i tifosi sarebbero stati ostili".

Alessandro Vocalelli (Radio Radio Pomeriggio – 104,5): "Questo comportamento di Pallotta è incredibile e atipico. Anche se avesse un appartamento a Roma verrebbe nella Capitale per controllarlo ogni tanto. Fa parte di un gruppo che gestisce la Roma da lontano, ma dietro ci sono altri soci quindi non è solo suo questo investimento. La cosa più significativa di ieri non è lo striscione, ma la vittoria dell'Atalanta. Questo dovrebbe far scattare il famoso Piano B per i giallorossi".

Francesco Balzani (Centro Suono Sport - 101,5): "L'Atalanta è destinata al quarto posto, non credo che la Roma riesca a recuperare punti a questa squadra. La verità è che l'unica via per la Champions è la vittoria dell'Europa League. Al ritorno mi aspetto una Roma simile all'Inter, che possa mostrare subito il suo tasso tecnico migliore, ma che poi possa andare incontro a un calo fisico. Il vero punto interrogativo sarà quando arriveranno gli avversari di livello. Vediamo come la squadra reagirà a tutto il trambusto societario accaduto nelle ultime settimane".

Antonio Felici (Centro Suono Sport - 101,5): "Mi deprimo quando sento Boniek parlare dei grandi centrocampisti che aveva la Roma all'epoca. Per la corsa al quarto posto saranno decisive le prossime due partite. Se l'Atalanta non dovesse perdere punti, sarà quasi impossibile per la Roma riprenderla. Come sarà la Roma alla ripresa? Difficile fare previsioni, perché non abbiamo appigli, neanche una amichevole. Atleticamente puoi ipotizzare che possa avere ritmo nelle gambe, ma dal punto di vista dell'approccio mentale non possiamo dire nulla".

Stefano Petrucci (Teleradiostereo – 92,7): “Dal punto di vista tecnico sono innamorato di Vertonghen. C'è però l'effetto Godin: ci sono giocatori che hanno una scadenza, a 33 anni il rischio è grosso, soprattutto quando devi fargli un triennale”.

Alessandro Austini (Teleradiostereo – 92,7): “Fonseca ha provato spesso la difesa a tre, contro la Sampdoria probabilmente vedremo ancora il 4-2-3-1, ma Fonseca ha in testa il 3-4-3. Con questo modulo Pellegrini potrebbe giocare anche come mediano. Mi aspetto un inserimento graduale di Zappacosta, anche se a Fonseca piace molto Bruno Peres. Società? È evidente che Pallotta avesse deciso di mollare. Io gli riconosco di essere una persona generosa, ma ha fatto troppi errori: la sua lungimiranza a volte si perde su questioni molto più semplici. La Roma non è stata mai così grande nella struttura aziendale come lo è adesso, tuttavia non è riuscita a meritare rispetto. Ci sono stati altri presidenti che pur dando meno alla Roma hanno preso meno consensi”.

Alvaro Moretti (Radio Radio Mattino – 104,5): “Non è facilissimo per Fonseca riuscire a far chiudere la squadra al riparo dalle critiche feroci della tifoseria contro Pallotta. Ha anche un d.s. in meno, anche se l'addio di Petrcahi rende più forte e centrale la figura del tecnico. La vittoria dell'Atalanta ieri sera è un segnale fortissimo e pesante per la Roma. Ora recuperare sette punti ad una Atalanta così mi sembra molto difficile. E la qualificazione in Champions League è fondamentale per le casse del club".

Roberto Pruzzo (Radio Radio Mattino – 104,5): “L'Atalanta bene, ma concede troppo. Ha comunque giocatori in condizione ottimale. La Sampdoria, contro l'Inter, ha forse riservato qualche giocatore per dopodomani contro la Roma. Per la Roma è meglio giocare a porte chiuse, visto il momento di contestazione. Non bisogna commettere nemmeno un errore, contro la Samp ci vuole una Roma all'altezza, concentrata e attenta. Questa partita sarà molto indicativa per quello che sarà nelle prossime".

Nando Orsi (Radio Radio Mattino – 104,5): “Ho visto un'Atalanta che non è cambiata per niente dopo la sosta. La Lazio mercoledì e la Roma nella corsa al quarto posto devono stare molto attente, non possono sbagliare nulla. Io ho visto calcio vero, anche se è meno coinvolgente vederle tutte senza pubblico".